domenica 2 marzo 2008

Medici abortisti in estinzione



Buone notizie per i feti in attesa d’essere ammazzati. Da un lancio d’agenzia ADN Kronos, sembrerebbe che i ginecologi svuotauteri, o sicari prenatali, si stiano estinguendo – troppo lentamente – come Panda.

Si avvicinano tempi bui per le copulatici assatanate, ninfomani dalle gambe perennemente spalancate, che si vedranno costrette a prendersi, oltre che lo scolo (
gonorrea), sifilide, secondo un articolo apparso oggi sul La Stampa, in futuro un riposo uterino, facendoselo svuotare all’estero, se intenzionate all’abortoomicidio prenatale – terapeutico.
Le care signore, se continua questa defezione dei
Neroni, ex apostati, redenti e penitenti del Giuramento di Ippocrate, le pie donne, saranno costrette, se hanno abbastanza intelligenza d’accorgersi che il ciclo è andato – assieme a loro – farsi sfottere, di correre in ospedale facendosi dare un bel lassativo uterino, la famigerata RU486, che oltre ad aver fatto evacuare milioni si feti, ha già reso cibo per vermi, 16 donne nel mondo, finite al creatore – se esiste – per emorragia da pillola lassativa vaginale.

Sembrerebbe sempre secondo l’Adn Kronos, che a macchia di leopardo, in Italia, ormai circa il “60% circa (59,5%) dei ginecologi italiani attivi in strutture che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza è obiettore di coscienza”,, con gioia per i fautori della 194, che a più di trent’anni dall’approvazione , non si aspettavano di trovarsi innanzi ad una dipartita catastrofica della legge, causata, non tanto dalle sollevazioni popolari e politiche di radicali catto-integralisti, ma da parte di dottori illuminati, che per anni, sono stati complici di un’ecatombe uterina, di feti gettati nei rifiuti anche di sei mesi, capendo a questo punto,che le vittime indifese, sono proprio questi esseri – legalmente inesistenti – viventi.

I fautori dell’aborto, il più delle volte non hanno assistito a questa pratica svilente per la donna, hanno poco da blaterare incazzati, per i risvegli di coscienza, visto che questi erano inevitabili, da parte di dottori stanchi di sentirsi nell’animo dei carnefici, solo per rimediare agli errori di valutazione di coppie più o meno reali, che prima scopano e poi pensano, ragionando con l’utero e col membro, anziché col cervello.

Non è certo colpa di un medico, se una donna o un uomo, non prendono le loro precauzioni precoito, come non è colpa del ginecologo, se questa è ingravidata, per ignoranza, sbadataggine, per minore età o per infermità patologica ad un minimo d’istruzione sessuale.

La donna, come l’uomo, nella società della comunicazione in tempo reale, continuano a comportarsi, come e peggio dell’alba della civiltà industriale, portando avanti, anche nel 2008, comportamenti goderecci, superando le nomali soglie della coscienza individuale e di coppia, giungendo oltre il limite estremo dell’incoscienza personale e sociale.

Naturalmente ci si trova davanti al ciclopico scontro tra il “presunto diritto della donna” di gettare nel cesso, quanto uteramente presente, e il diritto del dottore, d’agire – non secondala coscienza o l’incoscienza della donna, dipende dai punti di vista – ma secondo la propria, visto che fino a prova contraria, la gravidanza non è né una malattia, né una patologia infettiva. Tant’è che il primo compito del dottore, è quello di curare i sani e un’ingravidata era sana quando si è fatta mettere dentro il “coso”, riempiendola di bambini liquidi – senza le dovute protezioni da parte di entrambi – e la gravidanza, non è un attacco emorroidale, o un
virus, come l’Ebola, né tantomeno può essere reputata indesiderata, in quanto diretta conseguenza della copula desiderata, se non dovuta a stupro.

Si spera che nei prossimi anni, il numero dei medici dotati di sana coscien
za individuale aumenti, fino a raggiungere la cifra naturale del 100%, e che il Ministero della Salute e delle Pari Opportunità, organizzino in ogni piazza italiana, mostre intineranti, con proiezioni e dibattiti formativi, e come relatori medici che spieghino con dovizia di particolari, ad un opinione pubblica tenuta sotto la mannaia dell’oscurantismo laicista, di tutte le fasi di un aborto – omicidio preventivo – terapeutico, e che gli organizzatori, distribuiscano ai partecipanti dei catini, o dei sacchetti da vomito, perché è palese che tanti “forti pensatori proaborto” si dimostreranno alla fine estremamente deboli di stomaco e psiche.

Va ricordato, che non è necessario, come pensa la maggioranza degli idioti, essere servi o schiavi di una religione, in questo caso quella
Cattolica, per avere una coscienza individuale viva, si può benissimo essere degli ottimi Atei illuminati con esperienza professionale reale del omicidio alla ventesima o ventiquattresima settimana di gravidanza, con relative frattaglie di carne – legalmente non dotata di ritti umani – smembrata, maciullata e triturata o lasciata morire dopo attimi o minuti d’inenarrabile agonia, ma se tali atti fossero fatti ad una bestia, ad un cane, o ad un altro animale – caro all’uomo – si verrebbe accusati di crudeltà ingiustificata, ma è fato ad un essere umano, quasi formato, in nome del diritto della donna, tutto è lecito, permesso e legale. Un cane agonizzante, ha più diritti legali di una persona umana alla ventiquattresima settimana di gestazione, non ancora ufficialmente nato.

Naturalmente cosa diversa è se la donna è vittima – rarissima – di violenza sessuale, o se il figlio che porta in grembo, è affetto da qualche malattia genetica.
Una nota personale, per concludere, non sono contrario, né al lassativo uterino – sono maschio e non rischio di rimetterci la pelle – né all’aborto entro al terzo mese di gravidanza, ma dalla l’
aborto terapeutico dalla sedicesima alla 24 settimana; per questo il mio auspicio è che si arrivi al 100% di medici ginecologi dalla coscienza individuale e collettiva viva, e che copulatori e copulate, usino prima la testa, poi gli attributi peno-vaginali.


Marco Bazzato

02.03.2008

http://marco-bazzato.blogspot.com/

2 commenti:

  1. L'unica cosa che mi sorprende è che nel XXI secolo esistano ancora dei medievali come te. Per fortuna non tutti sono attaccati ai falsi valori della chiesa e della religione in generale.
    Ciao

    Ateo illumnato

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  2. il punto è se soffrano veramente ("agonia")?...

    o meglio: se si è CERTI che non soffrano.

    a te la palla

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