lunedì 6 novembre 2006

Solo Saddam Hussein condannato a morte?


Il tribunale iracheno ha condannato a morte tramite impiccagione l’ex rais di Bagdad. Naturalmente gli iracheni bombardati dalle bombe al fosforo, dalla cluster bomb, e sottoposti alle radiazioni dell’uranio impoverito usate dagli americani hanno festeggiato in piazza per la condanna dell’odiato dittatore.
Il feroce crimilale di guerra, colpevole di crimini contro l’umanità sarà se tutto va bene appeso ad un palo e penzolerà con la lingua a bocconi e gli occhi schizzati fuori dalle orbite.
La giustizia cieca e asservita all’invasore americano e alla coalizone internazionale, si dice soddifatta della pena inflitta al boia iracheno, anche se Italia e Francia si sono dissociate dalla barbarica sentenza.
Ma indipendentemente dalle colpe vere, presunte, inventate, dalle prove false presentate al mondo da parte degli invasori statunitensi per giustificare l’aggressione ad uno stato sovrano, non si capisce perchè un medesimo tribunale del popolo americano non metta i sotto impechement l’attuale amministrazione a stelle e strice, visto che Saddam è stato accusato di Genocidio di 148 sciiti a Dujail nel 1982.
La causa di genocidio riferita a 148 morti è risibile, ma anche se fosse vera, non per proteggere l’ex presidente iracheno, è spropositata rispetto al numero dei morti, e anche un idiota capisce che il processo era eteroguidato ed era tutta una farsa mediatica.
Accusare Saddam di genocidio per un numero così risibile di vittime, fa gridare allo scandalo, al complotto e alla macchinazione politica internazionale per eliminare un personaggio scomodo sotto l’aspetto politico.
In Iraq ed in Agfganistan gli americani e gli alleati non hanno fatto un numero di vittime inferiori a quelle fatte da Saddam, anzi le cifre sono centuplicate, in Cile l’ex dittarore Pinochet gode della libertà a corrente alternata, Israele che nei loro recenti attacchi nei confronti del Libano hanno causato ben più di 150 morti, ma nessuno si è sognato di accusarli di genocidio. Quei erano danni collaterali, certo lo stesso si deve affermare di Hetzbollah, che usano bombe umane kamikaze contro civili Israeliani innocenti, dove nessuno dei dirigenti è stato processato, ma in compenso il paese dopo le libere elezioni democratiche viene lentamente strozzato dalle sanzioni internazioanli, e dal sequestro preventivo da parte israeliana delle somme di denaro necessarie al sostentamento degli abitanti della striscia di Gaza. Ma in questo caso la comunità internazionale rimane inerte, silenziosa, e senza la spina dorsale, d’alzare la testa, altrimenti verrebbe tacciata della moda dilagante degli ultimi decenni: cioè l’antisemitismo, e basta solo quella semplice minaccia verbale per rendere la comunità internazionale buona e docile come agnelli pronti ad essere immolati sull’altare dei sacrifici umani.
Non dobbiamo difendere Saddam, se ha le sue colpe deve pagare per quello che compiuto, ma lo stesso dovrebbe avvenire nei confronti di tutti quei leader internazionali, sebbene in carica, hanno le mani ben più lorde di sangue di quelle dell’ex rais.
L’utopia per una società illuminata e cosciente dovrebbe portare a pene certe per tutti, ai tribunali non dei vincitori nei confronti dei vinti, ma a tribunali indipendenti, che non abbiano timore, proclamare paria della società umana e civile, quanti, indipendentemente dalla super potenza nucelare d’appartenenza e dal ricatto politico, si macchiano della morte di innocenti, siano essi all’interno del territorio nazionale, sia al difuori del medesimo, e non importa se queste morti vengono chiamate danni collaterali, o con altri vili aggettivi, i morti sono morti. Se si vuole essere provocatori del tutto...anche l’attacco alle torri gemelle ha creato sfortuntamente dei danni collaterali, ma quei danni, nell’occidentale mondo civile sono stati elevati al rango vittime di serie A, e in nome di quei morti, la giustiza americana si è trasformata in vendetta senza fine, e la condanna di Saddam ne è l’ennesima dimostrazione.
Si ad un vero tribunale internazionale per condannare mandanti politici, palesi e occulti, esecutori morali e materiali, fiancheggiatori silenziosi e palesi, e quant’altro si macchiano in qualsiasi forma di delitti contro il genere umano. Non a falsi tribunali, che null’altro sono che mere vendette politiche atte ad eliminare personaggi scomodi, utilizzando una falsa ufficialità giuridica.

Aggiunta: nel processo non è menzioata nella sentenza la strage dei curdi, altrimenti si sarebbe dovuto risalire a chi (Donald Rumsfeld, attuale segretario alla Difesa) negli anni ottanta riforniva Saddam di gas Nervini e armi di distruzione di massa.
Rumsfeld tra gli altri incarichi ricoperti, dal 1983 al 1984 fu inviato speciale di Ronald Reagan in Vicino Oriente. Fu in questa veste che incontrò Saddam Husayn, all'epoca sostenuto dagli Stati Uniti nella guerra contro l'Iran. Risale a quest'epoca il famoso video in cui Rumsfeld stringe la mano a Saddam. (1)


Marco Bazzato
05.11.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/

Note:
(1) Wilkpedia

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