vive d’oscure figure
questa terra viatico di morte.
Lucida follia
illusione della speranza
nettare della menzogna
insinuato nella pelle
come isotopo radioattivo.
Brucia uomo maledetto,
brucia germe infernale
mentre tra lingue di fuoco
arde un corpo morto.
Lucida follia,
signora dell’oscurità,
lietezza dei mie sogni
portami in quella landa oscura.
Portami con te
in quel nero futuro
dove la speranza
è germe della diaspora.
Ci guardano le stelle
attendendo che c’estinguiamo,
ci scrutano i pianeti
facendo l’occhiolino
pregando per la nostra dipartita.
Attorno a noi
tutto decade e muore,
dentro di noi
tutto è oscurità e guerra.
Lucida follia
signora dei pensieri neri
principessa delle paure
fiamma ardente dell’inesistente.
Lucida follia
portami nella valle eterna dell’oblio
cullandomi tra le tue braccia
per sempre.
Marco Bazzato
02.12.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/
Lei sembra molto sicuro di ciò che in questa poesia afferma, ma mi pare invece che il pianeta stia capitolando proprio per eccesso di vitam paradosslamente, intutelabile proprio da chi predica bene e razzola male. E il peggio è che Lei spera di farso portare via, mettendo la testa nella sabbia come gli struzzi. questa sì è perversione.
RispondiEliminaSaluti.