domenica 6 maggio 2007

Carlo Taormina tace


Il noto avvocato Carlo Taormina, in una recente intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere della Sera dove risponde testualmente: «Sì, Annamaria è innocente. Recentissimamente ho svolto indagini all'insaputa sua e di tutta la gente che l'ha circondata. Tutto questo, oltre ai 5 anni di processo, mi fanno dire di essere vicino alla verità» e Prosegue: «Lo dirò a sentenza definitiva perché nessuno lo merita, visto quel che è successo nell'ultimo doloroso e irritante atto di questo processo... ? «Di questa storia non mi interessa più niente. Annamaria non merita più niente. Lo sa quale sarà la soluzione del caso? La grazia di Napolitano».
Sconcertante. Perché nessuno si è soffermato a chiedere lumi su queste dichiarazioni– sia rivolte alla sua ex cliente, sia rivolte all'intera comunità di Cogne, dove le fosche nubi del passato, sono costrette a continuare a volteggiare come fantasmi maledetti sopra quella valle.
Può un avvocato, per quanto noto, permettersi simili dichiarazioni e non pagarne le conseguenze? Possibile che l'ordine degli Avvocati, ma soprattutto la magistratura, non lo convochi come persona informata dei fatti, per far luce su una delle vicende che da un lustro occupa le prime pagine di giornali e telegiornali?
I cittadini di Cogne – esausti d'essere sotto i riflettori mediatici – che hanno tratto anche dei vantaggi economici, vista la presenza di inviati che seguono la vicenda e dal "turismo del dolore”, forse ora vorrebbero lo spegnersi dei riflettori mediatici, e non essere nuovamente sull’occhio del ciclone, in quanto,stando alle dichiarazioni dell’avvocato, l’assassino del piccolo Samuele è ancora in libertà?
Ci sono messaggi criptici in quest'intervista - giocata tra il detto e il non detto - come a voler lanciare sassi a destra e a manca, per poi allontanarsi dal luogo, voltando le spalle, fingendo un non vero disinteresse, come a voler cercare una nuova presenza mediatica, una visibilità pubblica, fornitagli proprio per il fatto d’essere il legale della Franzoni.
Il dottor Taormina, dovrebbe rivolgersi agli inquirenti, fornendo riscontri alle sue affermazioni, perchè simpatica o antipatica che sia, Anna Maria Franzoni, se innocente deve veder cadere le accuse contro di lei – sempre che esistano veramente queste prove che la scagionerebbero completamente – permettendo d'assicurare alla giustizia il vero colpevole, altrimenti sarebbe un procurato allarme, o si potrebbe addirittura ipotizzare la copertura del vero assassino, per altri fini.
L’ordine nazionale degli avvocati, dovrebbe richiamare all'ordine il dottor Taormina, in primo luogo sotto l'aspetto etico, ma anche i media - sempre così accorti a mettere sotto il naso microfoni a chiunque – dovrebbero prestare più attenzione a quanto pubblicano, non dare in pasto al pubblico, dichiarazioni di ogni tipo, che anche sotto l'aspetto sociale, continuano a creare turbamento, a Cogne e nell'Italia intera.

Marco Bazzato
06.05.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/