mercoledì 28 novembre 2007

Italia: Legale puttanaio illegale


Secondo una recente statistica, sarebbero almeno 10 milioni gli italiani, che usufruiscono delle prestazioni sessuali delle prestatrici d’utero, o dei prestatori d’ano, che si vendono sulle strade italiane.
Dieci milioni di puttanieri, sono una cifra imponente, se rapportata ai 58 milioni di residenti, che tolti bambini e ottuagenari, fa a capire come il degrado mentale sia profondando – ogni giorno di più – dentro una fossa biologica.
In Italia, il mestiere di bagascia frocetto, o travestito, che mercifica il proprio corpo, cresce in modo esponenziale, complice anche la mancanza di una legge, che in quadri i liberi mestieranti del sesso a pagamento dentro anche una categoria fiscale ben definita.
Ogni “persona?” che decide di darsi al puttanesimo, complice l’assenza dello Stato, può prendersi in affitto un appartamento, mettersi a battere senza emettere uno straccio di scontrino fiscale o ricevuta, in totale offesa degli altri sfigati fiscali, che a loro rischio e pericolo, provano – a volte bene, altre male – ad evadere il fisco.
Evidentemente, per lo Stato fiscale italiano, una puttana o un recchione, hanno il diritto di evadere, diritto non concesso all’idraulico, negoziante, imbianchino, insegnate, ma soprattutto nei confronti dei dipendenti a reddito fisso, che vedono in busta paga solo il netto, quando possono hanno comunque il doppio lavoro, dove però paradossalmente il Fisco chissà perché, non indaga mai a fondo.
Lo Stato, in nome della presunta libertà del cittadino, premia donne e uomini di malaffare, concedendo loro totale libertà fiscale d’evadere, mentre come un accattone, manda la Finanza a multare l’esercente che non emette lo scontrino fiscale per un caffè, tutto nel nome – con grande propaganda mediatica – della lotta all’evasione!
A questo punto, vien da pensare che esser mignotta, travestito, finocchio, praticamente il puttanesimo in generale, femminile e maschile, sia più nobile che essere avvocato, imbianchino, operaio in una catena di montaggio, badante, assistente sociale o insegnante. Tanto che il disegno di legge per il riordino della materia, sostituisce la parola donna, con “persona?”, per venire incontro alla mutata offerta di puttani finocchi – o maschile – soprattutto minorile. Termine errato, perché, sebbene non politicamente corretto, il termine più consono dovrebbe essere “Bestie”, senza offesa per gli animali, che vanno i calore solo per finalità riproduttive, e non si mercificano come i cosiddetti “umani”.
Lo sfregio peggiore, oltre all’evasione fiscale, è che i sindaci, non possono proibire il puttanesimo sulle strade o il frocionificio – a pagamento – sui marciapiedi, lesivo della libertà individuale di puttane, travestiti, e puttanieri, che non possono essere relegati in qualche zoo, o quartiere a luci rosse, perché offensivo della loro dignità di “persone?”. Mentre prestare l’utero o l’ano a pagamento, secondo quest’insulso decreto legge, è nobile, e vista tale nobiltà può essere espletata – come le naturali espletazioni corporali che abitualmente fanno queste “persone?”” – sui marciapiedi, sotto i balconi di famiglie, alla vista di adulti e bambini schifati, che nonossono denunciare lo sfregio e il degrado che queste “persone?” creano alla società, visto che rischiano non solo minacce ed insulti, ma anche azioni punitive.
Tutto questo in none del diritto d’essere puttana, checca travestita, che senza versare un Euro allo Stato, può evadere, lordare vicoli e vie, nel nome di quella libertà che deve sopraffare la società civile, non composta da puttane, puttenieri e finocchi che si vendono. Tutti gli altri, la società civile, la maggioranza, deve – come sempre – tacere e subire.

Marco Bazzato
28.11.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/