
Dedicata all’apostata Saulo di Tarso
Grazie Saul per avermi bloccato
Tu, col Catechismo della Cattolica Chiesa,
- sempre che  ne abbia compreso qualcosa –
osannante alle  parole “venerabile” don
“onorato istigatore di “Liberazione e Comunione”
Ho gioito quando ho visto il mio nome bloccato,
nemmeno mia moglie, Euridice, tracia donna straniera
ti sei degnato averla per virtuale amica,
forse perché ortodossa al cattolico  papa, 
protettore di preti pedofili,
o per non “appestarti” la pubblica bacheca.
Nella Villa - Reggia, il Saul convertito,
va a manifestare l’amore per Dio-mammona, 
padre e demiurgo del “retto”  pensiero di Lilith, 
in “Santa Comunione” altri adepti del mercimonio.
Ognuno prega il suo dio, 
compreso il dio topo e il dio rana
ma il mio non è baro e mendace,
perché non m’ha scacciato dalla casa del Padre.
E tu, sua sposa, parafrasando come scrive San Paolo ai Colossesi 3-18:
“Voi, mogli state sottomesse ai mariti, 
come si conviene al tuo signore.”
Non ti preoccupare, Saul,
non ho vergogna di chi sono, 
 non ho vergogna dei miei pensieri in rima espressi,
perché solo colui che scappa dalla sua ombra
ha timore del passato e della sua storia,
-  ma io non  ha timore di coluro che pensano sia “visionario o folle  - 
Perché Come disse quel “tale” duemila anni fa:
“Beati i perseguitati a causa della giustizia
perché di essi è il regno dei cieli”.
Marco Bazzato 
06.10.2010
http://marco-bazzato.blogspot.com/
mercoledì 6 ottobre 2010
Grazie Saul!
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Letteratura,
Poesia
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