lunedì 1 gennaio 2007

La Bulgaria è entrata in Europa: immagini distorte


La Bulgaria è entrata in Europa, ma nonostante i grandi titoli nei media che parlano dell’evento, i telegiornali nelle edizioni serali hanno immagini falsate, servizi inducenti alla confusione tra i due paesi, (Bulgaria e Romania) dove lo spettatore era impossibilitato a distinguere una nazione dall’altra.
I media hanno compiuto una copertura non all’altezza del loro prestigio all’evento, dove anziché presentare le due nazioni nei loro abiti migliori con immagini dalle città più rappresentative hanno preferito mostrare solo scorci di povertà, di miseria e degrado, senza tra l’altro specificare in modo chiaro ed inequivocabile a quale dei due paesi si riferisse, non diversi dalle grandi periferie urbane e rurali di ogni Stato dell’Unione. È stato come se invece di far vedere la Torre Eiffel, o il centro di Roma avessero mostrato le periferie parigine o romane in tutto il loro degrado e miseria, o scorci di campi nomadi in Italia per rappresentare il Paese all’estero.
L’informazione n’è uscita sconfitta. Non c’è stato rispetto, nessuna voglia di rendere partecipi gli italiani di quest’evento, contribuendo per l’ennesima volta ad innalzare un muro di non conoscenza, elevando al rango l’oscurità saggia e protettrice dei patrii interessi, verso quelle che sono le bellezze storico paesaggistiche, umane e sociali della Bulgaria.
Molti bulgari sono stati amareggiati per l’immagine che in questo giorni di festa è stata data al loro paese, per gli accostamenti pretestuosi e al limite della confusione mentale presente in un servizio trasmesso alle 20.00 dal telegiornale della Tv Nazionale italiana.
Non si può ingenerare confusione nel telespettatore mandando in onda servizi che non fanno distinguo, che nella fretta d’essere rapidi e sintetici, non pongono l’accento sulle differenze, marcando in modo chiaro ed inequivocabile la provenienza delle immagini, facendo apparire due stati, due paesi, due culture e due storie culturali, sociali completamente diverse, creando l’idea che tutto sia uno, costruendo non buon servizio pubblico a quanti indotti anche da decenni di pregiudizi ideologici e politici vorrebbero accostarsi a queste sconosciute realtà, ma avendo sotto gli occhi spezzoni che danno una visione parziale e incompleta, tendono mantenere elevati i pregiudizi stessi.
Per un italiano che vede tutto ciò, eventuali dubbi e paure possono acuirsi, anziché scemare. Sarebbe stato più indicato, in questo caso riferito alla Bulgaria, ma lo stesso dicasi anche per la Romania, far vedere degli scorci di bellezze naturali, artistiche, culturali.
Varna, Burgas, Sofia, Plovdiv, e altre città della Bulgaria non hanno nulla da invidiare come qualità della vita, servizi pubblici, parchi, musei, vita notturna ad altre città europee, anche se lo standard è differente rispetto all’Europa occidentale.
Naturalmente si capisce che la tv generalista ha un targhet ampio ed articolato, ciò non toglie che proprio per il ruolo generico che svolge ha l’obbligo d’informare però disinformare, perché si dimentica che oltre, all’interno dei confini caduti dell’Unione Europea ci sono persone, esseri umani, che nonostante le differenze linguistiche e culturali, e sociali, vivono, lavorano, conducono una vita normale con affetti, amori, disillusioni, tradimenti, e gioie al pari di ogni cittadino, sia esso italiano, francese, o quant’altro.
Si spera che nei prossimi mesi le varie tv nazionali italiane facciano conoscere la Bulgaria non sotto l’occhio implacabile di una telecamera puntata su squarci si degradati che non che non sono rappresentative del Paese, ma mostrino il lato migliore, le immagini da cartolina illustrata che restano nei cuori di quanti, sia di coloro senza pregiudizi, ma anche di chi con difficoltà e fatica li superano, al ritorno in patria portano con se ricordi, emozioni, suoni, sapori, profumi e aromi diversi, ma non per questo meno delicati e forti.
La Bulgaria, i suoi cittadini, le città storiche, e la natura aspettano l’Italia, e guardano all’Italia più di quanto un italiano può immaginare per apprendere, migliorarsi, sentirsi parte di un Unione Europea veramente aperta a tutti. Ma a volte andare oltre ai pregiudizi spesso costruiti artificiosamente anche dai media è difficile, e i servizi televisivi di questi giorni, sfortunatamente lo hanno confermato.

Marco Bazzato
01.01.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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