venerdì 29 febbraio 2008

Tipi Strani


Se ne incontrano di tipi strani in rete, quando si scrivono articoli, racconti o semplicemente si formulano le proprie opinioni. Uno tra questi è un certo Matteo Ferigo, non so se il nome sia vero o inventato, che a seguito di un mio racconto: “Adozioni Gay: no grazie” è partito subito, come un toro imbizzarrito o un coprogo in crisi di cibo, dandomi del diffamatore, dell’omofobo – dimenticando che esistono in opposizione anche gli eterofobici, paradossalmente impuniti dalla legge – e altri insulti più o meno velati, che possono essere letti perché pubblici, ciccando sopra il nome del soggetto, sopramenzionato.

Quello che balza subito all’occhio, che è questo signore, che si spaccia, non so se è vero, per un fine pedagogo, si lascia andare ad insulti, bassezze, mancanza di stile, che rasenta il liquame tossico di una discarica abusiva napoletana.

Ora, fermo restando il principio secondo me inviolabile che ogni persona ha il diritto, come stabilisce anche la
Costituzione Italiana all’articolo 19 – materia che prima d’insegnare ai suoi alunni, dovrebbe come minimo conoscere – si è permesso di dire che un racconto fantastico, ambientato in un ipotetico futuro, con diretta conseguenza con avvenimenti legali del 2008, è diffamatorio.

Allora, non credo esista il reato di diffamazione fantascientifica, oppure se dobbiamo tornare indietro nella storia italiana, siamo costretti a tornare all’
Indice dei libri proibiti, tento aggiornato fino al 1969 dal Sant’Uffizio.

La persona in questione, dandomi del diffamatore, citandomi una serie di letture scientifiche, non ha avuto il coraggio d’esporsi pubblicamente, assumendosi la responsabilità, che il tragico evento descritto nel racconto non potrà mai avvenire proprio per le cause da narrate. Se fossi un vero diffamatore, come sostiene, dovrebbe portarmi la prova certa che l’evento è totalmente fantastico, che non ha potuto – naturalmente – fare escludere, né nel presente attuale, né tantomeno in futuro.

Ci sono altre scorrettezze, o peggio ancora illegalità palesi, che il “fine pedagogo” ha messo in atto. La prima è stata pubblicare nel suo blog, senza l’autorizzazione della diretta interessata, di una mia foto, sebbene nel mio sito, è chiaramente visibile nella foto il simbolo © del Copyright, che mi è concesso in uso gratuito, ma che non poteva essere diffuso senza l’esplicito consenso scritto della legittima proprietaria, che non si era premunito a contattare.

Poi, non meno penalmente grave, il fatto, che si sia permesso di postare la mia corrispondenza privata, senza riceverne la preventiva autorizzazione, ancora in totale sfregio della Costituzione Italiana, che nell’articolo 15, a tal proposito è chiarissima.

Potrete sinceravi della bontà di quanto scrivo, andando direttamente al suo Blog, anche i reiterati insulti scritti nei miei confronti.

Ma quello che è più assurdo, è che questi ha definito “l'omosessualità non è una malattia, bensì una malformazione genetica innata”… “E la malformazione non è una cosa naturale?”… “Le ho detto che è una malformazione genetica, come può essere l'anoressia”, e continua “DOVE CAZZO HO DETTO CHE È UNA MALATTIAAAAAAAAAA?????????????? DOVEEEEEE???????"

Devo dire, che francamente sono rimasto basito dall’eloquio forbito, professionale, pedagogico di questo sedicente insegnate. Ho trovato il suo accanimento ridicolo, puerile, quasi patetico, forse tutto questo è dovuto ad una forte carenza d’affetto, oppure ad una frustrazione professionale non facile da estirpare. Trovo però più assurdo di tutto, che questo sedicente signore – se signore si può chiamare una persona che ha un eloquio così triviale – che dopo una serie d’illegalità, comportamenti moralmente ed eticamente scorretti, superando con estrema facilità il rischio di prendersi una denuncia per tutti i fatti sopramenzionati, non ha nemmeno, non dico cancellare i reiterati insulti, ma quanto meno, l’umiltà di chiedere scusa,ma d’altronde uno che titola il suo
blog come Schizoide Mat, c’è poco da stare allegri. e se avessi un figlio che ha la sventura d’averlo come insegnante, lo cambierei immediatamente, non di classe, ma di scuola.

Naturalmente il mio auspicio è che questa persona dimostri – soprattutto nei confronti di se stesso e degli altri – maggior controllo emotivo, confidando però, che almeno in classe – se veramente si considera un educatore – non si comporti come si è comportato con me.

Gli faccio i miei migliori auguri. Li merita di cuore, non tanto per lui, ma per è vicino: famiglia, genitori, figli, amici e alunni, avete tutta la mia umana comprensione, so che non deve essere una cosa facile, fatevi forza!

Marco Bazzato

29.02.2008

2 commenti:

  1. SEI PIETOSO,STAI ATTENTO KE TI LEGNANO..E FANNO BENE!!!

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  2. SEI UN FALLITO PEDOFILO PSICOPATICO..LE DROGHE ATE TI FANNO UN BAFFO..NN CAPISCO COME FANNO AD ESISTERE PERSONE COME TE!!!

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