mercoledì 12 febbraio 2014
Padre e madre “assassinati” dalla burocrazia, ma le fiabe gay negli asili sì
Se l’Italia continua a invertirsi in questo modo, tra pochi anni sarà
riscritto, dalle lobby gay, anche il “Padre
Nostro” e L’Ave Maria”.
La nuova versione, politicamnete
corrotta, si chiamerà: “Gentitore 1
Nostro” e nell’Ave Maria, si
dovrà recitare invece di “Santa Maria,
Madre di Dio”, “Santa Maria, genitore 2 di Dio”.
Già perchè per non offendere i diversamente etero, che agli occhi del loro
orgoglio valgono più di coloro che li
hanno messi al mondo, svezzati e fatti crescere,, il termine “padre e madre” è stato sostituito da “genitore 1 e genitore 2, nunerandoli come il tatuaggio che i nazisti facevano ai
deportati verso i campi di concentramento.
Perchè a detta di questi
“illuminati pensatori”, accecati dala
loro stessa luce della superbia, non importa se dell’Unione Europea o se
politici italiani,che come cani fedeli si fanno guidare da “guide cieche sorde” che scimmiottano, su questa tematica, il nanismo,intellettuale dell’Antica Grecia,
come se andadassero a trarre ispirazione
dentro stalle industriali dove le vacche emettono dal dall’ano, qantità
impressionati di boasse, come si diceva
tra i villici di campagna al tempo nella lingua dei Dogi Veneneziani, ossia merda
e metano, dove dopo essersi annebbiati da questi effluvi malsani, si mettono a
redigere leggi, che ricadono sui cittadini, infischiandosene di tutto e di
tutti, manco fossero dei drogati in
crisi di astinenza.
Accade in fatti che in alcune scuole dell’ex Regno d’Italia, oggiRepubblica
sotto il dominio dell’Unione Europea, e stato tolto il fermine “papà” e
“mamma”, sostiuendoli per
l’appunto con “”genitore
1” e “genitore 2”, cancellando de
facto la figura di riferimento princpale per i bambini: la mamma.
Questo può anche essere letto, alla faccia del falso politicamente corretto,
come il desiderio misognino di togliere dalla burocrazia la figura femminile,
partorendo così un genocidio
amministrativo matrice sessista
perchè anche il più stolto e putrido dei
filologi della lingua italiana, figlio del
voto politico del ’68, dovrebbe sapere che il termine genitore è maschile singolare.
Ma se la mellifua ingnoranza linguistica si fermasse a questo, vabbè,
basterebbe fare come è stato fatto con la giraffa uccisa con un clpo in testa
in Danimarca e poi data in pasto ai leoni, un bel colpo in testa, come sciveva
Tom Clacncy nei suoi romanzi, nel Palazzo della Lubianka, dove le spie venivano
tolte dalle spese sparandogli alla nuca, eliminando fisicamente e non solo
amministrativamente le mamme appena
dopo il parto.
Invece no.
Le mamme non vengono toccate – per
ora – però come ulteriore punizione perchè
come sanno anche i cani quando vanno in calore, si accoppiano con le
cagne, la vita non esiste senza il principio cinese di Yin e di Yang, il
principio maschile e femminile,
lo stesso principio che dava vita al
Gacken, robot magnetico, tramite di
Plus e Minus, hanno voluto andare oltre: utilizzare i minori come cavie
animali da laboratorio per i loro esperimenti sulla tolleranza, iniziando fin
dall’asilo a parlare di sesssualità
diversa, rispetto a all’amore che li nanno generati: cioè sesso , che non è altro che accoppiamento infecondo, tra
persone dello stesso sesso, non importa se diuomini umini con uomini o donne, con l’aggiunta di annessi e connessi
e/o quant’altro.
E chi ci guadagna in tutto questo? In primis le case editrici che
spacceranno i loro libri direttamente dentro gliasili che hanno accettato
questa proposta diversamente salubre..Già, perchè i libri non saranno
certamente gratis e qualcuno dovrà, o le amministrazioni comunali che tramite
gli asili useranno i miniori per gli esperimenti, o i papà e le mamme che si
vedranno obbligati ad acquistarli, senza
essere interpellati, e guai dissentire,pena l’essere tacciati di quella
parolacciafiglia dell’ideologia gay: omofobia, patologia mentale, frutto della fantasia
della lobby gay, inesistente sul piano
psichiatrico.
Una volta i grandi scrittori omosessuali, perchè la genitalità creativa non
dipende dall’essere declinati verso l’omosessualità o dall’essere semplciemente
etero, scrivevano testi rivolti alla grande platea di pubblico. Scriveno fiabe
d’amore, romanzi, storie con protagonisti maschili e femminili, perchè sapevano
che altrimenti non avrebbero avuto alcun tipo di mercato, in quanto sarebbe nato subito
un privato, seppur legittimo, senso di
ributtanza, che certo non favoriva le vendite e di riflesso anche la la
creatività futura.
E infatti, cosa hanno fatto questi non creativi, questi volgari scopiazzatori
dei classici universali: hanno omosessualizzato, al maschile o al femminine,
non solo le fiabe per i bambini, ma anche serie televisivie rinomate come,
tanto per fare un solo esempio, Star Trek, scimmiottando il TOS- Trek
the Orignal Series, in una serie, inguardabile, disponibile su You Tube – cercatevela se volete.
Ma si può essere più turpi e scimmiotteschi di così?
Prendiamo ad esempio un classico: Cenerentola,
trasformato – forse a causa di un
melficio – in Cenerentolo, amante dei cetrioli, con il Principe che manda i suoi emmissari in giro per i regni vicini a
cercare il suo amato – brrr –
tirandosi dietro un mocassino o uno scarpone militare di tipo anfibio?
I bambini, checchè ne dicano non sono idioti e inizieranno a farsi e a
porre delle domande alle mastrine, le quali saranno costrette ad arrampicarsi
sugli specchi per dare delle risposte politicamente (S)corrette, ossia false.
E poi, come avranno preso la notizia il padre e la madre che il loro unico
figlio, pretendente al trono, vuole accoppiarsi carnalmente con un altro uomo,
senza dare una discendenza dinastica e sicurezza al regno? Avranno alzato le spalle, dai, ingravida una
serva – ancora la donna utilizzata come oggetto da riproduzione e non come essere
che dona vita e amore e poi diremo che è figlio di una tua precente relazione?
Già peccato che al tempo delle
fiabe era obbligatoria la cerimonioa
religiosa, innanzi ad un ministro di culto e tanto tempo fa, primeggiava lo
Stato Pontificio e la relgione
cattolica, quindi forse il Padre saggio – omofobo – per il politicamente
corrotto, avrebbe costratto il figlio a prendere in moglie una principessa,
facendo un matrimoio di faccata, per
poi, una volta procreata la discendenza e garantita la successione al trono,
tanto per non sbagliare, avrebbe gettato il figlio e l’amico nelle segrete,
buttando via la chiave, ordinando alle guardie di scordarsi dei due
prigionieri. Ipoteti non certo peregrina e quindi del tutto legittima.
E se il passo successivo fosse
quello di voler riscrivere non solo le fiabe, ma anche la storia ad esempio
anche la storia del Grande Scisma di
Enrico VIII, trasformandola in una lotta tra il “progressita” Enrico VIII e la tradizionalista Chiesa Cattolica? Ma
si dovrebbe cancellare anche le leggi dell’epoca vittoriana, aancora illuminata
regina, ncora in uso in Australia e in India, in base al quale sono state
cassate le leggi sul matrimonio gay.
Un altro punto focale sono i papà e
mamma, i quali hanno e avranno tutto il diritto che i loro figli
ascoltino all’asilo le fiabe tradizionali, fiabe che loro e i loro genitori
hanno letto da bambini e non che la loro discendenza torni a casa con la testa
riempita e appestata di scemenze e idiozie,
scopiazzate e rivisitate per
l’orgoglio di qualche lobby che vuole ingrassare uno o più editori amici?.
Ci si chiede: ma dove cazzo –
scusate cari lettori, ma in certi momenti i volgarismi, come un attacco
di diarrea, diventano intrattenibili – sono i pedagoghi, gli psichiatri, gli
psicologi gli specialisti dell’età evolutiva, in quantoo tacciono come vermi,
restandosene rannicchiati sotto la melma che sta sommergendo le scuole materne
italiane? Guardando in rete sono poche
le voci “eretiche” al dogma laicodell’ideoligia
gay che alzano la testa, e che gridano al mondo che i bambini hanno bisgno di
credere in mamma e papà. Che nanno bisgono di sapere che sono amati, anche se
hanno una situazione in casa, figlia degenerata di un falso progressismo. O forse,
peggio ancora, sapendo che potrebbero esserci dei rischi per lo sviluppo
armonico di queste vittime della perfidia umana, se ne stanno in riva al fiume,
pronti ad arpionarli quando mostreanno segni di disagio, sicuri di potersi
ingrassare alle spalle o della famiglia o dell’assitenza pubblica, per
riedcarli, come nei campi di concentramento,
che le loro sensazioni, i dolori di pancia, che la loro imperattività
non è figlia delle porcate ideologiche
che gli sono state propinate, quasi martellate meforiche in testa, fin dall’asilo, ma che sono portatori sani a
rischio di omofobia e che quindi vanno curati a forza di psicofarmaci.
In ogni Paese civile, come disse Mr Spock in Star Trek III: Le necessità dei
molti superano i bisogni dei pochi” e come ama
ripetere come un mantra il Presidente della Repubblica italiano, che spesso
richiama, forse perchè fan di Star Trek, “A
fare gli interessi generali del Paese” e non quelli particolari. E in
questo specifico caso, manco fosse l’unico, gli interessi generalidel Paese
sono quelli dei bambini che hanno alle spalle famiglie, legalizzate da un
certificato di matrimonio, non importa
se poi si sono separati o divorziati o se i figli sono adottati legalmente, o
da orfani o di padre o di madre, o allevati da paranti bilogici. Famiglie
comunque composte da padre e da madre e non da un Genitore 1
e Genitore
2, perchè viceversa si farebbe non il bene della collettività, ma si
tenderebbe a porre l’accento ideologico su situazioni che sono un eccezzione,
non la norma, o come affermano altri, la normalità.
Farebbe sorridere, se non fosse una cosa dannatamente seria se ci si pensa,
che i Paesi con più alto tasso di intolleranza nei confronti dei gay, compreesi
nell’acromio LGBT, dove i casi di bullismo diretto o indiretto per via
telematica, fino ad arrivare alle violenze fische e all’omicidio e/o al
suicidio, siano le cosidette nazioni progressite del Nord Europa, dove
esperimenti di questo tipo sui minori in età prescolastica sono iniziati molti
anni prima che in Italia. Questo signifca che per quanto si voglia indottrinare
all’idelolgia gay o di gender, usando mediaticamente i sistemi della propaganda
nazista, “ripeti una bugia 100 volte e
questa diventerà una verità” continuano ad essere applicate alla fine
queste reiterate menzonge spacciate per verità scienfifiche sfociano in un
rigetto fisiologico, non solo verbale, ma anche violento. Questo l’Italia lo
sta già provando sulla sua pelle, infatti, basta leggersi molti commenti che
appaino nella rete, gli italiani sono stufi e ne hanno le scatole piene a forza
di sentire la propaganda ideologica della lobby gay.
Ormai l’unica arma che rimane al Potere, non è quella di far rientrare le
acque dentro l’aveolo naturale del fiume, esondato a casua della propaganda, ma
inizare a denuciare o peggio, prendere a mangallenate chi sta cercando di
rinforzare gli argini con i sacchi di sabbia, prima che le acque e la corrente
travolga tutto e tutti.
Marco Bazzato
12.02.2014
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