sabato 5 febbraio 2011

La nauseante politica italiana



Si prova senso di nausea, vomito, rigetto, espettorato catarroso, attacchi emorroidali elevati all’ennesima potenza quando si guarda la tv. Non se ne può più di quest’accozzaglia di politici arruffoni, masnada di commedianti, puttane, puttanieri, sante col cilicio e vergini aventi le ragnatele a metà altezza del corpo, di vacche assunte per la bravura nell’igiene orale del “tarello!” di ciellini che si vantano d’astenersi dal esso, ma che brutalizzano sessualmente al retto i corregionali da anni…e costoro, fingendo di godere, gridano: sì, dai, ancora, sì, dai ancora!

La politica odierna ha toccato il livello di cloaca massima, di fogna di Calcutta, di discarica abusiva napoletana entro i palazzi romani. Da tempo fa venire il bolo la visione dei politici in tv che si azzuffano, a parole in pubblico, ma che poi si “accoppiano” in privato, accordandosi su come continuare lo spolpamento dell’osso Italia, in una finta nuova versione del mercato delle vacche, ove le vacche sarebbero gli italiani stessi!

Chi bisognerebbe buttare giù dalla fatidica torre? In primis andrebbero raccolti tutti e messi sulla torre per poi abbatterla, macinandone le rovine fino a farle diventare un grumo rossastro di carne, sangue e polvere.

. Sono da capire quei paesi in Africa che si stanno ribellando, Egitto e Tunisia in primis. Arriva il momento che il silenzio si rompe e la rabbia, giustamente, sale a livelli incontrollabili. Quando questo “stato di Grazia” toccherà all’Italia? Arriva il momento in cui un popolo, ogni popolo, è stanco di continue martellate ai genitali, di calci ai reni e pugni alle tempie. Arriva o arriverà il momento in cui la rabbia esploderà, il momento in cui l’odore di carne bruciata coprirà l’odore delle menzogne propagandate come verità concordate, a tavolino tra i politici dei diversi schieramenti.

Arriverà il momento in cui la folla, con un'unica voce, vorrà rovesciare addosso agli untori tutto il letame fetido che gli è stato scagliato addosso nel corso degli anni. Arriverà il momento in cui l’italiano non sarà più un lobotomizzato intellettivo e capirà che ogni colore politico a cui si è affidato e solo un amo per citrulli e che lui, povero cittadino, che ha creduto alla destra, al centro, alla sinistra per decenni non è stato altro che un pesce d’allevamento, ingozzato di ideologia e propaganda colorata necessaria per mascherare gli interessi di coloro che hanno solo pensato alla propria bottega personale e alla diaria giornaliera, fregandosene del resto. Arriverà il momento…Arriverà, ma quando?

Non se ne può più di dibattiti ogni sera, a ogni ora del giorno e della notte, in “tutti i luoghi e in tutti i laghi”, in tutti i canali possibili e immaginabili. Parlano e non dicono nulla, ripetono come commedianti dementi affetti dalla Sindrome di Down – con rispetto per coloro che soffrono per la Sindrome del Cromosoma 21 – con copioni imparati a memoria, recitati innanzi a ogni occhio elettronico o “gelato” che gli si pone innanzi, e non dicono nulla, macchiette vuote di se stessi. Lobotomia celebrale dell’intelletto, come se avessero subito la castrazione chimica e fisica con conseguente mutilazione e esproprio della materia grigia tramite una sonda per l’aspirazione del muco gastrico. Solo così appaiono oggi…
Nn se ne può più di un “pollaio” di invasati e invasate, di vacche e buoi, di cani e cagne,di porci e porche dove ognuno si esprime nella sua lingua, muggendo, abbaiando, grugnendo senza soluzione di continuità, gareggiando per alzare i decibel dell’inespressività vocale, mentre i “rifiuti” dei pensieri morti cadono a terra, trasformando il pavimento in un campo di battaglia minato di escrementi mentali maleodoranti.

Non abbiamo più una classe politica che rappresenta il paese, indipendentemente dal colore sbandierato per i grulli, non abbiamo intellettuali che ragionano con la loro testa, che osservano la realtà dei fatti con occhio critico e severo, tutti schierati, “venduti” e prezzolati a questo e/o a quel colore d’appartenenza della tanto agognata poltrona promessa.

Sono più di vent’anni a cui agli italiani è stato fatto a pezzi il cervello, il pensiero, la ragione, la possibilità di critica e di espressione. Ormai l’italiano medio digerisce ogni genere di escremento vomitato dal politico di turno in tv, ci crede, come un volgare atto di fede verso una religione inesistente, perché ha paura di cambiare, perché presume che quello lì, dentro lo schermo tv, faccia gli interessi del cittadino. Oggi ogni politicastro si riempie la bocca di diritti dei cittadini, di lavoro, di povertà e quant’altro, tutte cose che a loro non toccano, ma hanno paura che gli giuntano, facendogli perdere le loro certezze, ma se ne fottono quando gli altri le hanno perse da anni.

Oggi i politicastri si lavano la bocca con la retorica dei 150 Anni dell’Unità d’Italia. Puah! Gli unici uniti sono i politici a cui venderebbero gli organi vitali di qualche sconosciuto pur di non perdere il loro “sudato” stipendio. E si dovrebbe credere a questa falsa retorica unitaria, solo per lasciare che tanti “buffoni di corte” continuino a prendere per i fondelli il popolo?

Il punto è che sono ancora pochi, relativamente, gli italiani affamati, con il frigo vuoto e le scarpe bucate. Ma aumenteranno, certo che aumenteranno e quando avranno raggiunto la massa critica, dove la reazione, finalmente, sarà impossibile da controllare, la rivoluzione avrà finalmente inizio!

Per ora non resta altro da fare che attendere che la vera povertà in Italia giunga come una bestia gravida, pronta ad azzannare anche i propri figli!

Marco Bazzato
05.02.2011
http://marco-bazzato.blogspot.com/

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