sabato 12 gennaio 2013

La Cassazione sentenzia l’affido esclusivo del figlio a una lesbica






A leggere il titolo di Repubblica sembra che il riconoscimento a quella che la lobby gay chiama impropriamente ed erroneamente “Famiglia omosessuale” – biologicamente inesistente in n natura –  sia cosa quasi fatta in quanto nella versione online il quotidiano scrive: Cassazione difende coppie omosessuali,  Famiglia gay non dannosa per i figli (1), e che il che non significa che una cosa se non è dannosa, che questa sia positiva ma solo che non si è voluto  scavare a fondo, investigando in  ogni singolo anfratto, non solo in Italia, su quelle persone che essendo state etero prima  e avendo figliato, poi si sono convertite all’omosessualità costringendo i minori, anche a causa delle sentenze dei tribunali, a vivere sotto lo stesso tetto in compagnia dell’amico del padre o dell’amica della madre.

La Cassazione ha semplicemente sancito che un figlio essere costretto e/o obbligato a vivere con la madre, ex tossica, anche se professa privatamente e pubblicamente il lesbismo –  il che non è né un attenuante e né un aggravante, ma un dato oggettivo accertato dalla stessa Corte Costituzionale – condividendo lo stesso tetto con la sua amica, educatrice della comunità di recupero dei narcoamani, dove era in passato allocata.

Ora bisognerebbe leggere per intero ciò che hanno scritto i giudici della Prima Corte di Cassazione di Roma, visto che in rete si trovano solo estratti”manipolati” a seconda delle convenienze politiche, e infatti anche l’Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, emissari di un governo straniero, lo Stato Città del Vaticano, scrive: “Figli alle coppie gay? Sentenza pericolosa(2), tirando dala parte oppostala sentenza, esattamente come fa l’in fluentissima  lobby gay, capeggiata  in Parlamento dalla Deputata Anna Paola Concia, che dichiara all’Adnkronos: “La Cassazione giustamente afferma che non ci sono certezze scientifiche a questi preconcetti. In realtà ci sono tanti studi anche provenienti da Oltreoceano che dimostrano – prosegue la donna che ha studiato all’Isef (3) senza citarne uno –  che l’orientamento sessuale all’interno della coppia non condiziona in alcun modo la crescita di un bambino – visto che una  persone dello stesso sesso non lo possono mettere al mondo, parla “saggiamente” solo di crescita – che ha necessità di amore e affetto”

Nella sentenza non si fa menzione né di adozioni ad amici omosessuali o lesbiche che condividono gli stessi spazi abitativi né di adozioni e/p semplice affidamento anche da parte dell’amica educatrice nella comunità di recupero di drogati, ma che il minore è affidato esclusivamente alla madre naturale e biologica. L’amica della madre, giustamente, non ha alcun titolo legale nell’educazione e/o nessun diritto e non può in nessun caso fare le veci della madre biologica, in qualunque sede e in qualunque luogo.

Quindi di cosa cianciano la lobby gay  e lo Stato città del Vaticano?

La Prima sezione della Corte di Cassazione di Roma,con la sentenza 601, ha scelto il male minore per il minore –  il padre del piccolo, di religione musulmana, scrive La Repubblica,  , stando a quanto scrive L’Avvenire, picchiava la madre, anche sotto gli occhi del minore che  assisteva –  rimanendo, non potendo far giustamente altrimenti, all’interno della Carta Costituzione e delle leggi della Repubblica italiana, visto che probabilmente mancavano i presupposti giuridici per allontanarlo anche dalla madre, ospitandolo in una casa famiglia, rendendolo successivamente adottabile.

La Cassazione non ha fatto alcuna apertura nei confronti delle amicizie omosessuali e lesbiche, ribadendo implicitamente i concetti presenti negli Art. 29,30 e 31 (4), della Costituzione italiana, in quanto, l’amica della madre non avendo nessun legame legale con la madre biologica del minore, per questo, sempre secondo la Costituzione, non ha nessun diritto nell’intervenire, intromettersi, interferire nell’educazione del minore, in quanto questi è tutelato dalla Costituzione, anche se dalla sentenza la famiglia nucleare,  come in sociologia si intende la famiglia riproduttiva, (5) ne esce amputata dal padre, in quanto ora composta solo dalla madre e dal figlio., mentre l’amica della madre, a riguardo la famiglia nucleare è da considerarsi solo un corpo estraneo e/o alieno alla famiglia stessa.

Non è migliore la demagogia che ne fa lo Stato Città del Vaticano attraverso i suoi  emissari osservatori vescovili in Italia. La sentenza della Cassazione se ne frega bellamente – avendo fatto probabilmente i controlli di rito, anche sulla fedina penale dell’amica della madre biologica del minore, risultando non giuridicamente pericolosa per costui – considerando il loro rapporto, un’amicizia tra adulti consenzienti e senziienti, priva di alcun risvolto giuridico, sia per le due amiche, sia per il minore nei confronti dell’amica della madre naturale, che  implica direttamente o indirettamente alcuna possibilità di adozione ad un single di un minore,a patto che sotto l’onda populista e qualunquista di questa sentenza ineccepibile sotto il piano giuridico e Costituzionale, nella prossima legislatura non si di decida di intervenire, modificando lo status quo, per far piacere alla  lobby omosessuale, che ormai miete seguaci e fiancheggiatori anche tra gli etero,  in quanto da decenni manipola le persone, utilizzando il populismo qualunquista, facente facile presa sui manipolabili, che al pari dello Stato Città del Vaticano,  utilizzano , il  Quarto Potere (6)  a volte anche per fini e interessi privati, e particolarismi di bottega, trasformandosi in  nemici feroci del bene comune.

Marco Bazzato
12.01.2013


venerdì 11 gennaio 2013

Clown negli ospedali? Per carità…


La cosa peggiore negli ospedali quando si è infanti o bambini? Oltre  naturalmente le grida, la paura con il suo tanfo nauseante che ti si attacca addosso, le flebo, gli esami – anche se a me personalmente gli esami del sangue sono sempre piaciuti…il medico che ti cerca la vena, ti infila l’ago, non la becca, inizia a rigirarti l’ago dentro la carne, bucandoti la vena, facendoti uscire un ematoma, che rendendoti il punto la pelle, piena di sangue, sottopelle, molto simile alla ferita causata ad Actarus, il Principe di Feed, pilota di Goldrake, di Atlas Ufo Robot – i cateteri, il freddo dello stetoscopio sul torace infreddolito, la calligrafia illeggibile del dottore e le minestre ospedaliere, una vera sbobba mai mangiata, visto il tanfo che emanavano, almeno quelle al IV piano del Monoblocco dell’Ospedale Civile di Padova, nel reparto di Urologia, quando nel corso degli anni  ’80, vi rimasi “detenuto” per cause nefrologiche dovute a problemi genetici, come si usa dire oggi, congenite come si diceva fino a pochi decenni fa. Ebbene oltre a quanto soprascritto, la maggior rottura era la visita di losche figure, non importa se di sesso maschile o femminile che arrivavano con i loro camici blu o rosa a far giocare i piccoli degenti,due volte la settimana, per non più di un ora al giorno, di pomeriggio abitualmente, dopo il giro dei dottori.

L’evoluzione di quella perversione si è evoluta grazie ad un bischero americano, tale Patch Addams  (1),che nel 1971 ideò la terapia olistica conosciuta come clownterapia (2).

Come molte idee bislacche americane, vedi Babbo Natale, un prodotto della Coca Cola, oppure Halloween, anche questa ha attecchito, come la gramigna, essendo nate associazioni no prfot di clownterapia dedite, e piene di buone intenzioni, atte a fardivertire i pazienti, con i loro membri alabardati come tanti Pennywise, il clown danzante, Booby Grant, It, Esso (3) pronti a succhiare l’energia vitale, emessa in abbondanza dalle tempre malate ma desiderose di guarigione, dei piccoli degenti.

La cosa che allora ma anche oggi, era il fatto che delle stronzette, almeno quelle dei miei tempi erano delle ragazzotte, per fortuna passabili e non dei cessi, entrassero nelle stanze alabardate di giocattoli, costruzioni, macchinine, dove con la scusa di far divertire i bambini, queste allora e forse anche alcuni pagliacci dediti alla clownterapia, si comportavano come i gatti che, secondo alcune leggende, succhiano l’energia vitale ai bambini, non diverse a modo loro dalle vampiresse succhiasangue!.

La scusa che adottano questi  Pennywise è che gli si riempie il cuore quando vedono il sorriso sbocciare, come un fiore malato, dal volto dei bambini. Ma questi non vogliono o fingono di non capire, che a un bambino malato, quel sorriso, proprio in virtù della malattia che lo soggiace, è un sorriso o una risata estratta quasi a forza, come se un dentista volesse estrarre ad un paziente impubere il dente del giudizio, senza anestesia, all’insaputa della madre, mettendogliela poi comunque in conto.

Ricordo ancora come le mamme di quando ero ricoverato, spingessero i figli a giocare con le “signorine,” come venivano chiamate, non per il bene della distrazione dei figli malati, che sovente si accostavano a costoro a malavoglia, anzi, qualche volta quasi piangendo, vendendosi “costretti” a giocare, per dare un po’ di tregua alle madri che facevano assistenza ai piccoli.

Non ho mai giocato con quelle “signorine”, oltretutto vedendo come alla fine i miei compagni di “prigionia” si accostavano recalcitranti a quelle donzelle dagli giochi di ghiaccio e dal – falso –  sorriso facile, in modo non dissimile da quello di un puledrino che viene costretto a forza a trottare verso un ostacolo.

Oggi come allora,almeno io ricordo bene la Pediatria dell’Ospedale Civile di Padova, luna delle cose peggiori erano le stanze dei bambini, così tristemente ricche di colori e immagini della Disney o altro, come se Paperino, Qui, Quo, Qua, Nonna Papera, Zio Paperone  o i colori sgargianti alle pareti potessero lenire il dolore e la sofferenza. E un bambino, purtroppo a volte è peggio di un cucciolo di cane ammaestrato, ossia per compiacere pagliacci, clown, Pennywise e genitori, è costretto a mentire, fingendo di divertirsi, sorridendo e ridendo forzatamente come un ebete perché altrimenti i presunti sguardi assenti, ma presenti dentro l’universo inesplorato e inesplorabile della sua mente, vengono interpretati come scontrosità, scarsa volontà di collaborare e interagire con il mondo esterno, come una sorta di autismo protettivo, che porta i saccenti a reputarlo poco incline alla volontà e alla voglia di guarire e  per questo il piccolo deve continuamente essere costretto a distrarsi con immagini apparentemente allegre, ma che per costui, in quanto malato, trasmettono solo rabbia, odio e profondo disgusto, perché i Pennywise o le immagini di Paperi, Sirenette, Mulan e via discorrendo, gli unici dolori di carta che hanno patito sono quelli imposti gli sceneggiatori.

A mio avviso appestare gli ospedali, le cliniche pediatriche di spacciatori omeopatici di filosofie clownesche è un insulto alla ragione e alla malattia stessa dei minori, in quanto questi sognano spazi aperti, sognano e bramano di sgambettare, correre a piedi, in bicicletta, cadere e sbucciarsi le ginocchia, cieli azzurri incontaminati, anche se sovente dai piani alti degli ospedali si vedono nuvole di smog, arti e menti che rispondono ai comandi che il cervello invia e la volontà ferrea e combattiva d’uscire dal tunnel della sofferenza e della malattia, se questa è clinicamente, farmacologicamente o chirurgicamente vincibile, altrimenti in ogni caso, vista la giovane età combattono, accettando il fato che le sorelle Cloto, Lanchesi e Atropo, le  figlie del “filo” del “destino” “ineluttabile”, hanno in serbo per costui.

Oggi i Pennywise ospedalieri fanno capo a Onlus, Associazione No Profit, che sovente fanno lavorare gratuitamente i volontari,sebbene queste ricevono finanziamenti statali, regionali o comunali per il sostentamento, facendosi belle alle spalle dei minori malati e di chi crede di farli divertire, ma i  piccoli malati hanno bisogno di ben altro per guarire: hanno bisogno di una buona sanità, di medici e paramedici preparati, di servizi per i genitori e non di buffoni con il naso rosso, la faccia pitturata ei capelli posticci, che strappano sorrisi forzati e non essere “usati” per i divertimenti ludici da adulti estranei al loro consesso familiare.

Marco Bazzato
11.01.2013




giovedì 10 gennaio 2013

Restrizioni per la vendita di armi ai cittadini negli U.S.A? No, grazie!


Finalmente gli americani sono tornati a ragionare come loro costume, ossia come una nazione che vive col sangue il mito del west e il diritto sancito dal Secondo Emendamento della Costituzione che recita: “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”, tonando ad acquistare armi come più di prima, e ora anche giubbotti antiproiettili per i figli minori,  per recarsi a scuola in tutta sicurezza.

Chiaramente durante il turbino emozionale dettato dal calore in fase di dissipazione dei corpi dei venti bambini  uccisi  e dei cinque adulti, più  il suicida che ha dato il via alle danze nella scuola   Sandy Hook di Newtown (1), anche da parte del Presidente americano, Barack Hussein Obama, che non ha resistito, come la Elsa Fornero, a farsi lacrimare gli occhi, a beneficio dei media, impegnandosi a parole affinchè ci sia un maggiore controllo sulla vendita di armi, semiautomatiche e non.

Bubbole.

Per fortuna erano frasi di circostanza, visto che ci pensa la National Rifle Assciation (2) a tenere dritta la barra della libertà sancita dal Secondo Emendamento, , onde evitare che un manipolo di reazionari vogliano cancellare o modificarlo, cosa  impossibile, vista la tradizione che hanno verso le verso le armi da fuoco.

Passata la buriana emotiva e con l’avvento delle festività natalizie gli americani hanno reagito secondo la tradizione, riscoprendo il piacere di armarsi, riarmarsi, aumentando le Santa Barbara private, regalandosi pistole, fucili semiautomatici e quant’altro, a beneficio della sicurezza  personale, anche per esorcizzare l’atto isolato di un folle che non rappresenta l’americano medio, amante e dedito alla coltivazione dell’hobby di questi oggetti culturali, dal sapore antico ma sempre attuale.

Ma la “danse macabre” alla  Sandy Hook di Newtown, non è la maggior mattanza scolastica o liceale della storia degli Stati Uniti. Infatti, il record di macelleria studentesca è stato raggiunto e ancora insuperato nel millennio passato, il 18 maggio del 1927, presso la Bath Township, grazie all’utilizzo di tre ordigni che hanno causato quarantacinque morti, e la maggioranza di questi erano studenti della  Bath  Consolidated School (3), anche se il teatro dell’operazione bellica non può essere annoverato ufficialmente tra le stragi scolastiche, essendo avvenuto in un luogo differente rispetto alla  Bath  Consolidated School, frequentata alla maggioranza delle vittime e dall’autore della medesima, Andrew Ketoe, anch’egli impegnato in attività scolastiche.  Si può dire che a modo suo questa apoteosi insuperata faccia parte degli annali scolastici. 

Negli Stati Uniti, Paese abitato da 300 milioni di persone, circolano 300 milioni di armi, possedute dai privati cittadini, e queste causano solamente 30mila morti l’anno, morti percentualmente irrisori in rapporto alla popolazione e le armi in mano ai privati, segno che sebbene armati per difesa personale, tutto sommato sono dotati di grande autocontrollo per quanto concerne l’utilizzo, indipendentemente che siano  pistole o fucili semiautomatici.

Non va dimenticato che questi 30 mila sono utili all’ingrasso di becchini, fabbriche di feretri, fiori, pastori che durante le funzioni religiose raccolgono offerte, ergo psicologi, psichiatri per l’elaborazione del lutto, perché come dicono lì “the business il business”, non sono morti invano in quanto generano un indotto economico non indifferente, dando occupazione, tramite tutta la filiera “del caro estinto” a migliaia di persone, questo solo riferito ai semplici morti. Mentre la filiera dal produttore al consumatore i vari passaggi di mano, movimentano miliardi di dollari ogni anno, che alla fine diventano anche tasse per le casse dei singoli Stati e del governo Federale. Rinunciare a queste entrate, senza contare la perdita di posti di lavoro, ai costi per i sussidi di disoccupazione, non può essere motivato da una strage che per quanto crudele possa essere, statisticamente è un evento isolato, episodico e sporadico, dove alla fine il computo dei morti fa a finire nel grande paniere statistico annuale, disperdendosi come un principio attivo all’interno dell’acqua di un farmaco omeopatico.

Per capire come a livello pratico agli americani siano interessati al mantenimento dello status quo, riferito al Secondo Emendamento, poche settimane dopo la mattanza alla Sandy Hook di Newtown, a Camden, nel New Jersey città di 79 mila abitanti, i pastori della Antioch Baptist Church e Higler Ground Temple Church of God in Crist hanno cercato di redimere i fedeli, proponendo uno scambio:  cash-for-guns (4) , con una risposta da parte di quest’ultimi veramente miserevole:  1.137 armi da fuoco, atte alla difesa personale, ma che secondo i funzionari statali si tratta di un vero record, anche se parte di queste armi erano dei ferrivecchi e i volenterosi si sono fatti pagare, per scaricare l’immondizia ai pastori.

Il problema delle armi negli Stati Uniti, se analizzato con distacco, è un non problema, in quanto ci sta solo un’esigua percentuale di statunitensi, da considerarsi dei reazionari al sistema, vorrebbero maggiori restrizioni nella vendita ai civili di armi, come se non potessero essere trovate, certo a prezzi maggiorati, al mercato nero – come del resto accade in Italia –  perché le morti di persone sono effetti collaterali, legati dall’utilizzo in luoghi e in situazioni improprie, diverse dalla difesa personale per le quali erano state legittimamente e legalmente detenute, e perché probabilmente il più delle volte i segnali di disagio mentale e sociale dei futuri pluriomicidi, c’erano da prima delle stragi, ma chi di dovere, come psicologi, psichiatri e assistenti sociali e scolastici, non sono stati in grado di intercettare e comprendere la gravità dei sintomi, tramite i segnali di disturbo che questi volontariamente o involontariamente emettevano, a dimostrazione di come questi lettori dei fondi di caffè siano bravi con il senno del poi, ma per quanto riguarda il prima, non sono diversi dagli accalappiabesughi, incapaci a formulare diagnosi, corrette su soggetti psichiatricamente e/o psicologicamente disturbati.

Marco Bazzato
10.01.2013


mercoledì 9 gennaio 2013

L’evoluzione etico-filosofica è frutto anche di “Mio cugino”


Oggi ho deciso di cambiare un’immagine. Ho tolto la mia foto a lato, lasciando quella che porta alla  mia pagine di Facebook, mettendo quella di “Mio cugino”. Così ho sempre chiamato il teschio di gesso che mi segue da decenni, acquistato quasi più di  venticinque anni fa, nei pressi di una delle tante bancarelle di souvenir, presenti nelle immediate adiacenze della Basilica di Sant’Antonio da Padova, a poche decine di metri dalla statua del Gattamelata. Una volta acquistato, al prezzo di cinquemila lire, gli tolsi la porporina con la mola e lo ridipinsi di nero opaco con una bomboletta spray. Il colore che vedete da oggi è ancora quello di allora.

“Mio cugino” come lo chiamai dall’inizio, non ha nessun rifermento a qualche parente vivo o morto, è un vezzeggiativo che gli diedi, in quanto pur nella diversità e nella miniatura, rappresenta quello che sono e quello che tutti noi siamo, quando si è spogliati del guscio esterno della vita, della pelle e dei muscoli che ricopre il volto umano e l’intero corpo.

 “Mio cugino” rappresenta ora come allora l’essenza, il Principio Primo, l’austero volto apparentemente orrorifico, mitizzato dal cinema e dalla letteratura di quello che è il teschio di un essere umano, consacrato all’immortalità nella tragedia Hamlet, grazie al monologo del Principe Hamlet: «To be, or not to be, that is the question…», «Essere o non essere, questo è il dilemma…» presente nell’opera di William  Shakespeare.

“Mio cugino” non ambisce all’eternità, egli fa già parte da decenni della mia eternità, in quanto presente in me, nella sua forma originaria che si è modificata nel corso degli anni e che sento viva e pulsante, così come lo è dentro, lo è anche fuori.

“Mio cugino” rappresenta la somma di ciò che sono e di quello che a mio avviso l’essere umano è; l’Alfa e l’Omega, l’Eros e il Thanatos, Cloto e Lanchesi e Atropo, le tre figlie di Zeus, ossia il “Filo” del “Destino” “Ineluttabile” .

 “Mio cugino” impersonifica l’alba e il tramonto della vita, l’impasto di acqua e fango del mito o della credenza della Creazione, il transito del disfacimento della materia ossea in polvere, durante l’eternità della morte.

Egli è in Vulcaniano il Kol-Ut-Shan ossia l’IDIC, le “Infinite diversità nelle infinite combinazioni”, concetto nato durante il periodo della preriforma  fattada Surak, fondatore del pensiero moderno del pianeta, che diede la genesi a “La mia freccia nel tuo cuore, la tua nel mio. Io sono te e tu sei me.”

Anche e non solo, tramite “Mio cugino” tutte queste essenze e pensieri mi hanno evoluto portandomi ad abbracciare lo stoicismo e il pensiero epicureo, portante la persona a elevare verso il “senso dell’onore” così come è stato instillato millenni fa su Qo’noS, grazie a Kahless l’indimenticabile, uccisore del tirano Molor ed il proprio fratello anarchico.

“Mio cugino” – spero anch’io e altri, – racchiude la stratificazione millenaria di molteplici culture e pensieri etico-filosofici di illustri pensatori che hanno lasciato traccie nella cultura che plasmato non solo la civiltà occidentale, ma che ha fornito migliaia di anni fa, la possibilità a civiltà extraterrresti di evolversi verso quel senso di distacco, legato all’applicazione della C’hatia, ossia la “Verità vera”, dopo aver effettuato il rito di passaggio del Kolinar, per lasciarsi andare alla logica totale, capace di controllare, e non sopprimere le emozioni, come erroneamente venne tradotto nella prima versione del dizionario vulcaniano-americano, da Amanda Garrison, futura moglie dell’Ambasciatore Sarek  in seguito genitori di Spok. .Amui, in vulcaniano, non significa “soppressione” ma bensì “controllo.”

“Mio cugino” è e rappresenta tutti e nessuno, “Uno, nessuno e centomila”, essendo simbolo dell’incarnazione dell’eterno divenire che si evolve, come se potesse trasformarsi nella Pietra Filosofale, che dalla fredda materia, del gesso in questo caso, trasmuta, rimanendo fedele a se stesso, facendo emergere, come un immenso brandello di terra emerge da una fossa oceanica, un’isola, dove nelle profondità degli abissi dell’inconscio ci sta l’imperscrutato e imprescrutabile vera origine del pensiero umano, che come una doppia piramide le cui due punte toccandosi, convogliano dal basso verso la punta in alto i pensieri che partono dall’inconscio, i quali toccando la punta della piramide rovesciata si innalzano verso l’alto, espandendosi nel cosmo, invertiti ma dimenticati nella loro essenza originaria, all’interno di un processo di interscambio interno-esterno, esterno-interno infinito ma finito, che non termina con la morte, ma come per la “Radiazione cosmica di fondo” ossia la radiazione elettromagnetica che permea l’Universo dal Big Bang, perché in ogni essere umano, dal momento del’espulsione del seme maschile, è figlio di un Big Bang orgasmico, che se giunge all’unisono con la donna, potrebbe generare attraverso la “piccola morte” la continuazione dell’Universo stesso, attraverso una moltitudine quantistica di universi, tanti quanti sono gli esseri umani, e vissuti nel Cosmo,  o nel Pianeta Terra dal momento dopo in cui la scimmia, scesa dagli alberi, ha iniziato il suo processo evolutivo per essere ciò che è dall’inizio del tempo: materia dotata di massa che occupa uno spazio.

Un grazie a “Mio cugino” per avermi preso, pur non avendo costui un corpo, la mano, riscaldandola durante l’attraversamento dello spazio-tempo,seguendomi e guidandomi come un faro che nulla dice e che nulla giudica, ma che dalle cavità dei suoi occhi assenti continua a fissarmi e starmi accanto, lasciandomi la libertà  evolvermi anche sbagliando, , di essere e di esistere, perché alla fine si è anche figli del “ Cogito ergo sum” di Cartesio.

Marco Bazzato
09.01.2013

domenica 6 gennaio 2013

Scelta civica con Monti per l’Italia


Sono fortunato a non avere un pianoforte in casa, altrimenti, dopo aver visto la presentazione delle liste che sostengono Mario Monti, mi sarei abbassato i pantaloni e avrei appoggiato i “gioielli di famiglia” a pochi centimetri dai tasti, richiudendo il coperchio con violenza, al fine di spappolarli, non solo metaforicamente.

Votare la “Scelta civica con Monti per l’Italia” significa votare il peggior conservatorismo della storia della Repubblica, essendoci dentro, con gli apparentamenti alla Camera, quell’“utero “cristiano democratico” che assieme a quel santo immacolato di Fini, convivono more uxorio, ossia senza matrimonio cattolico e hanno della progenie, che nei tempi antichi sarebbe stata giustamente, secondo i costumi dell’epoca,  saggiamente chiamata bastarda, perché  “schizzata fuori” dal sacramento religioso e questa banda di conviventi e/o conniventi sono solo dei vili baciabanchi., affetti la leccaculismo scato-patologico,  servi di uno Stato straniero: lo Stato Città del Vaticano, che si fregiano di difendere quei valori cristiani che hanno calpestato, infinocchiando una masnada di elettori che ancora credono a queste scemenze, visto che la Chiesa alla fine, per i poveri diavoli, si comporta come quando si da il cibo ai porci, ossia solo le briciole e/o gli avanzi rancidi, visto che questi non fanno parte del “bene comune tra Stati!”

Votare la “Scelta civica con Monti per l’Italia” equivale, al pari di votare il Pd di Bersani, a consegnare l’Italia al Vaticano e alle banche, perché né il Pd e né tantomeno Monti, acerrimo nemico del confronti democratico, hanno dimostrato, assieme a Berlusconi, mentre il Professore per più di un anno è stato imposto dall’Unione Europea e “spalleggiato “ da Napolitano, a consegnare il Paese  ai poteri sovranazionali dell’Unione Europea, delle banche e del Papa, con il rischi di “talebanizzare economicamente”  ancor di più l’Italia, consegnandola all’abbraccio mortale dei seguaci pappali, aventi il passaporto dello Stato città del Vaticano,ossia di extracomunitari, che non rispettano le norme sull’antiriciclaggio internazionale,  perché “Bankitalia nega il permesso di operare con Deutsche Bank e non conferma Giovanni Castaldi alla guida dell'Unità di informazione finanziaria, l'organismo contro il lavaggio di denaro sporco che a Strasburgo non aveva preso posizione sull'iscrizione dello Stato pontificio nella lista dei Paesi canaglia!” Cit. da “Il fatto quotidiano” (1)..

Il gioco di Mario Monti è chiaro: sa che con le sue miserevoli e miserande armate di sgherri provenienti dagli anni più oscuri anfratti della Prima Repubblica, ossia la Democrazia Cristiana e il post fascismo dell’ex MSI, cadaveri imbolsiti che hanno contribuito al disfacimento politico, economico e morale del Paese, anche a causa del loro utilizzo per losche finalità politiche del cattolicesimo universale romano, dove dal concordato mussoliniano in poi, le gerarchie ecclesiastiche sono pappa e ciccia con il potere secolare, nel nome del “loro bene comune”, avendo il professore poco avulso al contradditorio, perché abituato a una vita di “studioso” di modelli che all’atto pratico vanno in direzione opposta rispetto alla teoria, come un vecchio parruccone dell’Inghilterra vittoriana, nemmeno vuole prendere in considerazione l’idea di mettersi a discutere con la misera e miseranda società civile, fatta da persone che faticano ad arrivare a fine mese, e che giustamente lo vedono come il “Grande Demone Sodomizzatore” e che inebriato dagli agi del Potere Politico, non dal misero ruolo di senatore a vita che lo farebbe apparire scartina tra le scartine, vuole tornare in vetta, ma non per essere un pezzente di ministro,  ma solo come Premier, sapendo che il Pd da solo non potrebbe mai governare.

 Mandare Bersani a Palazzo Chigi sarebbe come mandare la Bresaola della Valtellina, servita con le Piovre: farebbe vomitare.

E quindi Mario Monti, servo del potere del Vaticano, da post democristiano teocon, potrebbe essere chiamato a formare un governo di centrosinistra, assieme al Pd, dove “terrebbe per le palle” gli ex-post puzzo-comunisti, divenuti nel frattempo, perché inebriati dal potere economico-finanziario, seguaci di occulte teorie economiche conservatrici di sapore draconiano e mauthalsiane

Votare la “Scelta civica con Monti per l’Italia” è come recarsi al seggio con l’idea di piantarsi uno scalpello prima nel testicolo destro e poi in quello sinistro – se maschi – e se femmine, prima nell’ovaia destra e poi in quella sinistra e francamente, visto il dolore postumo che causa, non ne vale la pena.

E chi votare allora? Non certo per partiti che vogliono sfasciare l’Italia, per via degli ordini di scuderia finanziaria provenienti dall’estero o da entità sovranazionali.

Se si deve mandare tutto a puttane, trascinando nel baratro anche il resto dell’Europa della zona euro, bisognerebbe votare quei partiti che declamano l’uscita dell’Italia dalla moneta unica e il ritorno alla sovranità monetaria nazionale, con il denaro emesso per conto della Banca d’Italia, e non sottoposta ai vincoli del gran consiglio dei dieci assenti.

Oppure la cosa migliore sarebbe la dispersione del voto, dandolo a liste, movimenti politici presenti sul territorio, non apparentate o liste civetta che poi vanno a confluire sui grandi partiti nazionali. A tal proposito, infatti, oggi il Berlusconi ha invitato a non disperdere il voto dandolo a piccole e sconosciute formazioni. Perché? Perché non votare i grandi partiti politici, equivale togliere loro i rimborsi elettorali, e avendo i coltelli puntati alla gola, e le casse quasi completamente vuote, se i cittadini fossero intelligenti, li sgozzerebbero  al momento del volto, dando le loro preferenze alle piccole ed omeopatiche formazioni politiche, auspicando che i grandi partiti, possano finalmente morire di una morte lenta e dolorosa!

Meglio la botte piccola dove ci sta – in questi casi – comunque vino rancido, o se si vuole far giustamente del male ai grandi partiti nazionali, il maggior male minore sarebbe il Movimento Cinque Stelle, capitanato da Beppe Grillo, Movimento che da quando è partita la campagna elettorale, manco più viene nominato, vista la strizza all’ano che costui provoca alle grandi compagini. E quindi “concludendo – parafrasando Mike Buongiorno – “ntoucuulo  alla grande politica” come dice Cetto La Qualunque!

Marco Bazzato
06.01.2013

giovedì 3 gennaio 2013

Ovulo abortito


Andrai nei rifiuti 
ovulo abortito 
e non impiantato. 
Futura corpo e materia 
d’un genio 
esplorante nuove realtà. 
o vittima d’un olocausto 
immolato alla scienza. 
Futuro tessuto clonato 
ricambio di corpi malati, 
o per ingordi desideranti 
l’immortalità della carne. 
Ovulo svuotato 
riempito ed attivato 
da elettriche scariche 
da Frankenstein che danno la vita. 
Risvegliato dal sonno criogenico, 
di menti che fanno essere oggetto, 
o frammento di carne nel market venduta 
al miglior offerente. 
Ovulo disperso 
creatura nascente e morente 
per la gloria d’un ventre rigonfio, 
orgoglioso d’essere antro di vita 
manipolato senza passione. 
Superbia al banco del seme 
per i figli di padri ignoti 
gettanti la discendenza 
nella sterile ampolla, 
ed impiantati in uteri sconosciuti. 

Marco Bazzato 
http://marco-bazzato.blogspot.com/
Sofia (BG) 11.06.2005 

mercoledì 2 gennaio 2013

IVIE: Imu su case all'estero


E infine, come regalo di buon anno, per i cittadini italiani e per gli stranieri residenti in Italia, arriva l’IVIE, ossia una nuova patrimoniale sulle case, solo a carico dei privati, che questi possiedono all’estero.

Naturalmente, per fare come sempre i regali alla grandi società, queste sono esenti, in quanto lo Stato potrebbe trovarsi, da parte dei grandi gruppi finanziari, d’essere portato in tribunale, in quanto sotto il profilo Costituzionale, ossia della doppia imposizione nel Paese dove la proprietà o le proprietà sono ubicate, che già lì si pagano le tasse, e anche in Italia. (1). Oltretutto essendoci accordi tra Stati che vietano espressamente la doppia imposizione fiscale e bisognerebbe anche sapere cosa ne pensa l’Unione Europea di questa nuova gabella italiana.

  Questo è pastrocchio di un governo e una classe politica miope e mentalmente malformata o male informata, fate voi, sotto l’aspetto giuridico internazionale e di rapporti con gli altri Paesi, che sta cercando di raschiare il fondo del barile, andando a colpire gli investimenti, creando una marea di difficoltà ai possessori italiani e stranieri, residenti in Italia, di case all’estero.

Ecco l’estratto della Legge del 22.12.2011, 214, articolo 19, comma 13:
13:
 A decorrere dal 2011 e' istituita un'imposta sul valore degli
immobili situati all'estero, a qualsiasi uso destinati dalle  persone
fisiche residenti nel territorio dello Stato.
    14. Soggetto passivo dell'imposta  di  cui  al  comma  13  e'  il
proprietario dell'immobile ovvero il titolare di altro diritto  reale
sullo stesso. L'imposta e' dovuta  proporzionalmente  alla  quota  di
possesso e ai mesi dell'anno nei quali si e' protratto il possesso; a
tal fine il mese durante il quale il possesso  si  e'  protratto  per
almeno quindici giorni e' computato per intero.
    15. L'imposta di cui al comma 13 e' stabilita nella misura  dello
0,76 per cento del valore degli immobili. Il valore e' costituito dal
costo  risultante  dall'atto  di  acquisto  o  dai  contratti  e,  in
mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui e'
situato l'immobile.
    16. Dall'imposta di cui al comma 13 si deduce, fino a concorrenza
del  suo  ammontare,  un   credito   d'imposta   pari   all'ammontare
dell'eventuale imposta patrimoniale versata nello  Stato  in  cui  e'
situato l'immobile.
    17.  Per  il  versamento,  la  liquidazione,  l'accertamento,  la
riscossione, le sanzioni e i rimborsi  nonche'  per  il  contenzioso,
relativamente  all'imposta  di  cui  al  comma  13  si  applicano  le
disposizioni  previste  per  l'imposta  sul  reddito  delle   persone
fisiche.  (2) .


La domanda è: chi dovrebbe andare a fare i rilevanti nel luogo ove è ubicata la casa? I funzionari dello Stato italiano, leggesi Equitalia, tramite rogatorie internazionali o i cittadini, che se magari hanno la casa in affitto e ci ricavano una rendita, pagandoci già le tasse in loco, che  debbono sobbarcarsi dell’onere del viaggio, la trafila negli uffici pubblici, le traduzioni e le legalizzazioni degli atti, perché vanno tradotti e legalizzati in italiano,oppure prendendosi un avvocato  locale, affinchè, se possibile, trovi il bandolo del matassa, per seguire gli ordini di una masnada di “dementi Costituzionali”  , approvano a scatola chiusa, senza manco sapere cosa, magari durante “estenuanti” sedute fiume, passate a consumarsi il pollice, durante le votazioni, mentre si legge il giornale  o si gioca con lo smartphone?

Proviamo a immaginare una situazione tipo, visto che questa legge va a colpire anche gli immigrati che hanno un lavoro e una residenza in Italia, che magari fanno gli operai e provengono da uno sperduto paese dell’Africa o dal Sudamerica.

Per rispettare la legge, se hanno un’abitazione nel loro Paese di origine, dove ci vivono le famiglie e pagano già le tasse locali, questi dovrebbero farsi inviare gli estimi catastali , o il valore di mercato in quel Paese – sempre che esista un catasto – o l’atto di acquisto dell’abitazione, ch potrebbe essere figlia di una successione, quindi dovrebbero cercarsi un traduttore che gli traduca gli atti, gli faccia legalizzare, per poi spedirli in Italia, al congiunto, salvo poi scoprire che  il valore dell’immobile non superando i 200 euro, l’l’ IVIE, non è tenuto a versarla. Costo dell’operazione, compreso il tempo, qualche centinaio di euro, più le eventuali salmodi nella lingua nativa, giustamente contro l’Italia e la classe politica barbara degli italiani.

Quindi, per assurdo, è una legge che andrebbe a colpire in primo luogo gli immigrati regolari, perché in proporzione, rispetto agli italiani, questi potrebbero avere un’abitazione nel loro Paese d’origine. A cui va aggiunto anche un’altra cosa: se l’immigrato perde il lavoro, il fatto che costui abbia un’abitazione nel Paese d’origine, potrebbe facilitarne anche l’espulsione, visto che non potrebbe accampare la scusa che sarebbe costretto ad andare a vivere sotto un ponte.

Sarebbe interessante sapere, visto che si è in campagna elettorale, i nomi e cognomi dei parlamentari di centro sinistra in primis, quelli che si gonfiano il petto come gallinelle tronfie d’essere da parte degli immigrati e che li considerano una risorsa – da spennare a norma di legge – e del centrodestra che hanno votato ciecamente, a norma dell’Art. 68 della Costituzione, che recita:  I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni, in modo che i cittadini, italiani e stranieri, al momento del voto, siano consapevoli che questi, non essendo stati consapevoli di cosa facevano, manco meritano di tornare in Parlamento..

Quale sarebbe la cosa migliore da fare, se si ha o si decide di acquistare una casa all’estero? Lasciare che sia lo Stato italiano a scandagliare il mondo alla ricerca delle proprietà degli italiani e degli stranieri residenti in Italia e poi vedere se riescono a scovarla.

Ormai il Paese ha Serpico, il Grande Fratello fiscale della Guardia di Finanza. (3), perché fino a quando il cane del contribuente non muove la coda, non è detto che Serpico lo possa annusare, anche se va a scandagliare in Italia, tutti i suoi possedimenti, Serpico potrebbe annusare a vuoto, perdendosi e rincoglionendosi entro i meandri dei suoi archivi elettronici.
Marco Bazzato
02.01.2013


Bibliografia dei libri tradotti dall’italiano al Bulgaro da Vessela Lulova Tzalova


Nella presente bibliografia sono assenti le decine di traduzioni di testi letterari, sceneggiature cinematografiche, poesie, poemi e racconti tradotti dal bulgaro all’italiano, assieme a Marco Bazzato.

Cave Canem di Danila Comistra Montanari, casa editrice Trud, Sofia 2012

Lontananze sfuggenti di Francesco Capaldo, Ed. Scrittore bulgaro, Sofia, 2010

I violini della via Nerudova di Domenico Liotto, Ergo edizioni Sofia, 2010

Kamasutra di Vatsyayana, Trud Editore, Sofia 2008

La veritа di Ali Agca di Anna Maria Turi, Mak Edizioni, Sofia, 2008, pubblicistica
La Casta, di Rizzo e Stella, Ciela Editore, Sofia. 2008, saggistica politica
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, Trud Editore, Sofia, 2007, romanzo classico

L’Impero dei draghi, di Valerio Massimo Manfredi, Era Edizioni Sofia,2006, romanzo storico
Qualcosa di Buono, di Sveva Casati Modignani, Era Edizioni, Sofia, romanzo contemporaneo. Sofia, 2006

Eros Lo giuro di Luca Bianchini, Ciela Editore, Sofia, 2006, biografia.
Progetto Emmaus, di Marco Bazzato, Slaviani editore, Sofia (romanzo) 2006, romanzo fanta teologico.

Il Tiranno, di Valerio Massimo Manfredi, Era Edizioni, Sofia. 2005, romanzo storico

Il Campo del Vasaio, di Marco Bazzato, Slaviani editore, 2004, poemi

Libero Arbitrio, di Marco Bazzato, Slaviani Editore, Sofia, 2003, poesia

30.12.2012

martedì 1 gennaio 2013

Buon 2013 a tutti o forse andrebbero meglio previsioni e auspici nefasti?


In molti sentono ancora nelle narici l’odore della polvere pirica dei botti di fine anno e il giusto corollario di feriti, solo 351, tra qui 53 bambini e 2 morti, ossia un vero e proprio crollo dei feriti, complice anche i sequestri operati dalle forze dell’ordine, che sono andati a danneggiare, giustamente o ingiustamente, dipende dai punti di vista, il fiorente mercato dei botti illegali.

Di quel cadavere puzzolente del 2012 cosa ci resta?

 Un Paese soffocato dalla crisi economica, una classe politica imbelle e imbecille che fa comunella per spartirsi il potere, mentre è già iniziato il conto dei suicidi dei senza lavoro, ma bisognerà vedere se questa morte verrà imputata al 2012 o computata, come buon auspicio, al 2013 (1).

Un discorso – l’ultimo per fortuna – del futuro ex Presidente della Repubblica, che a reti unificate, ha avuto uno share omeopatico, il 16.6%, segno che anche la campagna mossa dagli utenti italiani di Facebook è andata a buon fine,. Dando una rapida scorsa al testo retorico e stitico il giorno dopo (2) , gli italiani non figli di Tafazzi  si sono concessi  la Grazia (3).

Hanno subito un brusco e pericoloso calo – per i becchini –  i femminicidi, 120 circa nel 2012, contro i 137 del 2011, ergo la maggioranza dei mariti e compagni italiani sono dei santi, ma resta comunque una percentuale di maschi che aspirano ad essere elevati al rango di merde, essendo picchiatori e violenti, non denunciati da parte dell’altra metà del cielo per timore d’andare ad ingrassare il lavoro dei seminatori sulle “colline dei tacchi a spillo”, visto che le “colline degli stivali” sono riservate ai maschi!, visto che ormai ogni città  o paese ha le sue Tombstone!

Gli auspici e le previsioni per il 2013. meglio farle nefaste all’Italia e agli italiani, visto che quando i politicastri  o anche  i maghi della finanza, i papi o i vescovi,  propugnano un futuro luminoso e fulgido  quello che rimane agli italiani alla fine non sono altro che tremendi eritemi alle zone genitali maschili, e aree attorno alle areole e capezzoli femminili, in entrambi i casi , causati dei grattamenti scaramantici,   quindi meglio auspicare e prevedere un ulteriore crollo del Pil, della produzione industriale, con l’aumento dei suicidi  da parte degli imprenditori e dei senza lavoro, un aumento dei femminicidi, degli omicidi per causa di mafia e camorra, visto che quando si ammazzano tra di loro, alla fine si comportano come gli antibiotici ad ampio spettro: eliminano i virus e un aumento della disoccupazione femminile, maschile e licenziamenti in tronco nella pubblica amministrazione e nel privato, vista l’impossibilità di pagare gli stipendi, causato dal blocco della circolazione del denaro e dalla depressione dei consumi che almeno in Italia,per far vedere al meglio tutti i suoi nefasti effetti, dovrebbe proseguire ben oltre il 2016.

Chiaramente non può mancare il superamento in tempi assai brevi del deficit, auspicando che giunga entro al fine del 2013 a 2.200 miliardi di Euro, trascinando così tutte le economie legate all’euro entro un baratro senza fondo di scontri, sommosse di piazza e cariche violentissime della Polizia che potrebbero causare in tutta Europa decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di arresti e deportazioni.

Si auspicherebbe e si vorrebbe prevedere un aumento delle denuncie, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo, dei reati legati alla pedofilia del clero, altro che omertà e paura degli scandali, messi sotto silenzio, per salvare il buon nome dei pervertiti sessuali in gonnella.

Per il mondo del gossip, gli italiani godrebbero disinteressati se il Mario Balottelli non fosse il padre della piccola Pia, uscita pochi mesi fa dalla vagina, ossia grazie al parto naturale, di Raffaella Fico,  ingravidata nove mesi prima, ma che questa innocente neonata fosse figlia di qualcun altro non ancora identificato,  seguendo lo spirito degli antichi romani che dicevano: “Mater sempre certa, pater numquam!”

Sul fronte politico, dopo la vittoria di Monti, quindi nuovi premier, in molti auspicano un ritorno della Fornero e della sua  finta lacrima facile, quando si tratta di sodomizzare economicamente anziani, pensionati, creando moltitudini di esodati affamati che andranno a rovistare nei cassonetti, alla ricerca di una buccia di banana o una scorza di limone zuccherato,  sperando che il futuro Presidente della Repubblica sia per  tradizione antifascista, meglio ancora se ex partigiano, ma andrebbe bene anche un Cammelliere, pardon un Cavaliere di Vittorio Veneto, visto che in Italia, Paese saffetto gerontocrazia cronica,  più i politici hanno un piede nella fossa, più questi, invece di starsene all’ospizio in i casa ad esalare gli ultimi respiri, più assurgono a cariche sempre più elevate, o se gli è impossibile, vedi il caso Montalcini, alla vetusta età di novantenni vengono nominate senatrici a vita, restandosene a casa, mettendo in saccoccia un sostanzioso vitalizio, senza quasi mai mettere piede in Senato, visto che andrebbero trasportati con la bombola di ossigeno e la sacca di plasma infilata al braccio.

L’ultimo fronte è quello della riottosità degli italiani di servire, anche costo del proprio sangue e del conto in banca, in nome del “bene comune”– (ANSA) -ROMA - L' Osservatore romano sancisce in un articolo l'appoggio del Vaticano a Mario Monti, affermando che il suo ''salire in politica'', e' ''un appello a recuperare il senso piu' alto e piu' nobile della politica che e' pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune''. E' l'ennesimo placet, e il giornale vaticano ricorda anche il colloquio telefonico 'particolarmente cordiale' tra Monti e il Papa prima di Natale. (4)  – all’invasore Stato Città del Vaticano – a  livello politico, nei rapporti tra Stati, questi se ne fottono dei cittadini, infatti il “bene comune”  indicato dall’Osservatore Romano era quello del Vaticano –  auspicando che lo Stato italiano, collaborazionista in tempo di pace con lo Stato Città del Vaticano, punisca gli anticlericali e coloro che non si piegano alle imposizioni dogmatiche provenienti da Oltretevere, facendo pressioni sul prossimo governo italiano in modo che istituisca una legge ad hoc, costringendo ogni cittadino, neonati e immigrati compresi,anche se di altre religioni, a versare un obolo volontario settimanale – indetraibile –  di 10 euro a testa, per il sostentamento del Clero e per la tutela legale dei poveri sacerdoti, sempre vittime circuite di minori, scellerati, anche impuberi  che gli hanno istigati, rendendoli servi del piacere pedofilo (5), come afferma anche Padre  Benedict Groeschel, che giustamente dal suo punto di vista dice: “La gente crede che siano i preti a coltivare cattive intenzioni. Ma non è così. Nella maggior parte dei casi è il giovane a sedurre il sacerdote(6) e per questo il governo e la politica italiana,non essendosi mai espressa apertamente contro la pedofilia in abito talare, forse intimamente crede che i preti siano delle vittime istigate alla violenza sessuale di minori, anche impuberi, allupati come Mandinghi che non hanno  mai visto o mai preso nulla in un buco!

Una domanda essenziale a tutti i lettori: a chi avreste voluto che un cacciatore sparasse accidentalmente o per stritolamento radiofonico di coglioni , agli autori del testo “Il Pulcino Pio” (7) o a all’autore di Gnam gnam style (8)”?

Alla fine, comunque vada il 2013, come dico sempre a mia moglie allo scoccare della mezzanotte di ogni 31 dicembre, “Tanti auguri a noi e a chi ci vuole bene, ma fanculo a chi ci vuole male”.  Lo augurio estendo a voi e alla vostre famiglie, miei carissimi lettori!

Marco Bazzato
01.01.2013