giovedì 21 dicembre 2006

Morire


Voglio morire come un cane rabbioso,
come un’animale furioso,
come ultimo reietto sulla terra.
Voglio vedermi il corpo
divorato da bestie feroci,
ridotto a brandelli,
esposto alle intemperie della vita.
Grido il mio sdegno al mondo
il mio odio alla vita
e a tutte le sue malefatte.
Morte, mia regina e signora,
dotta consigliera indicami la via
indicami il viatico che al nulla conduce.
Morte abbracciami,
amami, stuprami con la tua violenza
possiedimi con la tua malignità primordiale,
fammi sentire gli spasimi infiniti
d’un dolore senza pace.
Morte, sorella, morte amica,
morte amante impazzita che ti curi di me
fin dal primo giorno della mia venuta.
Morte amami, morte uccidimi,
morte aprimi il ventre
e disperdimi le viscere al vento.
Morte, signora dal lungo mantello,
principessa dagli occhi di ghiaccio,
bimba malevola che circuisci e soggioghi.
Morte, piccola bastarda dannata,
puttana svenduta accarezzi suadente i viandanti.
Morte, particella prima del creato,
ultima particella dell’essere decaduto
nel tuo giogo.
Morte,
carnefice dell’uomo,
killer solitario t’avvicini di notte,
allunghi le zanne all’albeggiare,
insinuandoti negli incubi di chi t’odia.
Morte, figlia diletta della vita,
suocera maligna, sposa padrona,
serva abietta d’ogni pensiero.
Morte, conducimi, guidami
distruggimi anima, psiche e materia.
Morte me, da te
e dopo aver esalato l’ultimo respiro
sarò servo tuo,
fedele per sempre

Marco Bazzato
21.12.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra