Si avvicinano tempi bui per le copulatici assatanate, ninfomani dalle gambe perennemente spalancate, che si vedranno costrette a prendersi, oltre che lo scolo (
Le care signore, se continua questa defezione dei Neroni, ex apostati, redenti e penitenti del Giuramento di Ippocrate, le pie donne, saranno costrette, se hanno abbastanza intelligenza d’accorgersi che il ciclo è andato – assieme a loro – farsi sfottere, di correre in ospedale facendosi dare un bel lassativo uterino, la famigerata RU486, che oltre ad aver fatto evacuare milioni si feti, ha già reso cibo per vermi, 16 donne nel mondo, finite al creatore – se esiste – per emorragia da pillola lassativa vaginale.
Sembrerebbe sempre secondo l’Adn Kronos, che a macchia di leopardo, in Italia, ormai circa il “60% circa (59,5%) dei ginecologi italiani attivi in strutture che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza è obiettore di coscienza”,, con gioia per i fautori della 194, che a più di trent’anni dall’approvazione , non si aspettavano di trovarsi innanzi ad una dipartita catastrofica della legge, causata, non tanto dalle sollevazioni popolari e politiche di radicali catto-integralisti, ma da parte di dottori illuminati, che per anni, sono stati complici di un’ecatombe uterina, di feti gettati nei rifiuti anche di sei mesi, capendo a questo punto,che le vittime indifese, sono proprio questi esseri – legalmente inesistenti – viventi.
I fautori dell’aborto, il più delle volte non hanno assistito a questa pratica svilente per la donna, hanno poco da blaterare incazzati, per i risvegli di coscienza, visto che questi erano inevitabili, da parte di dottori stanchi di sentirsi nell’animo dei carnefici, solo per rimediare agli errori di valutazione di coppie più o meno reali, che prima scopano e poi pensano, ragionando con l’utero e col membro, anziché col cervello.
Non è certo colpa di un medico, se una donna o un uomo, non prendono le loro precauzioni precoito, come non è colpa del ginecologo, se questa è ingravidata, per ignoranza, sbadataggine, per minore età o per infermità patologica ad un minimo d’istruzione sessuale.
La donna, come l’uomo, nella società della comunicazione in tempo reale, continuano a comportarsi, come e peggio dell’alba della civiltà industriale, portando avanti, anche nel 2008, comportamenti goderecci, superando le nomali soglie della coscienza individuale e di coppia, giungendo oltre il limite estremo dell’incoscienza personale e sociale.
Naturalmente ci si trova davanti al ciclopico scontro tra il “presunto diritto della donna” di gettare nel cesso, quanto uteramente presente, e il diritto del dottore, d’agire – non secondala coscienza o l’incoscienza della donna, dipende dai punti di vista – ma secondo la propria, visto che fino a prova contraria, la gravidanza non è né una malattia, né una patologia infettiva. Tant’è che il primo compito del dottore, è quello di curare i sani e un’ingravidata era sana quando si è fatta mettere dentro il “coso”, riempiendola di bambini liquidi – senza le dovute protezioni da parte di entrambi – e la gravidanza, non è un attacco emorroidale, o un
Si spera che nei prossimi anni, il numero dei medici dotati di sana coscien
Va ricordato, che non è necessario, come pensa la maggioranza degli idioti, essere servi o schiavi di una religione, in questo caso quella
Naturalmente cosa diversa è se la donna è vittima – rarissima – di violenza sessuale, o se il figlio che porta in grembo, è affetto da qualche malattia genetica.
Una nota personale, per concludere, non sono contrario, né al lassativo uterino – sono maschio e non rischio di rimetterci la pelle – né all’aborto entro al terzo mese di gravidanza, ma dalla l’
Marco Bazzato
02.03.2008
L'unica cosa che mi sorprende è che nel XXI secolo esistano ancora dei medievali come te. Per fortuna non tutti sono attaccati ai falsi valori della chiesa e della religione in generale.
RispondiEliminaCiao
Ateo illumnato
il punto è se soffrano veramente ("agonia")?...
RispondiEliminao meglio: se si è CERTI che non soffrano.
a te la palla