domenica 3 ottobre 2010

I principi bruciati della conoscenza


\Dedicata a Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600)

Esistono regole non scritte nel cuore dell’uomo
son regole del giusto, dell’onesto
di colui che non ha timore della propria storia.

Quando i principi morali son calpestati e derisi
il mondo crolla, la famiglia collassa,
gli affetti più cari diventano volti sbiaditi.

La lontananza in alcuni fa nascere l’amore
in altri fa sentire gli affetti più cari
come aridi figuri approfittatori.

Il giardino dell’uomo non è la casa ma il mondo,
vivere nell’illusione che altri non vedano chi siamo
è la follia di colui che si crede perfetto,
è l’illusione di chi che vive arroccato tra mura di fasulle certezze.

“Chi che è senza peccato scagli la prima pietra”,
ma “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello,
e non t'accorgi della trave che è nel tuo?”
è il velo di Maya dei presunti perfetti.

Tutti commettono errori nella propria esistenza,
solo il Cristo, il perfetto tra i perfetti
è stato crocifisso come bestemmiatore, rivoluzionario, nemico di Roma.

Ma anche Roma è capitolata,
invasa , soggiogata e asservita per secoli a nuovi padroni
rimanendo città di eterno splendore

Il giusto potrà essere ucciso e gettato in una fossa comune,
bruciato o dato alle fiamme come Giordano Bruno, l’eretico,
ma gli saranno dedicate strade, vie e intitolate piazze, a imperitura memoria
per ricordare ai posteri per l’infamia subita,
monito alleggiante della “forza” del potente.

Marco Bazzato
03.10.2010
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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