domenica 19 agosto 2007

Una futura società bisessuale, e sodomita?

Stanno suscitando sconcerto, raccapriccio, disgusto, le affermazioni fatte dal Professor Umberto Veronesi, a proposito del - tragico ed invertito (n.d.a) del futuro dell’umanità, destinata alla maledizione della bisessualità, presenti in un articolo del Corriere della Sera odierno.
L'eterosessualità, anzi, l’eteronaturalità, stando alle opinioni, sarà destinata al ghetto, al rifiuto sociale, all’essere additata come fenomeno abietto, e maledetto.
Particolarmente rivoltante, il punto dove: "Ma per trovare una civiltà capace di mettere a regime l'amore per entrambi i sessi non serve guardare avanti: nella Grecia classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini non facevano mistero della passione per i ragazzi. Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità antica — avverte Eva Cantarella”. Per dirla alla Sgarbi, i nostri discendenti, e gli eteronaturali saranno costretti a vivere in una società di “Culattoni e raccomandati" oltre che pedofili, se ricalcheranno, la perversione maschile di vecchi puzzoni, che la mettono nel c…o a ragazzini.
Una futura società di sodomiti, di accoppiamenti selvaggi, non solo come ora in angoli oscuri, ma nelle pubbliche piazze, una società dove la bestialità copulatoria, sarà legge dello stato, dove sarà considerato reato, fare l’amore e procreare figli, perché bastardi eteronaturali. A quanti diranno, che tutto questo sarà giusto o normale, molti si chiederanno, se loro consegnerebbero un figlio minore per essere brutalizzato e sodomizzato da un vecchio incarognito per ricalcare l'antica “inciviltà” greca? Civiltà decaduta anche per la sottocultura sodomitica, imperante in tutti gli strati della società.
Sotto il fetore di queste affermazioni, si può quasi leggere la volontà di rendere legale, e naturale la pedofilia, per ricalcare gli antichi modelli froceschi dei greci, e del tardo impero romano.
L’esimio professore, non fa un buon servizio all’umanità con queste sue affermazioni personali, nei confronti, non solo dei rapporti sociali, ma anche familiari ed affettivi.
L’unica cosa che si può augurare all’esimia Eva Cantarella, è quella di vivere a lungo, da diventare magari trisnonna, e vedere il trisnipote quindicenne tornare a casa con le lacrime agli occhi, e piangente, per la sevizia subita da un vecchio, che per ricalcare il tanto deificato "amore culattonesco degli antichi greci" ha fatto il servizietto all’amato nipote. Se tutto ciò dovesse accadere, sarebbe una gioia, perchè potrebbe sperimentare il sapore pratico di queste teorie dementi. Poi vedremo se stringerà la mano al sodomizzatore, oppure se agirà in altro modo, meno intellettuale, ma più viscerale...
Teorizzare le sventure ad altri, a livello intellettivo e facile, e non costa nulla, ma se poi queste realtà toccano in prima persona, la musica cambia. Che provi a chiedere a qualche madre, che ha visto seviziato in questo modo il proprio figlio. Vedrà che le belle teorie sulla decantata Antica e Magna-ccia Grecia, si scioglieranno come neve al sole.

Marco Bazzato
19.08.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/