Morire come cani
sul letto d’ospedale
perchè si spegne la vita
in un banale errore.
Morire come cani
esalando l’ultimo respiro
g d’un mortale effluvio.
Spira il cuore nel silenzio ovattato
d’un monitor senza coscienza;
  s’allontana il mondo
in un eterno sacco nero
 bruciante l’esistenza.
Morire come cani
per lo sbaglio d’un Dio inesistente,
giungendo dall’adilà
portando terra fetore e vermi.
Osservo la tremante mano
sollevarsi verso il cielo nero
e l'angelico Signore delle Tenebre
 chiamarmi all’eternità.
Per sempre sto partendo,
oltrepassando la soglia
ove nulla esiste,
svanendo quando ogni conosciuto
 dimenticherà di me
rimuovendomi dai pensieri.
Son pronto ad oltrepassar la soglia,
abbracciando e bestemmiando il mio destino,
pronto all’ultimo balzo
disperendomi nel vacuo, dissolvendomi.
Marco Bazzato
08.05.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/
martedì 8 maggio 2007
Morire come cani
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