Ormai il tabuù è rotto, e la pratica rischia di diffondersi a machcia d’olio come un virus infettivo da parte dei volti più o meno noti dell’arte, della cultura e della politica italiana.
Ma non dobbiamo stupirci di tale comportamento da parte dei radicali, essendo noto il loro anclericalismo, e la loro libertà di scelta atea, che però non signfica che debbano dare aria a i loro pensieri, anche i pù contorti.
Che l’utilizzo della bestemmia sia utilizzato specie in Veneto e in Toscana non come offesa alla divintà, ma come intercalare verbale, è risaputo da anni, ma che un’esponente politico, anche se all’interno di un dibattito di partito si abbassi a tanto, diventa oltre che offensivo per gli italiani, anche per partito di dimensioni omeopatiche di cui fa parte.
Ma questo non deve stupire, visto che fu proprio Radio Radicale negli anni 90 ad aprire su scala nazionale Radio Bestemmia dalle frequenze dellla medesima. Ricordo ancora quel periodo, dove si toccò il fondo, l’abisso, il degrado più assoluto in termini di voce ai più disparati e disperati soggetti dello umanità. Furono trasmissioni dotate di una ferocia verbale al limite del codice penale, dove qualsiasi soggetto dotato di insanità mentale poteva aprire la bocca e sfogarsi di tutte le idioze, i rancori, e stupidità che aveva in corpo. Fu come aprire una discarica abusiva nell’etere, e quanti volevano erano liberi di vomitare al suo interno, nella fossa biologica del degrado quando di peggio conservavano dentro.
Alla luce di questo ritorno di fiamma comportamentale, dimostra che il lupo perde il pelo, ma non il vizio, e il nostrro amato parlamento italiano dovrebbe muoversi nella direzione non di censuare la libertà di parola di questi singoli soggetti che utilizzano il microfono per dar sfogo ai loro comportamenti, ma bandendoli dal parlamento, dove a questo punto siedono in modo inopinato ed insultante, e spegnere completamente le telecamere innanzi a simili manifestazioni di inciviltà.
Ci è ancora andata bene, perchè come hanno dimostrato i vari Ceccarini e Bonino, si sono scagliati contro la divinità religiosa cattolica, ma cosa sarebbe successo se anzichè bestemmiare il dio dei Cristiani avessero insultato il dio dei Musulmani o degli ebrei?
Quando la cosidetta società civile e della comunicazione mette in mano un microfono, chiunque esso sia dovrebbe riflettere mille volte, perchè taluni soggetti dimenticano che al mondo non esistono solo loro e i loro pensieri e frasi personali, ma il microfono, la telecamera è un arma potentissima che dovrebbe richiedere un minimo di autocontrollo comportamentale e rispetto sociale quando lo si impugna.
Ora come hanno espulso Massimo Ceccarini dalla Tv di Stato, ci si augura a questo punto che per un lunghissimo periodo non venga più messo un microfono e una telecamera e mandata in onda su scala nazionale, sia dalle tv di stato, sia da quelle private la “signora” Bonino.
Marco Bazzato
04.11.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/
Onestamente penso che non se ne può più di gente di spettacolo o di politici che in tv sparano bestemmie e parolacce a ripetizione e che puntualmente registrano picchi di ascolti. Non dimentichiamoci che davanti al video ci sono anche persone che si possono sentire offese da questi comportamenti o, peggio ancora, i bambini. Bell'esempio per questi ultimi, non c'è che dire. Saluti.
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