giovedì 9 gennaio 2014
Il messaggio di di minacce private di un “animalista", ristoratore del Lazio
Innanzitutto buon anno a tutti, cari i miei lettori. Spero che abbiate
passato un buon Natale e un buo Capodanno e che il 2014 vi sia iniziato alla
grande e che possa continuare.
Non avrei mai immaginato di dover iniziare il nuovo anno con un articolo
incentrato ancora sugli animalisti o
in questo caso su un pseudo animalista.
Ma quando si aprono i “messaggi altri”
di Facebook,e ci si trova una missiva delirante e ricca di minacce, scritta il
29.12.2013, alle ore 02.18, accorgendosi di essere difronte al classico
sociopatico, appartenente ad una sottospecie dell’ Uomo di Neanderthal, è difficile non mettersi a riflettere su come
questo signore, forse prezzolato dalle
industrie dei cibi e dall’abbiglimanento pet,
che mi scrive un messaggio dalle pregno
di toni foschi e minacciosi, manco fosse un terrorista di Al Quaeda, o uno sfigato
nemmeno degno di allacciare i calzari degli ultimi rimasugli di quella putrida
feccia umana di matrice comunista delle Brigate
Rosse., In questi momenti si ringrazia la divinità di appartenere alla
specie umana amante degli animali, che li cura, li apprezza usandoli senza
essere ipocriti e falsi, non un membro
combattente delle inesistenti brigate dei
bestialisei zoofile..
Se fossi come uno dei membri delle inesistenti brigate bestialiste-zoofile passerei la notte a fantasticare a come
ficcare la testa dei suoi pet dentro un forno a microonde, visto che questo tipo
di animalista ha forse amplessi quasi sessuali, basati sul petting leggero, in qunato si fanno
slinguazzare quasi in bocca e non solo, dalle loro bestie. Passerei la notte a
sognare come infilare spilloni incandescenti nelle pupille dei loro amati,
sentendoli abbaiare e guaire, latrare di dolore per ore e ore. Ma le mie
fantasie sono fantasie di una persona che ha una una spiccata creatività, anche
per l’orrido e per far nascere un forte senso di disgusto, repulso e
indignazione nei suoi lettori. Ma questo fa parte del gioco di essere
scrittori, divertirsi con le parole, incasellandole l’una dietro l’altra,
scendendo sempre più nel profondo dell’aberrazione e dellla depravazione umana,
usando la fantasia.
Mentre altri, come questo ristoratore animalista della povincia
di Frosinone – che ha come comuni
confinati Arce, Castro dei Volsci, Ceprano, Pastena, San Giovanni Incarico, in
un villaggio arroccato in sperone
roccioso che domina la vallata, dove confluiscono i fiumi Lari e Sacco, che conta
non più di settecento abitanti – somministra ai suoi avventori carne o tranci di carne di
cadaveri di animali cucinati, non importa se mammifera o ittica, consciamente,
tutti i santi giorni. E l’assurdo, visto che, se si reputa animalista, dovrebbero sapere che gli animali sentono l’oodore
della morte prima di venire soppressi
nel mattatio. Un vero animalista non
fa il ristoratore, vendendo carne di cadavere di mammiferi o pesci, dovrebbe
sapere che quell’odore di morte si attacca e rimane impregnato dentro ogni
singola cellula e fibra, grasso e nervo dell’animle. Ma a questo signore, che ha il coraggio di venirmi a
fare la morale “privata” a suon di minacce, questo non interessa, ci passa
bellamente sopra, perchè è interessato solo
ed esclusivamente al profitto,
rendendolo non è dissimile, da chi in primis per profitto, e per distribuire dividenti agli azionisti, è nel ramo
della sperimentazione animale, per
scopi farmacologici e non. Varia solo il termine di ricchezza generata, ma il
principio è il medesimo, in quanto volente o nolente, anche se in modo
apparentemente differente, si trova all’interno della filiera di chi lucra
sulla morte degli animali, per arricchirsi!
Ma alcuni animalisti ristoratori
in questo caso, , no! Questi
andrebbero fermati, in qunato non
dovrebbero servire il loro dio animale e mammoma, somministrando ai loro
clienti carni di cadaveri di agnellini
per l’abbacchio, usandoli per i sacrifici pasquali, nel pieno rispetto della
tradizione e tutte le altre specie di mammiferi, voltatili o prodotti ittici,
cadaveri freschi o a lunga conservazione che somministrano. Sarebbero soggetti
da mettere in carcerazione preventiva, fino a quando non assimilino e fanno
propria la ragione, in quanto non sono
altro che sfuttatori della ricerca scientifica, visto che si presume che questo
bravo signore mi ha minacciato per
aver difeso pubblicamente la ricerca scientifica, usando anche la
sperimentazione animale – prendendo
spunto dal caso di Caterina Simonsen
in molte pagine di Facebook e anche nel mio blog con l’articolo dal titolo: “Caterina Simonsen e la “civilità” di alcuni
animmalisti” (1)
– avesse almeno la compiacenza di non
usare alcun tipo di droga legale uscita dai laboratori farmaceutici, che prima
di passare alla sperimentazione umana,
usa cavie animali da laboratorio, di non andare mai dal medico, visto che droghe
farmacologice legali e scienza medica si
basano anche sulla sperimentazione animale. Ma solo lui questo ristoratore
della provincia di Frosinone si deve e vuole alle spalle arricchirsi e curarsi alle degli
animali, ma tutti gli altri no. Gli altri che fanno le sue stesse identiche
cose, ai suoi occhi sono dei criminali... Meglio che prima di andare a guardare
la pagliuzza negli occhi altrui, e
prendendo coscienza di dovei si è infilato di sua spontanea volontà nel posteriore la trave, forse provando anche
un intenso piacere sessuale. Ma sono cose che riguardano lasua sfera privata.
Ma veniamo al testo di questo animalista,
dove visto che mi ha inviato un messaggio privato, per non ledere la sua
privacy lo citerò solo con le iniziali: L.G.
L.G. secondo le sue info del suo
profilo iFacebook è “commericante presso commerciante in proprio” mentre
facendo una ricerca più più
approfondita, scopro essere ristoratore,
nel Lazio, della provincia di Frosinone, secondo le Pagine Gialle e altri siti,
o come il come da sito internet del suo ristorante, dove almeno dalle foto
l’aspetto dei cibi appare conforme alle normative igenico sanitarie e
rispettoso delle leggi vigenti in tema di conservazione degli alimenti, ma
tutti noi leggiamo i giornali di gossip e sappiamo come anche la più cessa
dello showbiz, grazie al Photoshop, può apparire come una fna figa imperiale.
Il suo ristorante è specializzato
nello squartamento, sventramento, eviscerazione di specie ittiche, ossia, fa
mangiare carne magra di cadaveri di
pesci ai suoi clienti – compiendo tutte queste operazioni lontano dagli occhi
indiscerti dei clienti, quasi in modo carbonaro, secondo quanto prescrivono le
normative igienico-sanitarie in materia – ma si reputa animalista. Ricordatevi, avventori laziali, quando andate in un
ristorante di pesce e carne dal nome che evoca gli altifusti della foresta di
Sherwood, le querce di Utophia Plantia su Marte o le sequoie giganti nel Mare
della Tranquillità, sul nostro satellite,
che il padrone che fa servire carne di cadavere ittica o brandelli di
cadaveri di porco, agnello e affini, sottoforma di costate, costicine, oppure
salami, potrebbe essere quell’animalista
che mi ha scritto queste illuminate e illuminati parole, che mi hanno costretto
a dare avvio alla mia ricerca e allo scrivere questo articolo:
allora sentimi lurido cesso immondo che nn sei altro...la testa bacata
e malato di mente lo sarai tu e nn ti permettere mai più di offendere persone
che nn come te hanno cuore e tengono a cuore creature sicuramente migliori di
te e del cesso che sei...tu arrivi in questa pagina e pam spari a destra e a
sinistra su persone che nemmeno conosci e che nn sei nemmeno la suola delle
loro scarpe...poi hai già avuto a che fare con questa gentaccia????...gentaccia
lo sei te e chi ti sta vicino brutto cessu chinu de merda!!...stai ancora bene
perchè nn hai avuto a che fare con tipi come me e vedevi come ti chinavi a
raccogliere tutti i tuoi dentini x terra e dovevi vedere come te le davi a
gambe a furia di zampate in culo e nfaccia!!!ma mi auguro di incontrarti un
giorno poi vedremo chi se ne va con la coda tra le gambe A SCEMO!!!!!!!!!!!!faccia
di merda!!!!!marco stai a sentire a me abbassa la cresta e vedi di farti i
cazzacci tuoi...ti sai nascondere solo dietro un pc ed è quello che ti
salva...CREDIMI...!!se ti incontro ti cambio i connotati!!!!lo giuro sul mio
stesso sangue!!!nn è una minaccia ma è un consiglio....nn ti permettere mai
più!!!taci stai muto che n n fai una lira di danno!
Ecco chi potrebbe essere un animalista: un ristoratore che con gli
indumenti e la cerata da macellaio, del tagliacadaveri, non si fa problemi ad
mutilare piovre, ad squartare pesci ancora vivi, non si pone problemi a
tagliare l’agnello per l’abbacchio al forno. N si pone problemi a fare a fette,
con la sega da quercia la carne, inzaccherandosi le mani di sangue, ma ha il coraggio e la sfrontatezza di andare nella
piazza telematica ma non solo a fare il
difensore degli animali? Ma siamo sicuri che gli animali vogliano farsi
difendere da un tipo come questo? Praticamente quasi un maccellaio di bestie, escluse le sue
bestie, i suoi cani, naturalmente!
Ecco l’ipocrisia all’italiana al
lavoro. La falsità di questo signore
che con una mano accarezza il cane e con l’altra taglia la gola all’agnello
belante per il sacrificio pasqule cristiano.Naturalmente non glielo auguro, ma
sarebbe giusto che da oggi in poi, ogni volta che taglia un pezzo di carne,
nella sua mente si fomi l’immagine dei suoi amati cani, che ogni volta che
cuoce un cuore, un fegato, dei rognoni, nella sua mente da “animalista”, veda il cuore il fegato, i rognoni dei suoi
amati cani, dando continamente di stomaco.
Se volevo la dimostrazione pratica che dietro ai veri amanti degli animali
ci stanno dei soggetti affetti da falso amore, come in questo caso, un
ristoratore ipocrita, ho avuto anzi voi,cari lettori, avete avuto la conferma.
Quando mi sono messo a scrivere questo articolo poche ore fa, mettendomi a
fare ricerche in rete, mi sarei aspettato di tutto, ma non di trovarmi innanzi
a questa fossa asettica, sfortunatamente non a enuta stagna colma di scarti di
cadaveri di animali macellati e laida ipocrisia. Ttutto mi sarei aspettato
tranne che dietro a quella missiva minaccisa ci fosse un ristoratore che serve piatti a base di cadaveri di
animali, non importa se mammiferi o ittici. Almeno avesse avuto un ristorante di cibi vegetariani, vegani o un radicale fruttarista,
ma non un tizio che somministra abitualmetmente pezzi cadaveri di animali
cucinati e non, lavorati o insaccati, si permette di farmi la sua morale? Mi
sono cadute le braccia a terra e anche qualcos’altro.
Chiaramente ho risposto al ristoratore de villaggio della provincia di
Frosinone che va sotto le iniziali di
L.G.. in modo educato, secondo mio costume. Gli ho risposto il 7 di gennaio,
alle ore 13.51, in questo modo, non sapendo ancora che fosse un ristoratore:
Ciao gentile e nuovo amico. Ti ringrazio per le tue belle parole. Se
l’ennesima dimostrazione che io ho ragione su certi argomenti e tu, con il tuo
linguaggio da trivio e pieno di minacce, ti metti automaticamente dalla parte
del torto. Io posso avare anche un linguaggio colorito, che ad alcuni fanatici
può anche non piacere (non si può piacere a tutti) ma dai, comportarti così è
da bambini, oltre che svilente per la tua persona, ma forse non sai andare
oltre a ciò che hai scritto. Se ti senti offeso per le mie parole, mi dispiace
eti chiedo scusa, ma non sposto di una virgola i miei raginamenti. Di fanatici
ne ho conosciuti molti e tu sei solo uno in più. Sei un animalista, vero? Sei
anche contro la sperimentazione animale, immagino? Se è si, è probbabile che tu
sia uno di quei tipi che da una parte non vogliono la sperimentazione animale,
ma dall’altra non esitano a prendere qualsiasi tipo di farmaco, sperimentato
sugli animali, per salvarsi la pelle...a me la cosa sembra un pò paradossale,
non trovi? Le persone coerenti con i propri principi, in primis non vanno dal
medico – la medicina moderna e antica nasce e si evolve anche grazie alla
sperimentazione animale, lo stesso dicasi per la farmacologia e altre scienze
che anche tu, volente o nolente utilizzi. Quindi non venirmi a fare la morale,
quando tu non sei diverso da me, anzi lo sei, perchè neghi una realtà evidente
e acclarata dalla storia. In ogni caso, fammi un piacere, se vorrai contiuanre
la conversazione con me, inviami i link dove ti sei sentito tu personalmente
chiamato in causa, te ne sarei grato. In attesa di una tua cordiale risposta,
mi scusco per il ritardo con il quale ti ho risposto e ti auguro, se gli
accetti, i miei migliori auguri per un buon 2014. Cordialmente, Marco Bazzato
Al momento della stesura di questo aricolo questo gentile ed educato signore non mi ha risposto e nella mente sto pensando se agire oppure nò
per vie legali, visto quanto mi ha proferito in forma privata, codice penale
alla mano, dovrebbe essere attenzionato a rigor di Legge. In ogni caso il suo
gentile messaggio è a dispsizone delle Autorità nel caso ravvisassero gli
estremi di un qualsivoglia reato, legato al messaggio privato inviatomo da da
L.G.
La cosa assurda è che questo signore
ha anche l’ardire di indignarsi con me e con il mio essere favorevole alla
sperimentazione animale, per salvare delle vite umane, ma costui per arricchirsi quotidianamente, vive grazie
anche ai cadaveri di animali e alle loro parti lavorate che ogni giorno serve
sulla tavola dei clienti del suo ristornate, ma ha nel suo profilo, per
dimostrare l’amore che nutre, solo per alcune specie di animali, ci sono foto
di cani felici e gaudenti. mentre con quelle che deve farci la grana, la
pecunia, gli euri, alza le spalle, passando sopra ai suoi principi animalisti e
alle sofferenze degli animali di cui indirettamente, tramite la sua professione
è artefice.
Se fossi in lui proverei vergonga non solo per quanto mi ha scritto, ma
sopratutto vergona legata in merito alla professione di servo degli ammazzaanimali , na memesi mascherata da ristoratore di Ace
Ventura, e somminstratore diretto o tramite collanboratori di carni di cadaveri
di animali, cotte o crude ai clienti del
suo ristorante.
In ogni caso non, in virtù di quanto l’animalista
e signore L.G.mi ha scritto in forma
privata, non gli auguro, visto che poi
ho scoperto essere un ristoratore che campa sulla somministrazione di carni di
cadaveri di animali e affini, cucinati o insaccati, vento in popppa, ma a prua,
non gli auguro vele spiegate, ma ammainate, non auspico per la sua professione
una dolce brezza che sospinge in avanti la sua nave, ma al massimo un vento di
bonaccia, che mandandolo alla deriva lo spinga tra le braccia amorose e calde
di Equitalia, mentre a voi, miei fedeli lettori, amanti degli animali e non,
auguro un felice 2014, ricco di salute, successi personali e professionali,
perchè, anche se avolte mi odiate con educazione, lo meritate, così come tutti
coloro che amate.
Marco Bazzato
09.01.2014
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