mercoledì 5 settembre 2007

Festa annuale del puttaniere


Genova, seguendo l’esempio di Firenze con la delibera contro i lavavetri, cerca d’arginare il fenomeno della prostituzione minorile, con un un'ordinanza che il sindaco ds di Genova Marta Vincenzi presenterà martedì al Tavolo della sicurezza nazionale come esempio anche per le altre città italiane. Un provvedimento già pronto, studiato e scritto per «rendere la vita difficile a quanti vanno con le minorenni, renderli complici di chi sfrutta le ragazzine- schiave». Forse non sarà la soluzione più adatta, certo non quella definitiva, ma al momento è «l'unica possibile».
Tecnicamente l'iniziativa del sindaco è lodevole ma, pecca, forse ancora o d’ingenuità, o finto buonismo, che non aiuta af uscire dal caos virulento della piaga della prostituzione.
La prostituzione, anche se non è tecnicamente reato, andrebbe in questi casi, visto che si tratta di minorenni vittime del racket, stroncata non solamente togliendo le lucciole dalle strade offrendo loro protezione e reinserimento sociale, ma si dovrebbe estirpare la pianta marcia, direttamente alla radice, senza sconti di pena, o bontà di cuore pelose, nei confronti degli schiavisti.
Rimane il problema dei puttanieri. Questi “uomini” se così possono essere definiti, sfruttano le povere disgraziate, spesso consci della loro minore età, e dovrebbero essere equiparati agli schiavisti e gestori del raket, visto che con il pagamento delle prestazioni lo finanziano.
Il perdonismo a tutti i costi, con questi escrementi umani, è uno spregio nei confronti delle vittime, sbattute per strada, che quando provano ribellarsi a volte finiscono sgozzate in qualche canale. Tanto sono solo puttane” pensano tra se, alcuni.
Privacy o no, i puttanieri dovrebbero essere schedati tutti, rilevando numeri di targa delle auto – possibilmente con foto eloquenti anche – che dovrebbe essere confiscata e messa all’asta, creando un fondo per il reinserimento sociale delle vittime di abusi sessuali da prostituzione forzat minorile.
Altro che privacy e diritti inviolabili dei puttaneri che abusano di minorenni, lo Stato o le forze di polizia potrebbero creare un portale web dove questi soggetti, abituati al sesso onanistico, sarebbero messi agogna mediatica con nome, cognome, professione e foto segnaletica, da monito indelebile a se stessi, e da esempio per gli altri.
È ora di finirla con le vie piene di disgraziate dove schiavisti, consci dell’impunità dei puttanieri, gettano ragazzine intirizzite dal freddo – spesso dopo averle picchiate e seviziate – per ore di notte, nell’attesa del maniaco sessuale di turno.
A questi degenerati, che sarebbe stato meglio essere stati abortiti, si potrebbe organizzare “La festa annuale al puttaniere”, dove quanti hanno abusato –la pagamento – di minorenni, usandole come svuota zebedei, potrebbero essere ricoperti – come accaduto poco tempo fa in Gran Bretagna – di catrame e piume, facendoli sfilare come un somari, ripesi dalle telecamere, davanti ad una folla festosa, che scaglia loro addosso noccioline e sterco di vacca, rispedendoli a casa lordati a farsi ripulire da mogli, madri, figli adolescenti, contenti di veder tra le sane mura domestiche il maschio padrone e dominante!

Marco Bazzato
05.09.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/