martedì 24 luglio 2012

Green Hill: se ne auspica il dissequestro

Il canile di Green Hill di Montichiari è stato messo sottosequestro, perché stando alle informazioni di stampa. a seguito dei controlli, sono state riscontrate numerose irregolarità amministrative e penali, ed è giusto che i colpevoli vengano condannati, se previsto, con sanzioni amministrative e tutto riguarda tre persone, secondo il comunicato del Corpo Forestale dello Stato (1), non colpevoli fino al terzo grado di giudizio e/o patteggiamento.

È risaputo che nel corso di tutti questi anni il canile è stato soggetto a pressioni psicologiche e mediatiche e che la struttura è parte lesa in quanto è stata assalta dai “vandali” che hanno fatto irruzione, rubando degli ospiti in transito, nel maggio del 2012 (2).

Ora non è chiaro che fine faranno i capi, tolti dalla custodia e alla proprietà dei loro padroni. Sembrerebbe e non è chiaro il motivo che i 2700 Beagle – anche se alcuni siti parlano di 2500 – possano rimanere vittime di un “esproprio proletario” (3), dove la “merce sequestrata” – ma non confiscata, regolarmente acquistati o se nati all’interno della struttura sono una legittima proprietà della medesima,   molto probabilmente finiranno in mani terze.

È da tener presente che la quotazione attuale di un cucciolo di Beagle, ha come prezzo al pubblico di circa 700 euro (3)  a capo e sono 2.700 per un totale di 1.890.000 euro e soprattutto, che i costi di mantenimento erano, fino al momento del sequestro e della trasferimento forzoso degli animali, a carico di Green Hill, mentre ora una parte di essi è stata data “affidata provvisoriamente”  a delle associazioni ambientaliste e animaliste (4) e che, stando al TGcom 24 (5) potranno essere “espropriati legalmente” e resi “adottabili” e la gara per “l’acquisizione”, risparmiando  700 euro, per portarsene a casa uno senza ferire il portafogli, è iniziata, con una domanda al “mercato del gratis” abbondantemente superiore all’offerta.

Che fine faranno i cani al momento del dissequestro di Green Hill, quando questa si sarà messa in regola con le normative vigenti a riguardo il trattamento dei Beagle di loro proprietà?

Gli animali saranno restituiti e – sempre che non passi al Senato la legge “a personem” (6) voluta dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla (7) –  Green Hill dovrà mettere a  bilancio la perdita di 1.890.000 euro – quotazione e/  prezzo attuale a capo, che andrebbero  a sommarsi delle sanzioni amministrative ei costi per rispettare le normative vigenti?.

Un problema che nessuno ha voluto porre l’accento è che con il sequestro di Green Hill, gli istituti di ricerca, le università e i laboratori potrebbero trovarsi senza materia prima su cui lavorare, con forse il conseguente aumento dei costi per la ricerca e per l’accaparramento del prodotto, sempre, e sarebbe auspicabile, che la società proprietaria della struttura non decida di de localizzare all’estero, verso nazioni extraeuropee, creando una struttura ex novo con meno vincoli legali, con buona pace degli animalisti italiani, anche se guardando bene, negli tempi, quando l’assedio mediatico su Green Hill è aumentato, si è passati – senza prove inconfutabili – dalla sperimentazione animale, alla certificazione della vivisezione.

Visto che tutti i politici, quando fa comodo sono garantisti a prescindere, va dato il massimo del garantismo possibile ai tre indagati, perché così richiede la legge italiana e non la gogna popolare, spinta dalle onde emotive veicolate dai media.

Marco Bazzato
24.07.2012



domenica 22 luglio 2012

Il MES – Meccanismo di Stabilità economica e collasso dell’Eurozona

Incrociamo le dita, la fine dell’Italia potrebbe essere prossima. Una mano la sta dando il tecnocrate Mario – Mortimer – Monti, assieme all’allegra Banda Bassotti dei ministri, sostenuti da quei nullafacenti cronici dell’asse – da cesso –  PDL e PD.

Lo spred venerdì ha sfiorato i 500 punti. Olè! Ma il professore sta lavorando per superare i 600, per non essere inferiore a Berlusconi.

I partiti che sostengono l’esecutivo imposto dall’Unione Europea e da Napolitano hanno ratificato il MES – Meccanismo Economico di Stabilità (1)(2), senza che, come accade quando si tratta di faccende UE, gli italiani, dalla tv, ne sapessero un emerita mazza, anche per fare in modo che i politici servi, possano continuare a sparlare dell’Europa, e della Germania, fingendo di non sapere, o peggio non sapendo cosa cazzo hanno ratificato.

È ora che gli italiani si cerchino almeno una quarantina di milioni di spigoli acuminati e arrugginiti ove sbattere la testa e quella dei loro cari, perché il sangue che scorrerà, non sarà nulla rispetto a quello che uscirà senza sfracellarsi volontariamente il cranio.

Se tutto va bene come i signori dell’alta finanza hanno previsto, dopo le manifestazioni in Grecia – piattole, quelle in Spagna che stanno iniziando in questi giorni, ma in sordina – cimici senza spina dorsale, presto toccherà all’Italia. Paese che vanta una lunga tradizione di scontri di piazza – con tanto di drogati morti, vedi G8 di Genova del 2001 o lo scambio di “micette” tra polizia e manifestanti No Tav di pochi giorni fa –  sarà finalmente il momento del sangue, quello che gli italiani sanno versare l’uno contro l’altro – Dividi et Impera, facendosi prendere per l’ano, come accade dalla Costituente in poi, da ogni schieramento politico che a ha derubato il Paese.

125 milioni di Euro sono i dindini che gli italiani dovranno scucire nei prossimi tre anni per finanziarie i giocatori/grassatori ossessivo-compulsivi dei mercati finanziari e per parare il culo alle banche che, invece di prestare denaro, lo investono alla roulette della speculazione finanziaria, tanto i soldi sono di quelli sfasciacazzi morti di fame, che pagano sempre e comunque.

 Vero Monti e Fornero?

L’Italia è decotta. Spagna e Grecia sono andate a puttane, manca solo l’imprimatur ufficiale che sono portatrici sane di sifilide e gonorrea, così che manco un drogato allo stadio finale dell’Aids voglia farsi una sveltina anche se munito di “goldone”.

Nessuno sa a che tipo di “diarrea monetaria” saranno costretti a evacuare gli italiani da qui a fine anno, ma le strade trasuderanno degli escrementi umanoidi vomitati dai posti di lavoro privati, i dipendenti pubblici, essendo eccedenze non lavorative ma remunerate, andrebbero smaltiti senza badare all’ inquinamento che potrebbero causare, ma gli sfinteri saranno messi a dura prova e non basteranno tonnellate di creme antiemorroidi, non importa se al cortisone o prodotte con estratti naturali, a calmare i bruciori anali senza fine.

Comunque dal suo insediamento, come era prevedibile, Monti (3) –  (4) e compagnia briscola, ha fatto comunella con quei cosidetti Poteri Forti che asseriva d’aver combattuto e/o  peggio, di non averli mai conosciuti. Allora gli ha visti tutti assieme per la prima volta poche settimane fa nella Sun Valley, alla Allen Conference con Warren Buffet, azionista di Moddy’s? (5).

Il punto è che anche il Movimento Cinque Stelle al momento sembra essersi eclissato, infatti il noto comico genovese ufficialmente dalle pagine del suo blog non ha tuonato contro il MES (6). Che sia perché Gianroberto Casaleggio, il deux ex machina del Movimento Cinque Stelle ha fatto parte del Gruppo Bildemberg? (7)(8)(9) .

Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha detto che “L’Euro è irreversibile” (10), questa affermazione, come amano dire i politici scafati ad ogni mestizia, grazie alle leggi che per se stessi promulgano, è di una gravità inaudita, in quanto dal  coma irreversibile non c’è ritorno. Ergo, mantenere un Unione Europea e un Euro tenuto in vita con pratiche e salassi monetari che vanno ben oltre il dissanguamento dei cittadini, equivale a un feroce accanimento terapeutico, dove sembra che nessuno voglia prendere in considerazione un eventuale “testamento biologico” voluto dai cittadini dei diciassette Stati della Zona Euro, per dare il colpo di grazia alla moneta moribonda, anche a forza di badilate sulla testa a Bruxelles e Strasburgo, perché per i “plebei” i teorici della moneta unica, impongono la flessibilità e il lavoro a tempo determinato, per costoro il posto pubblico, non importa se saltando da un istituzione all’altra, anche senza averne le capacità, deve essere garantito.

Vero, Monti?

L’Italia e gli italiani debbono mettersi l’animo in pace. Tra pochi mesi, al massimo entro la metà del prossimo anno, con l’avvento delle elezioni politiche e il – finalmente – defenestramento dell’attuale Capo di Stato, per scadenza del settennato, il Paese potrebbe implodere, anche perché non va dimenticato che a oggi il debito pubblico è di 2.000 miliardi di euro, lo spred a 500, e da quando è giunto il tecnocrate e i suoi pard, la spesa pubblica è salita di di 17 miliardi, altro che riduzione, l’economia se non è in depressione è in recessione e a Dio piacendo, forse prima della fine dell’anno, esattamente come la Spagna, nemmeno l’Italia avrà il denaro per pagare i dipendenti pubblici.

L’abisso si avvicina, un'altra piccola spinta e il Paese sarà sommerso dai suoi stessi miasmi economici e morali, senza dimenticare che probabilmente l’attuale premier, visto che si sta rendendo conto che non sa governare né comunicare – come ha insegnato in varie cattedre, mistero – potrebbe lasciare la “cadrega” in anticipo, tanto lo scanno di Senatore a vita non gliela toglie nessuno – “grazie” al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – e visto i  macelli commessi  al Paese, appare chiaro che una teoria economica: Che muoia Sansone e tutti i Filistei!”  Il culo mio e dei miei amici l’ho salvato, gli altri che si fottano, tanto pagate sempre voi idioti!

Marco Bazzato
22.07.2012



La preghiera del cane: Bau! Bau! – Abbandonami

Abbandonami figlio di un uomo,
abbandonami sul ciglio di una via
il sol vederti mi rattrista,
 carne morta!

Bau! Bau! – Abbandonami
mangiati quelle merde di crocchette
tanfi  come ciabatte che mi umilio a porgerti
illudendoti che mi dia allegria: idiota!

 Vuoi vedermi scodinzolare
sentirmi  abbaiare
obbligarmi a defecare e orinare a comando
 ecco quanto sei miseramente umano!

Bau! Bau! – Abbandonami
brutto figlio di un uomo
mi hai tagliato i coglioni
marchiato come dai  nazisti, con anche un chip nel culo.

Uomo: fai schifo
 lasciami –  te ne prego – in un assolata via d’agosto
meglio un tir che di me fa ragù
che sguinzagliato a te che mi soffochi.

Bau! Bau! – Abbandonami
  vedo i tuoi cuccioli
voglio il loro sangue loro morte
perché crescendo saran malvagi come te!

Bau! Bau! Bau – Lasciami andare
Homo sapiens sapiens, che voi da me? 
Hai una cagna umana che ingoia in scioglibili gelati neri in tua assenza.
Cinghiala come cinghi me!

Bau! Bau! Bau – Lasciami andare
Rendimi la mia libertà
voglio tornare affamato e assetato
e morire di stenti lungo una vita.

Odio il mondo umano
odio treni,  auto, divani e sofà
se volessi  ti darei la morte mentre dormi
perché mi tieni in prigionia.

Bau! Bau! Bau – Lasciami andare
Bau! Bau! Bau! Bau! – va in figa de to mare
Preferisco da Green Hill selezionato
che tuo ospite obbligato.


Bau! Bau! – Abbandonami
Bau! Bau! Bau – Lasciami andare
Bau! Bau! Bau! Bau! – va in figa de to mare
Umano: ridammi la libertà!

Bau! Bau! Bau – Lasciami andare
Bau! Bau! Bau! Bau! – va in figa de to mare
se da decenni sono così, la colpa è solo tua:
animalista fottuto!

Ti prego, rivoltante animalista
se i miei cuccioli nascessero in tua casa
 non marchiarli e tatuarli come  tatuate il vostro intelletto senziente
perché noi sì siamo cani, ma voi  , ormai conoscendovi bene non siete un cazzo!

Marco Bazzato
22.07.2012

lunedì 2 luglio 2012

Finale Europei di calcio 2012: Spagna – Italia 4 a 0

Alzi la mano chi non ha gioito al primo, secondo, terzo e quarto goal degli spagnoli? Nessuno? Nessuno o quasi da parte italiana, tutti, certamente da parte spagnola.

 C’è poco da dire, ieri un esercito di sodomiti – cittadini della mitica Sodoma, descritta nella Bibbia, ha travolto la nazionale italiana, mettendo, metaforicamente parlando gli undici in campo, più riserve e coach, selezionatore, commissario tecnico, allenatore o come minchia si deve chiamare, letteralmente alla pecorina e dandoci dentro di brutto, facendone godere pochi, a parte i metrosexual e i gay nascosti dentro gli armadietti degli spogliatoi, che, come vuole Alessandro Cecchi Paone, dovrebbero macchiarsi, come ha fatto lui, di apostasia eterosessuale o di conversione lungo la via di Damasco all’omosessualità militante e radicale, dipende da come si vuole interpretare la cosa.

Sta di fatto che gli spagnoli non potevano essere più saggiamente spietati, trasformando o gli undici azzurri degli zombi, che si muovevano come se fossero affetti da demenza senile, tanto era spiantato e spompato il gioco, dove gli iberici, dopo averci resi un “uomo morto che cammina, si sono divertiti con il vilipendio del cadavere, pigliando la nazionale italiana a calci “ancora, ancora, ancora, sì, sì, dai, dai” con le furie rosse che sembravano tante Sally Albright  in “Harry ti presento Sally” in preda alla cieca furia orgasmica, che li ha portati a godere come ricci impazziti, mentre i perdenti, mai entrati in partita, anche per colpa delle scelte del “passeggiatore della notte” che andava  pellegrinaggi, Cesare Prandelli e parte della ciurma, che si sono lasciati frustare come fossero degli appassionati di bondage e/o pratiche sadomasochistiche.

La Spagna ha vinto e l’Italia ha dato il massimo per perdere non ci sono dubbi.

La nazionale a parte quando è uscita dal campo al termine prima dell’inizio del mach, nella pausa tra il primo e il secondo tempo, non è mai entrata  in partita. I giocatori,Cassano e Balottelli, ubriachi marci del successo precedente, soprattutto quest’ultimo, visto che l’Italia e addirittura la Lega che lo aveva innalzato a Totem Pagano da venerare, si era montata la testa e giocando come se avessero ancora la capa moicanacontro con l’Alemagna – non i gelati e i disgustosi frigna menti vari che si sono visti in tv, lasciano basiti, in quanto gli artefici del lavoro di scavo della profonda fossa europea sono stati commessi da tutti ti giocatori italiani in campo, sapientemente diretti dall’allenatore.

È chiaro che c’era anche, parafrasando la celebre sigla iniziale di “Capitan Harlock”  “…Un “corvo nero che per casa solo c’è, fa naufragare la nazionale al sul voler. Urrà! Urrà!” che si aggirava nella tribuna d’onore, ma che avrebbe fatto meglio a starsene a casa con i piedi sul tavolino, i calzini bucati, la birra gelata e megapiatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino in tavola, tanto tanto rutto libero e bestemmia facoltativa: Mario Monti. Il premier stando alle inquadrature,biascicava quasi come un balbuziente l’Inno di Mameli, o come sospettano altri, essendo un ventriloquo sfigato che non è riuscito ad avere successo nel mondo dello spettacolo si è riciclato, dopo un corso di aggiornamento per disoccupati fatto presso il Comune di residenza, in un servo dei potentati bancari e finanziari, con tanto di auricolare come la prima Ambra Angiolini di “Non è la Rai”.

Gli italiani sapendo che costui, assieme alla Fornero sono peggio degli Unni di Attila, visto che dove passano questi “allegri compagni piagnoni” non cresce più euro in tasca, anzi rapinano legalmente a “penna armata”, anche la sconfitta degli azzurri è da imputarsi a Mario Monti.

Sembra infatti che in molti girino con un cornetto rosso, e con una mano costantemente infilata dentro la tasca bucata dei pantaloni per schiacciarsi le palle come dentro una morsa e le donne che si si strizzano il capezzolo destro della mammelllllllllllllllla fino a farselo sanguinare, come gesto votivo, come se indossassero il cilicio della Binetti, per cercare d’allontanare la iella che traspare in scala industriale anche attraverso i pixel della tv. E figurarsi com’è dal vivo!

Alla fine è andata come voleva la Elsa Fornero, gli spagnoli hanno fatto esondare gli argini della difesa azzurra, creando un “Esercito di terracotta” di esodati, senza protezione sociale, perché, sebbene al Costituzione all’art. 2 reciti che “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, per la piagnona della Elsa, questa è una minchiata galattica che va tolta, in quanto bisogna soffrire come ha fatto sua figlia, bussando di porta in porta, strisciando a terra come germi, prima di trovare un posto di lavoro fisso e “mal” retribuito, senza alcun intervento di mamma e papà, perdendo con infamia e disonore.

Già, c’è poco da rincuorarci illudendoci come tossici che bramano una pista di cocaina, gli azzurri sono stati meritatamente massacrati dall’esercito vincitore che non ha fatto né prigionieri e nè sconti, anzi, ha legnato di brutto brutto brutto brutto fino all’ultimo secondo e nessuno può condannarli per averlo fatto scientemente.

La squadra e prestazione dei giocatori, meglio non dare voti, si rischierebbe una fila di croci lungo la Via Appia antica, creando ostelli per avvoltoi.

Ma esiste uno sconfitto ancora pù grande della Nazionale italiana: gli animalisti… già, quelli che invitavano al boicottaggio degli europei per via di come, secondo la “legalità d’emergenza” sono stati soppressi i cani randagi in Ucraina e a Kiev specialmente. Ebbene, questa masnada di nullafacenti ne sono usciti con le ossa più rotte di un bambino di dieci anni che cerca la rissa contro un boxeur professionista dei pesi massimi: frantumati, ridotti in poltiglia, spariti,  trasformati in particelle subatomiche di biomassa solida, permettendo così almeno la vittoria tattica dell’Ucraina e di Kiev nella dura e infernale battaglia, all’ultimo canide, combattuta porta a porta, piazza per piazza, via per via, stanando il nemico, ricacciandolo, anche a costo di migliaia di morti, ameno momentaneamente fuori dai grandi centri urbani.

Non si sa, ma questo potrebbe essere stato il sogno di tutti gli animalisti: l’attacco combinato di cento guarnigioni di cani randagi affamati e rabbiosi che prendevano lo Stadio di Kiev dove si è giocata la finale, per assaltare e morsicare, azzannare, sbranare,deturpare per sempre gli spettatori, rei di non aver boicottato per protesta la soppressione delle eccedenze canine in città.

Molti di questi animalisti, sempre da parte degli animali a prescindere, stanno rosicando amaro, perché anche loro come la Nazionale si sono buscati un sonoro 4 a 0!

Marco Bazzato
02.07.2012