Marco ha 40 ani, e da tempo, dopo essersi fatto applicare le tette al silicone, imbottendosi quotidianamente d’ormoni, fattosi castrare, all’età di vent’anni, facendosi cambiare il nome all’anagrafe, gira vestito da suora, portando il velo.
Questo maschio, secondo la chiesa, indipendentemente dalla castrazione e/o ormoni, nel certificato di battesimo,è sempre tale, visto che il prete, ma per primi i genitori, avevano messo al mondo un uomo, pisellino compreso, e tale rimarrà – secondo natura – fino al giorno del giudizio. Questi ha poco da sbraitare che il Cattolicesimo non lo vuole. Il primo che non si accettava era lui, facendosi mutilare gli attributi, perchè non tollerava – manco soffrisse del morbo celiaco – come la natura l’ha creato, ora fa l’offeso, se altri non accettano in quello che si è fatto trasformare.
Rifiutava la sua natura,e vorrebbe che altri accettassero questa trasformazione? Questi chi è il centro dell’universo, egocentrico narcisista che pretende che le attenzioni si concentrino sulla sua persona?
In un’intervista rilasciata da questo – per il battesimo Cattolico Romano – uomo, si lamenta – senza motivo – d’esser stato trattato male dal Vescovo, quando gli ha svelato la sua realtà.
Ora questo personaggio, si è accodato, a quella che per la Chiesa Romana, è considerata non più che un gruppo settante d’eretici: la Chiesa Vetero Cattolica, che accoglie, per proselitismo, al pari della sinistra arcobaleno, ogni (de)genere di identità sessuale, che forse inconsciamente, si riconoscono sotto il motto “Fa quel che vuoi” di Aleiseter Crowley.
Secondo quest’intervista, rilasciata dalla sedicente suora, al Corriere della Sera, Marco, stando al certificato di battesimo – l’unico che vale per il cattolicesimo – dice di sentirsi rifiutato dal medesimo, per questo – secondo lui – è stato costretto a rifugiarsi in una Chiesa Parallela.
Può sembrare un assurdo, ma visto il numero di Fedeli del Cattolicesimo, questa non si pone il problema di spedire via il 2% dei – presunti – fedeli, che in natura sono una cosa, ma nella testa si credono un'altra, in quanto la Chiesa, al pari qualsiasi club, ha il diritto d’accettare tra i suoi soci, membri, accoliti, e/o adepti che dir si voglia, chi vuole, se rispettano le regole, che non possono essere cambiate per le stranezze che una persona ha della propria identità sessuale, arrivando a farsi mutilare – chirurgicamente – i genitali, per essere più confacente all’idea o al pensiero – astratto – che uno ha di se.
Qualcun altro, continua ad affermare – a sproposito – che il Cattolicesimo sarebbe malato d’omofobia. Tesi da dimostrare, in quanto accusare la seconda religione del pianeta di discriminazione di qualche milione di – teorici – fedeli, sperasi nel mondo, che rispetto al miliardo e rotti, rappresentano una quantità numericamente inesistente, oltre che essere palesemente ridicola, è fuorviante, in quanto il Club Cattolico, non è ne elitario, né esclusivo, ma per rimanere al suo interno, il membro, il fedele, deve accettarne le regole e/ statuto, comprese, non le restrizioni sbandierate dai detrattori, ma rispettando in primo luogo, la maggioranza dei membri, visto che piaccia o no è rappresentata da oltre il 90% di eteronaturali, e l’ammissione di queste minoranze, potrebbe rendere il sistema instabile, portando all’allontanamento di molti fedeli tradizionalisti, che vedono in queste aperture uno sfregio, non solo al cattolicesimo, ma anche alla Bibbia e al Vangelo stesso.
La Chiesa, come organo indipendente ed autonomo, ha il dovere di tener conto della maggioranza delle sensibilità sociali, e delle convinzioni personali dei sui membri, tenendo alto il valore della sua Storia, della tradizione – composta anche d’errori, in quanto creatura nata dall’intelletto umano – ed è proprio in virtù di questa Storia millenaria, costellata da luci e ombre, che comunque non può perdersi in discussioni amene, che vanno contro il suo pensiero originale.
Rimane un dubbio di fondo, che no riguarda per assurdo la Chiesa, ma il Corriere della Sera, che ultimante nella versione online, a cadenza quasi giornaliera, continua a mettere in rete articoli, secondo alcuni, che parlano delle “presunte problematiche eterofobiche, ma secondo altri, la maggioranza, che va a dar contro alla maggioranza eteronaturale, facendo passare i primi – gli eterofobici – per eterne vittime, escluse – secondo questi – dal consesso civile.
Il Corriere si sta trasformando ogni giorno di più, in un organo che tende l’orecchio e da voce, senza spiegare ai lettori il motivo del cambiamento della sua politica editoriale, in un megafono dell’estrema sinistra radicale, perdendo l’equilibrio di buon senso che ha fatto di questo quotidiano il più accreditato del Paese, riportando notizie eterofobuiche di parte, senza dare spazio alla replica.
Marco Bazzato
06.04.2008
Minchia! certo che ogni volta la tua bella vagonata di cazzate non ti astieni dal pubblicarla!
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