Tecnicamente l'iniziativa del sindaco è lodevole ma, pecca, forse ancora o d’ingenuità, o finto buonismo, che non aiuta af uscire dal caos virulento della piaga della prostituzione.
La prostituzione, anche se non è tecnicamente reato, andrebbe in questi casi, visto che si tratta di minorenni vittime del racket, stroncata non solamente togliendo le lucciole dalle strade offrendo loro protezione e reinserimento sociale, ma si dovrebbe estirpare la pianta marcia, direttamente alla radice, senza sconti di pena, o bontà di cuore pelose, nei confronti degli schiavisti.
Rimane il problema dei puttanieri. Questi “uomini” se così possono essere definiti, sfruttano le povere disgraziate, spesso consci della loro minore età, e dovrebbero essere equiparati agli schiavisti e gestori del raket, visto che con il pagamento delle prestazioni lo finanziano.
Il perdonismo a tutti i costi, con questi escrementi umani, è uno spregio nei confronti delle vittime, sbattute per strada, che quando provano ribellarsi a volte finiscono sgozzate in qualche canale. Tanto sono solo puttane” pensano tra se, alcuni.
Privacy o no, i puttanieri dovrebbero essere schedati tutti, rilevando numeri di targa delle auto – possibilmente con foto eloquenti anche – che dovrebbe essere confiscata e messa all’asta, creando un fondo per il reinserimento sociale delle vittime di abusi sessuali da prostituzione forzat minorile.
Altro che privacy e diritti inviolabili dei puttaneri che abusano di minorenni, lo Stato o le forze di polizia potrebbero creare un portale web dove questi soggetti, abituati al sesso onanistico, sarebbero messi agogna mediatica con nome, cognome, professione e foto segnaletica, da monito indelebile a se stessi, e da esempio per gli altri.
È ora di finirla con le vie piene di disgraziate dove schiavisti, consci dell’impunità dei puttanieri, gettano ragazzine intirizzite dal freddo – spesso dopo averle picchiate e seviziate – per ore di notte, nell’attesa del maniaco sessuale di turno.
A questi degenerati, che sarebbe stato meglio essere stati abortiti, si potrebbe organizzare “La festa annuale al puttaniere”, dove quanti hanno abusato –la pagamento – di minorenni, usandole come svuota zebedei, potrebbero essere ricoperti – come accaduto poco tempo fa in Gran Bretagna – di catrame e piume, facendoli sfilare come un somari, ripesi dalle telecamere, davanti ad una folla festosa, che scaglia loro addosso noccioline e sterco di vacca, rispedendoli a casa lordati a farsi ripulire da mogli, madri, figli adolescenti, contenti di veder tra le sane mura domestiche il maschio padrone e dominante!
Marco Bazzato
05.09.2007
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