giovedì 24 aprile 2008

Conferenza di Marco Bazzato all’Università San Clemente di Sofia





Martedì 15.04.2008
Sarebbe insufficiente chiamare “conferenza” l’incontro di Marco Bazzato con gli studenti del master in antropologia comparata presso la Cattedra di filologia italiana all’Università San Clemente di Sofia. Questo incontro si è subito trasformato in un piacevolissimo discorso/scambio di idee, impressioni, informazioni di grande interesse per entrambe le parti. Veramente un pubblico del genere non poteva ospitare un relatore più appropriato dal punto di vista della varietà e della scelta di tematiche e dell’approccio che Marco poteva proporre. L’incontro era infatti inserito nel quadro di un programma che si occupa di peculiarità nazionali, di tradizioni e luoghi comuni, di stereotipi e innovazioni nell’identità dei due popoli, del possibile confronto tra Italia e Bulgaria, tra due Paesi che tradizionalmente amano e sentono vive le proprie affinità. Marco Bazzato ha scelto di iniziare con la parte più personale dell’insieme di tematiche da lui stabilite, e cioè con una breve presentazione della sua attività di scrittore. Senza però scivolare nella pubblicità narcisistica che tenta molti di quelli che si trovano davanti a un pubblico che vuole ascoltare. Non è successo nulla di simile; la sua opera è servita da introduzione a un mondo pieno di storia, di atmosfera e di affascinante singolarità. All’improvviso ci siamo trovati nel Veneto così come lo vedono gli occhi di un letterato, di un artista che sa descrivere i profumi, i suoni della sua città, le cadenze nel parlare dei suoi abitanti, le stranezze nel loro carattere, l’irresistibile nostalgia delle loro tradizioni. Un mondo rivolto a se stesso, ma rivolto anche verso l’esterno, e verso un Paese come la Bulgaria che nel corso tortuoso della sua storia recente non è rimasta inosservata. Curiosissimo per i nostri studenti è stato conoscere parte degli stereotipi diffusi sul conto della Bulgaria in un ambiente che pure loro, in un certo senso, almeno all’inizio conoscevano solo sulla carta. Bazzato però non si è fermato qui; descrivendo il proprio arrivo in Bulgaria, ha descritto con simpatica sincerità i bulgari attraverso gli occhi di una persona attenta e piena di voglia di imparare. A questo punto gli studenti, tra i quali erano presenti anche alcuni del corso di laurea in Filologia italiana, non sapevano più se ridere o prendere appunti, visto che tra le cose rilevate c’erano spunti quanto divertenti tanto utili dal punto di vista linguistico, psicologico e puramente “etnografico”. Ormai avevano tutti qualcosa da dire – almeno per condividere o confermare una propria impressione. La conclusione di questo viaggio non poteva non toccare anche il ruolo del letterato, il ruolo del filologo oggi. L’appello che Marco Bazzato ha lanciato ai ragazzi riguardava la fedeltà - dovuta da ogni persona che si occupa della parola e del testo letterario – a un ideale illuminato, culturale, resistente nel tempo e impermeabile a influssi gretti e materialistici.
Alla fine di questo incontro la sensazione era quella, esoticamente rara, di un arricchimento – l’arricchimento dovuto alla consapevolezza che le persone accomunate dagli stimoli della letteratura, della lingua e del dialogo non solo non hanno perso la propria comunità, ma anzi, hanno intenzione di accrescerla.

Professoressa Daria Karapetkova

Sofia 24.04.2008

1 commento:

  1. Wow that was strange. I just wrote an really long comment but after
    I clicked submit my comment didn't show up. Grrrr... well I'm not writing all that
    over again. Anyways, just wanted to say fantastic blog!



    Feel free to surf to my site ... internet marketing

    RispondiElimina

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra