L’imperatore straniero, non ha sancito, sebbene nominando un dio, un Dogma, ma ha esposto – questa volta con semplicità – un dato di fatto incontrovertibile, non solo sul piano evoluzionistico, ma anche storico, sociale e naturale e culturale.
D’altronde quanto detto, non è presente solo nella filosofia religiosa cattolica, ma anche nella filosofia cinese dello Yin e yang esiste il concetto Esclusivo del maschile e del femminile, non lasciando alcun spazio ad altre “unioni” non complementari ed involutive.
Nei nostri tempi, all’alba del XXI secolo, si continua a discutere, ma anche voler tutelare legalmente, secondo un disegno umano, che non necessariamente implica giustizia, coerenza e coscienza logica, di “legami affettivi” biologicamente sterili, che come una zavorra si attaccano al tessuto sociale, non solo rallentando l’evoluzione, ma producendo effetti a cascata deleteri, non nel tessuto privato di due singoli soggetti – che secondo il loro modo di “pensare” si reputano “coppia”, ma sociale, con sentenze legali, che impongono – arbitrariamente – l’equiparazione delle “famiglie o delle unioni alternative” alla naturale famiglia umana, con i diritti, che per logica evoluzionistica e progressista, dovrebbero spettare esclusivamente a quest’ultima.
Non si capisce, come mai,gli intellettuali del tessuto sociale europeo, partoriti da legami eteronaturali, stiano, consciamente o no, lasciando il passo, approvando leggi, in sede di Unione Europea e italiana, contro gli interessi stessi dell’unica cellula primordiale degna d’essere tutelata e spinta ad espandersi ed evolversi, plagiando ad una “tolleranza” imposta a suon di sanzioni, innaturalmente inculcate nelle giovani generazioni, come se questi fossero responsabili costretti a subire, le scelte individuali di “coppie” dello stesso sesso, oggi sciaguratamente legittimate ad adottare un bambino, togliendo il diritto d’esprimersi liberamente, nel nome di un ipocrita e disgustoso politicamente (s)corretto, rimuovendo, come proposto da un ministro inglese, le parole “mamma e papà” dal vocabolario degli insegnanti, imponendo un generico e degenere Genitori, per non offendere la sensibilità dei “genitori adottivi” o naturali convertitesi, dopo il fallimento dell’unione con una persona del sesso opposto, all’eterofobia.
Paradossalmente, a dar una mano al ripristino a quella che dovrebbe essere l’unica legale naturalità sociale ed evolutiva, potrebbero essere, se non fossero spinta da un laicismo radicale e deleterio, proprio la scienza, questa che in passato fu a lungo vituperata e messa al rogo, che si porta appresso rancori e ricordi storici, che a rigor di logica e razionalità, non dovrebbero appartenere ad un neutro uomo di scienza, litigio all’unica verità naturale che conosce: quella scientifica,preferendo essere antagonista distruttivo, anziché protagonista costruttivo, non della scienza al servizio di una religione, ma di una scienza serva e maestra della scienza stessa, che combaciano come lo Yin e yang universali, inscritte nel DNA. stesso, non dello scienziato, ma dell’uomo e della natura.