giovedì 9 novembre 2006

Macelleria in Palestina e Israele


Nel nome dell’unico paese meritevole di difendersi attaccando impunemente, è stata riaperta la macelleria palestinese.

All’alba di ieri alcuni razzi hanno colpito un palazzo nella Striscia di Gaza causando la morte di diciotti civili che stavano dormendo nei loro letti. Tra i pezzi di brandelli di carne carbonizzata, vittime incolpevoli dell’ennesima strage che si perpetua nella regione, anche dieci bambini. Forse anche loro erano terroristi, oppure è meglio la morte preventiva perché in un futuro potrebbero diventare terroristi?
Naturalmente il governo Israeliano si è giustificanto affermado che è stato un tragico incidente, un errore e che verrà aperta l’ennesima commissione d’inchista per stabilire le eventuali responsabilità. Ma intanto innocenti continuano a venire arrostiti, continuano a crepare in modo indegno e vile per una guerra che da ambo le parti non vuole trovare soluzione.
Come ormai da troppo tempo accade, il mondo civile si indegna, ma non condanna, il mondo intero assiste silenzioso e docile all’ennesima strage degli innocenti, degna di Erode. Nessuno nel mondo civile si sogna d’imporre e far rispettare le medesime sanzioni economiche imposte al Libano, nessun nel mondo civile si sogna di attuare un blocco navale ad Israele. E l’impunità continua.
In questa situazione di odio continuo nessuno dei belligeranti può tirarsi indietro dalle proprie responsabilità e dai crimini commessi. Nè Hetzbollà in Libano, nè Hamas nella Striscia di Gaza che ha minacciato di far riprendere gli infami attacchi suicidi, che alla stregua dei crimini Israeliani, macellano innocenti nello stato ebraico. Ma nessuno sembra interessato a fermare l’escalation di violenza, troppi interessi geopolitici in gioco, troppe armi da vendere ad entrambi gi schieramenti in lotta, troppa le tecnologia sofisticata che viene rifornita dall’occidente asservito allo stato di Israele, troppe le armi, i missili più o meno evoluti, gli esplosivi l’armamento leggero che viene fornito ai terroristi da parte di Stati fondamentalisti ai palestinesi.
I mezzo a questa macelleria umana a cielo aperto, come sempre ci stanno gli innocenti da entrambe le parti, non importa se ebrei o palestinesi, non importa se pregano il loro dio di venerdì o di sabato, se non lo pregano, o se sono atei o laici, non importa nulla. Importa che la comunità internazionale è mezza orba, che nessuno si azzarda a muovere un dito più del necessario per fermare questa ennesima escalation.
C’è da provare vergona nei confronti della classe politica, per i loro condanne vibranti a senso unico, per la cecità con qui si continua a permettere tutto questo.
A chi chiederenno giustizia questi morti, e i futuri che moriranno macellati da un potere, indipendentemente dalla bandiera d’apparteneza che da troppi decenni non guarda in faccia a colpevoli, o innocenti, ma che macella tutto e tutti indiscriminatamente.
I cittadini dello stato di Israele, della Palestina, e del Libano hanno il diritto di vivere sicuri e non essere nella costante tensione di saltare in aria per un kamikaze, un razzo, una cluster bomb, sarebbe ora che i politici iniziassero a darsele tra di loro di santa ragione, lasciando vivere in pace i popoli che indipendentemente dai giochi sopra le loro teste desidrano solo continuare a vivere. Ma come sempre l’utopia è un sogno maledetto, mentre l’amara realtà è il macello di carne umana che ci ha quasi reso indifferenti e insensibili alle atrocità che accadono.

Marco Bazzato
09.11.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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