Dedicata a Sarah 
L’ha strangolata, 
uccisa
e posseduta.
Uno “zio” animale e maiale, 
 parente “incestuoso” e bestiale, 
la morte andrebbe pagata con la morte.
Ha goduto con un cadavere, 
ha provato piacere dal sangue del suo sangue
questo è il cristiano che ammazza la nipote.
Ora il paese ammutolito tace
ma forse fin da prima chi sapeva taceva
per non creare pubblico scandalo.
Spesso la famiglia è i covo di ogni infamità,
 padri, madri, zii, sorelle e fratelli 
sono lupi travesti da agnelli.
Come può uno zio ammazzare
e violentare il corpo morto
e sangue di famiglia?
Parole e aggettivi
sono sassi scagliati al cielo
preghiere rivolte a quel Dio dormiente e assente.
Lo Stato non condanna a morte, 
se il popolo facesse giustizia
la mano di Dio sarebbero pietre scagliate dalla folla.
Giustizia
è l’unico grido silenzioso 
 di una madre ormai senza più lacrime.
Marco Bazzato 
07.10.2010
http://marco-bazzato.blogspot.com/
giovedì 7 ottobre 2010
“Incestuoso” sangue necrofilo
Etichette:
Letteratura,
Poesia
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