sabato 16 febbraio 2008

Aborto per Sempre




Roma 20; 06.2008


Nelle capitale, dopo gli scontri violenti, avvenuti a seguito della manifestazione pro aborto, del giorno precedente, non accennano a placarsi le polemiche politiche, che vedono contrapposti in due fronti diversi, i laici estremo-radicli e i teocratici di Santa Romana Chiesa.

A scompigliare le carte, ci si è messa anche una nuova associazione, fondata pochi giorni fa, denominata “Aborto per sempre”, con sede in “Via daL utero 69”. La neonata associazione, apolitica, apartitica e amorale, si pone l’obbiettivo di difendere, gli uomini per la paternità irresponsabile, specie se battezzati, religiosamente o civilmente sposati, o conviventi.

L’associazione, che ha all’interno il gruppo maschile e femminile, divisi come al catechismo negli anni settanta e ottanta, maschietti a sinistra, donne a destra, si pone come obiettivo comune il sancire il diritto naturale del maschio nel disinteressasi in – in quanto già impegnato – del figlio concepito illegittimamente, delegando alla donna, di solito amante o mignotta prezzolata, coniugata o convivente già con prole, avuta dal legittimo consorte, facendosi carico di tutti gli affanni, ansie, stress, danni psicologici e psichiatri, spesso mai volutamente evidenziati e rimossi dalle statistiche e dalle riviste competenti, per la rimozione dell’escrescenza uterina, “incautamente”inoculata, dal membro maschile nel grembo materno, facendosi altresì carico dello smaltimento del rifiuto speciale ospedaliero.

L’Associazione “Aborto per Sempre” di pone, tra l’altro, tramite appropriate campagne di sensibilizzazione, lo scopo di portare il termine ultimo per l’aborto, sia esso selettivo e terapeutico, fino a pochi istanti prima dell’imminenza del parto, quando le doglie della gestante sono già iniziate e la testa, o ha appena fatto capolino o sta già uscendo dal grembo materno, tramite iniezione nel capo, di formaldeide, atta a provocare la cessazione immediata di ogni attività biochimica del feto, legalmente non ancora nato.

Lo scopo dell’iniziativa, ricalcante di pari passo, l’evoluta legislazione cinese, che vere però nel caso del Paese di Mezzo, ad un ferro controllo, specie nelle zone rurali, della genitorialità responsabile, no permettendo alla famiglie di mettere al mondo più di un figlio, adattandola, non tanto ad una pianificazione imposta come legge di Stato, ma ad una scelta estrema, spettante, sempre e solo esclusivamente alla donna, dove tenendo presente, i più avanzati dettami del femminismo di stampo americano, si auspica una completa detronizzazione del ruolo maschile, inteso come possibilità d’espressione, nel caso ingravidamento di questi ultimi, nei confronti delle loro amanti – sconosciute alle mogli o compagne ufficiali – auspicando che il fardello, il peso, la zavorra, la pena e strazio per la libera scelta omicida, non possa mai, in nessun modo, imputata per ragioni, vere o inventate, al maschio.

L’associazione, tramite i presidenti della sezione maschile e femminile, invita, – si legge in un comunicato stampa – la cittadinanza romana, ma non solo, a partecipare in massa, indossando tutti la maschera di Pierrot, al primo comizio pubblico, che si terrà domenica 30 giugno, corrente anno, sotto la finestra pontifica, in Piazza Città del Vaticano, in occasione dell’angelus domenicale.

Sembrerebbe, stando ad alcune fonti, che numerosi politici, di sinistra ed estrema sinistra, che si fanno anche all’ala radicale dei movimenti – pro morte – per l’aborto, abbiano dato il loro assenso, assicurando la presenza dei loro rappresentati, muniti, come da richiesta degli organizzatori, della bianca e piangete maschera di Pierrot.

Marco Bazzato
16.02.2008
http://marco-bazzato.blogspot.com/