martedì 4 settembre 2007

Disinformazione Vaticana


Non accenna a placarsi l’ondata di panico vaticana a seguito alla decisione dell’Unione Europea di vederci chiaro, sui presunti – almeno finora – trattamenti di favore, che attualmente godrebbe lo Stato – straniero ed extracomunitario – Città del Vaticano.
". In un'intervista al settimanale Famiglia Cristiana, il segretario di Stato, Tarciso Bertone, paragona le polemiche delle ultime settimane “alle micce incendiarie che hanno innescato in tutto il Paese la devastazione delle bellezze del creato”
“Insieme ai roghi dello scorso agosto, si è assistito”, spiega il cardinale, “al propagarsi di altre micce che hanno mirato, non so con quali oscure intenzioni, a distruggere la credibilità di istituzioni ecclesiali che sono le più presenti nella società e le più attive nel curarne le ferite”.
Non si capisce dove voglia andare a parare con queste dichiarazioni fuori luogo, e non confacenti alla realtà della richiesta di chiarimenti dell'Unione Europea nei confronti dello Stato italiano, non nei confronti dello Stato Città de Vaticano.
L’assurdo è che mentre i nostri politici tacciono, – per piaggeria o paura, non si sa! – i politici di una diplomazia extracomunitaria intervengano con leggerezza sulle faccende interne italiane, senza rendersi conto, che non fanno altro che alimentare, nei cittadini i sospetti sull’operato della politica di casa nostra.
Ma cosa succederebbe, se osasse farle un segretario di Stato africano, o intervenendo così a gamba tesa? Ci sono da immaginarsi le polemiche, gridate ai quattro venti, dei nostri politici su stampa e Tv per i prossimi sei mesi, finchè la Terra non torna piatta, d’ingerenza.
Sarebbero più utili meno parole, almeno nelle fasi preliminari della richiesta. Poi e si dovesse arrivare ad una condanna all'Italia, le istituzioni, non dovrebbero far altro che modificare le leggi esistenti, rispettando i dettami europei, permettendo parità di condizioni alle multinazionali che operano nel nostro Paese.
Gli unici incendi – di matrice dolosa – che ci sono stati in Italia nel mese di Agosto, hanno riguardato le aree boschive della centro sud della penisola, non certo i palazzi vaticani, o i potentati economici che hanno sede fiscale oltretevere, e ricordando che l’arte dell’incendio umano, del fuoco purificatore ad espiazione delle eresie, era prassi usuale nello Stato Pontificio, che evidentemente nei secoli bui, amava illuminare le coscienze, non solo con al forza della religione e del pensiero unico imposto, ma anche con l'aroma inebriante, tra le urla strazianti del carname umano condannato al rogo.
D'altronde, in un recente articolo de La Stampa, Giuseppe Porro docente di diritto dell’Unione Europea all’Università di Torino, è stato chiaro. Il problema, riguarda solamente l'Italia, quanto membra UE, e se eventuali ricadute, dovessero coinvolgere lo Stato Vaticano, per errori italiani, dovrebbe essere il Vaticano stesso ad arrabbiarsi esclusivamente con quei politici che hanno acconsentito certi trattamenti di favore, trasformandoli in legge dello Stato che ricade sulle tasche dei cittadini.
Ma è ancora più assordante il silenzio dei politicanti italici, sempre pronti ad esprimere opinioni su ogni foglia che cresce fuori posto, ma innanzi a quest’imbarazzante situazione, tacciono, specie i partiti di centro sinistra, diessini sopratutto, che non possono aprire bocca, in quanto,da ex mangiapreti, si stanno accoppiando contronatura, per dar vita al nuovo Partito democratico, inserendo elementi reazionari, che fanno riferimento come tradizione all'antica Democrazia Cristiana, vedi la Margherita, ed essendo ora al governo, e avendo avallato la decisione dell'odiato nemico politico numero 1, Silvio Berlusconi, confermando le "regalie" oggi soggette a chiarimenti UE, preferiscono, pena la caduta del governo, tacere, anche per non inimicarsi lo Stato Vaticano, in quanto in specie in periodo elettorale, fa sempre bella figura farsi fotografare a fianco di qualche Segretario di Stato Vaticano, o qualche presidente della Cei, provando a far colpo sul senso di comunità comunistico-critiana, tanto cara , quando si tratta di raccattare voti a destra e a manca, salvo poi dimenticarsene quando la comoda poltrona da deputato si è adattata alle auguste chiappe parlamentari, ormai ben salde.

Marco Bazzato
04.09.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/