lunedì 3 marzo 2008

Elezioni Politiche 2008



Le ennesime elezioni politiche stanno per arrivare. Nuovamente. Come accade ogni volta, i contendenti non si risparmiano colpi bassi, calci volanti – stile Uomo Tigre – piazzati sulle sacche testicolari, o sul ventre, spaccando le ovaie, ma sembrerebbe che i due candidati principali: Walter Veltroni e Silvio Berlusconi, siano d’accordo sul fatto di spazzare via, dallo scenario politico nazionale, quella marea di alghe fetide ei micropartiti uni o bicellulari, che come zecche sul deretano succhiano voti, fanno cadere governi, impongono – con la forza di numeri omeopatici, la direzione del Paese, ostaggio politico di forze reazionarie minoritarie, che hanno l’abitudine di comportarsi come Kappò nazicomunisti.

Il Veltusconismo strisciante, sembrerebbe capace di fare quello che per decenni, l’insana politica italiana, non è riuscita a fare: estirpare le piante maligne, le ortiche prururente dei rifiuti tossici dei grandi partiti che hanno regnato fino all’avvento di Tangentopoli, sminuzzandosi e moltiplicandosi come un carcinoma maligno, che ha portato l’Italia alla paralisi, tanto da essere da quasi tre lustri in terapia intensiva, giunta, col governo Prodi in come vigile.

Il bello è che finalmente iniziano ad aver paura, iniziano a sentire le scariche intestinali che si avventano sugli sfinteri, tremano perché molti di questi, rischiano di rimanere senza poltrona, senza un misero stipendio da fame, una pensione per la vecchiaia, come Ciriaco De Mita, che alla veneranda età di ottantenni, si è offeso, perché il Walter nazionale, l’ha cacciato a calci in culo, facendoli venire le bave alla bocca per la rabbia, peggio della fifa che aveva davanti al Di Pietro nazionale dell’era mani pulite.

Se il progetto sotterraneo del veltroberlusconismo avrà successo, pur non avendo al governo due cime di democrazia, il Walter svezzato a falciate e martellate rosse, sui testicoli da Stalin, e Berlusconi, simbolo supremo italiano della plutocrazia oligarchico-duopolista, in salsa Putiniana; memorabile una delle tante dichiarazioni del Silvio Nazionale a riguardo la guerra in
Cecenia: “Putin è una persona democratica e di buonsenso”, nemmeno il peggior Togliatti dei tempi migliori fu così ridicolmente servile.

L’Italia, sembrerebbe avviata sulla scia del bipolarismo all’americana, con due partiti dominapopoli: democratico e repubblicano. Prova né è che sia il Berlusca nazionale, sia il Veltroni all’amatriciana, si sono sempre dimostrati ossequiosi, al limite della prostrazione accattona al governo statunitense, qualunque esso sia.
Resta però che se il Veltroberlusconismo sono i meno impresentabili, certo non sono presentabili partiti come l’UDC, di Pierferdinando Casini, che ha la pretesa di difendere i valori cristiani, quando è divorziato per la Chiesa Cattolica vive in concubinato peccaminoso, sentendo già sente puzza delle fiamme infernali, anche se come divorziato, potrebbe essere un rappresentante della chiesa Cristiano ortodossa Russa, Greca o Bulgara, in quanto queste, a differenza di quella di “Santa” Romana Chiesa, permettono un divorzio e un nuovo sposalizio religioso.

Non sono certo presentabili partiti come la Sinistra Arcobaleno dalla erre moscia, che ha dimenticato eskimo e kefia, e viaggia avvinghiata con borghesi abiti di fattura inglese.

Non sono presentabili partiti come il P.S.I e i loro omogeneizzati vari, che devono ancora scrollarsi di dosso l’onta di Tangentopoli e l a Milano da bere.

L’Italia, e l’italiano medio, sfortunatamente è ancora un gran credulone, uno che si fa affabulare da quattro chiacchere dette da dietro un microfono, non vedendo, o non volendo vedere, la storia personale del affabulatore di turno. Prendiamo come esempio i due maggiori arruffapopoli sulla piazza: Veltroni e Berlusconi. Il primo sposato – una volta sola con la stessa moglie, e due figlie, favorevole alle coppie di fatto, per ora tace sui matrimoni eteorofobici, perché ha bisogno dei voti cattolici, ma poi tornerà alla carica, favorevole ai divorzi più rapidi e altro. Insomma, secondo i partiti di centro desta, è uno sfascia famiglie, un ammazza società eteronaturale e altro, lui però alza le spalle, tanto il suo menage familiare è solido.

Il cammelliere ops, il cavaliere, paladino dei cattolici, anche lui come quasi la maggioranza degli esponenti del centro destra, pluriconiugati, si battono per la tradizionale famiglia cristiana italiana: non divorziata, naturale, formata da un uomo e una donna, attenta ai valori sacramentali e religiosi, pia e amica di Dio,ma nel loro “pubblicamente privato” cambiano moglie, quasi con la stessa velocità con qui cambiano l’auto blindata.

Praticamente, sembra un assurdo, ma i più orientati verso i valori tradizionali della famiglia, non importa se laica o no, sono nel centro sinistra, che per paradosso accusa la chiesa vaticana di ingerenze nella politica italiana, specie su temi eticamente sensibili, mentre i paladini – ipocriti – privatamente progressisti, pubblicamente mascherati da tradizionalisti, hanno alle spalle, storie di sfaceli familiari, di figli di primo e secondo letto, che vivono in uno dei più peccaminosi dei peccati cattolici: il concubinato, ma che si ergono a difensori della fede, dell’ortodossia – degli altri, non della propria – ipocriticamente vicini alle posizioni vaticane da apparire come pagliaccetti d’alta levatura morale – perché portano i tacchi – coprendosi di ridicolo.

Quello che fa riflettere è che pure, una massa indefinita, nel centro destra, come nel centrosinistra, li segue osannanti, votandoli proprio per i loro alti principi, ed è felice se uno di questi due figuri, dopo il 14 aprile guiderà il Paese verso l’ennesima catastrofe etico socio-economica.


Marco Bazzato

03.03.2008

Nessun commento:

Posta un commento

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra