Zanonato – giustamente - ha evitato di ricevere le dimostranti, mostrando così la fermezza dell'amministrazione nel continuare a reprimere il non reato, concentrandosi sui fruitori del servizio, che deturpa la città del Santo.
È paradossale che per i veti incrociati tra maggioranza e opposizione, i vari governi sempre a caccia di evasori, non abbiano pensato a regolamentare il lavoro delle meretrici, tramite studi di settore, pagamento delle tasse di occupazione di suolo pubblico, Irpef e tasse sanitarie, che gli altri cittadini, dipendenti, liberi professionisti, artigiani e altro, versano all'erario nazionale e locale, tramite imposte, tasse e ritenute alla fonte.
Queste oneste lavoratrici, si definiscono, o sono definite "professioniste dell’amore", per incassi serali – che godono dell’impunità –fiscale - non hanno nulla da invidiare, ad un idraulico, un imbianchino, o a qualsiasi semplici artigiani, costretti a controlli fiscali, coefficenti presuntivi di reddito, redditometri, ispezioni a sorpresa della Guardia di Finanza, sempre a caccia di evasori fiscali, sovente totalmente sconosciuti all'Amministrazione Finanziaria dello Stato.
Queste donne, o travestiti, che esercitano il mestiere più antico del mondo: il meretricio, complice la non punibilità della prostituzione, operano sotto regime di immunità erariale, introitando complessivamente cifre enormi, esentasse.
In un Paese che si definisce civile e democratico, non dovrebbe esistere distinzione fiscale, e nemmeno disinteresse nei conforonti di una categoria che introita utili - praticamente quasi a zero spese - totalmente ignorata dal fisco.
Sfortunatamente la miopia politica del centro destra, che si nasconde dietro ad un falso perbenismo morale - inesistente nei puttanieri - e la protezione politica che le mignotte ricevono dal centrosinistra, fa si, che il problema sia sempre demandato e mai risolto per colpa delle annose contrapposizioni ideologiche, che da decenni dividono l'Italia.
E Le prime che dovrebbero essere colpite dalla mannaia fiscale, nono solo le prostitute di strada, a volte povere diavole costretta per sfamare i figli, o che non riescono a trovare lavori, meno umilianti e degradanti, ma le "prestatrici d'utero" d'alto bordo, le "escort" o "accompagnatrici" che per una notte in un albergo di lusso, o in case private, chiedono cifre anche a tre zeri, senza pagare dazio allo Stato e all'amministrazione fiscale, sempre così solerte a scovare evasori, ma costretta a tappasi gli occhi davanti all’inezia sia dell'attuale governo, e di quelli passati, che non hanno mai voluto legiferare in questa materia, mantenendo così il tutto nel grigiore e nell'impunibilità, non solo penale, amministrativa, ma anche fiscale, danneggiando per indolenza politica, tutti i cittadini, che volenti o nolenti sono costretti a pagare dazio ad uno Stato, vorace come una sanguisuga, sempre a caccia di denaro.
Marco Bazzato
17.05.2007
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