giovedì 13 ottobre 2011
La comunità cristiana prenda le distanze da don Paolo Spoldaore
Il Corriere Veneto titola: “La Diocesi: «La comunità cristiana prenda le distanze da don Paolo» (1). È strano come alla luce della sentenza che ha attribuito la paternità al sacerdote sospeso a divinis all’oggi signor Paolo Spoladore, questa prenda con più di dieci anni di ritardo dai corsi che il sospeso a divinis faceva e continua a fare, con condizioni di partecipazione particolari. (2).
Va rilevato, per correttezza d’informazione che dal sito, il nome del Sospeso a Divins compare come Paolo Spoladore, cosa che i giornali dovrebbero a fare, così come correttamente ha fatto il gruppo su Facebbok. (3), altrimenti si rischierebbe per gli “adepti” di farlo passare per un martire.
«La Diocesi, pur riconoscendo che «don Paolo ha lavorato e fatto molto per la Chiesa in questi anni», afferma monsignor Prosdocimo , ora che tutti i suoi corsi e le sue attività sono da considerare «iniziative personali» dalle quali «la comunità cristiana prende le distanze».
Oggi, ma nel 2005 i toni erano assai diversi e avevano il placet della Diocesi:
«Il vescovo Mattiazzo lascia lavorare chi ha la testa sulle spalle e rispetta le peculiarità ». Per don Paolo Spoladore è già pronta una chiesa spaziosa, con un parroco titolare a occuparsi della pastorale e dei parrocchiani. Per « Donpa » la possibilità di continuare le messe- spettacolo e i corsi di comunicazione. Freddezza dalla Curia sulle « guarigioni » di cui si narra sia diventato protagonista Don Paolo. « Un prete non può essere un guru », avverte monsignor Brusegan. Don Spoladore dal sito « www. informusic. it » fa sapere: « La gente deve smettere di avere paura. Il messaggio del Vangelo che mi ha sedotto: chi ama non teme » (4)
Come prende le distanze? Oggi che è scoppiato il bubbone? Possibile che la Chiesa e la Diocesi in primis, non controlli i propri sacerdoti, soprattutto se tengono corsi che vanno contro gli insegnamenti del Magistero? Come è possibile che, solo a seguito della sentenza di condanna alla paternità, ci sia questa ”forte” presa di posa di posizione formale, “nascondendosi” dietro la formula che sono iniziative private? Che non sono mai state iniziative private, in quanto il sacerdote ha usato lo suo status di ecclesiastico per dar forza ai suoi messaggi “reazionari”, ed esiste il beneplacito ufficiale della dichiarazione del Vescovo del 2005.
Ed è possibile che la Diocesi abbia permesso per anni che il sacerdote andasse in “conflitto di interessi” facendo finta di non sapere, oppure “tollerando” senza intervenire, richiamandolo all’ordine, per quanto poco diffidandolo, nelle sue iniziative “private” di usare per i suoi corsi il “biglietto da visita” Don Paolo spoladore? No, sapevano e approvavano pubblicamente.
Sono molte le domande a cui la Diocesi dovrebbe dar conto all’opinione pubblica, non solo sull’oggi ex sacerdote, ma su quanto questa ha “tollerato” degli anni, senza intervenire? E a Padova e provincie limitrofe la Chiesa sapeva, eccome se sapeva. Ma tra le altre cose, probabilmente anche le questue non erano irrisorie…
Ma la cosa strana è che nei suoi corsi si parla tra l’altro del legame genitori figli, dei legami madre-figlio, padre-figlio, e ci si domanda come potrà parlare dei legami padre-figlio, accostandolo obbedienza del Cristo nei confronti di Dio, e il legame e i problemi psicologici, con la ricaduta sul fisico, quando i legami padre-figlio sono tagliati o sbagliati, e costui è un padre assente, dove ha dovuto intervenire la Giustizia Terrena a ristabilire una verità non solo legale, ma soprattutto biologica?
Un proverbio dice: “Predicare bene e razzolare male!”
Se si analizzano i comportamenti e la “fuga” dalle responsabilità morali, etiche e paterne, in molti si domandano come si possa parlare di Verità, quando si rifugge dalla Verità, nascondendosi, protetto da un cordone di sicurezza, mentre si effettuano i Corsi di Comunicazione ? (5).
Il problema, e lo si afferma essendo Veneto, ed avendo partecipato ai suoi corsi, che molti veneti sono creduloni, dove basta che uno abbia una tonaca nera, una croce sulla giacca per dargli l’aurea di messia, alimentando l’ego, che non è dettato dal messaggio Cristico, ma dal mero interesse economico, visto il volume d’affari che i Corsi di Comunicazione creano.
Chiaramente non si discute la liceità legale dei corsi – esiste il libero mercato, così come esiste il mercimonio della religione – ma quella morale, se in diretta antitesi con gli insegnamenti del Magistero, che ogni sacerdote pubblicamente, anche se svolti in forma “privata” dovrebbe attenersi.
Nasce un’ultima domanda: possibile che la Diocesi non abbia mai inviato degli osservatori in incognito per vigili are sulla liceità etica ed ecclesiastica di quanto veniva detto all’interno dei medesimi, prendendo nel caso venissero rilevati dei messaggi che andavano contro il Magistero dei provvedimenti ufficiali di richiamo, per “tutelare” la Chiesa e la comunità dei fedeli che cercavano e cercavano nelle parole di don Paolo Spolaore una Verità diversa da quella enunciata dal Vangelo?
E tutti ormai vedono dove questa Verità diversa abbia oggi portato il signor Paolo Spolaore.
Marco Bazzato
13.10.2011
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14 commenti:
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Grazie
RispondiEliminaPersonalmente ci rassicura poco l'appartenenza ad un ordine dei medici o ad un ordine sacro, se questo è avvenuto oltre 10 anni fa
Più che la Curia, tenuta a furba distanza dal don e storica amministratrice dell'impero, scandalizza che i vari collabotratori di cui fecavano parte anche medici e preti non si siano accorti di nulla. Fa comodo non vedere o abc'essi vittima di uno stato ipnotico?
Eppure quanti deboli e facilmente plagiabili, non ultimi malati e psicolabili, transitavano nei suoi uffici per fama di guaritore per cure e terapie?
usati come cavie da esperimento ?
psicologi e psicoterapeuti per accedere all'albo sono sottoposti ad ORE di anamnesi per verificarne la sanità mentale ed etica
e questo signore chi lo ha peridicamente vagliato?
se alla donna solo dio sa cosa è costato in tempo, energie, umiliazioni, denaro lacerazioni emotive e calunnie e porte chiuse in faccia, pur disponendo di una prova incontestabile, non oso pensare ad altri casi possibili, dove le prove non sono cosi evidenti e riscontrabili.
Grazie. Un pensiero di solidarietò a vittime di pedofili, violenti insospettabili, perversi travestiti da buoni pastori e ladri di anime .
Spero le sia possibile ritornare su questo tema con qualche approfondimento
EliminaLa comunità puo anche nn prendere le distanze da Spoladore. La comunità non ha mai una volontà propria, ma un'indole gregaria che appaga i suoi mutilati membri ed è al servizio di chi della comunità nn puo fare a meno : preti, politici, mercato...
Chi deve realmente prendere le distanze sia l'individuo per mantenere la sua integrità sacra e per rispetto anche di chi, credendosi un guru o maestro, si trasforma spesso in un feticcio o burattino. Ma nn per questo meno pericoloso. L'esperienza sopra riportata ce lo possa ricordare.
...
RispondiEliminapiù ci si riflette e più vengono
i brividi...se questa donna non avesse proseguito nonstante i tanti ostacoli(calunnie ed insinuanzioni dei fans nei forum e blog o faceb)!!! questo figlio ha permesso l'emergere di una realtà dolorosa....ma anche di altre squallide dove lui usava le persone in diffitolà e le sue tecniche come cavie (vedi libro di C Abbate Sex Vatican ed Pienne -2011) cap 20-22 )
chissa quanti altri casi... ma si sa ...se non esitono prove di plagio un tentato abuso o simile la testimonianza di una parte non fa testo anzi si ritorce contro .( e quel prete lo sapeva BENE, cosa puo valere la parola di una donna verso la sua)
SE POI l'ALTRO è un PRETE (non un medico, pediatra , dentista ..etc)con ALONE di SANTO e GUARITORE nessun ordine interviene....oltra a latitare questo nicchia e nessuno riesce a parlare con lui perchè sempre scortato e controllato a vista- cio accresce la sua popolarità !!
A chi ha nascosto : un 'occasione perduta, questo il vero etimo della parola peccato. In questo caso abbastanza grave: a che fare con malati, corpo già feriti e straziati, possibili contagi di malattie, gravidenze, gogne
A chi sotiene ancora il don (naiolo) e a pochi passi dalla dimora dell ex prete e sua compagnia ha creato una onlus (invitando ancora lui e lo staff di usiogope ad inaugurare lo spettacolo): accoglierete persone in difficoltà e gratis: ma a quelli che hanno qualche strascico legato al personaggio, darete ascolto e chiusderete loro le porta ancora una volta?
grazie Marco, sei un eccellente giornalista!
RispondiEliminaPrecisiamo che i suoi collaboratori e la responsabile di kita continuano ad usare l'appellativo di "don" nel riferirsi a spoladore, Nelle risposte al giornalista del mattino di padova come anche nelle mail. come a NON voler prendere atto del provvedimento del vescovo e soprattutto dei fatti emersi di recente. come a voler rassicurare che niente è cambiato rispetto a prima quando il don riempiva chiesa e palasport per quella sua aura di san(t)ità.
RispondiEliminain fondo kita ha bisogno di essere credibile e rassicurare per racimolare presenze e usiogope di poter continuare a vendere corsi e musica
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/10/13/news/in-duecento-per-don-spoladore-1.1593032
una curiosità..ma voi... vi ascoltate mai dentro prima di scrivere tante parole?
RispondiEliminanon scrivo piu nulla per non dare energia,alla cosa come quelli che nutrono il calcio....
buona vita
una curiosità..ma voi... vi ascoltate mai dentro prima di scrivere tante parole?
RispondiEliminanon scrivo piu nulla per non dare energia,alla cosa come quelli che nutrono il calcio....
buona vita
Si, mi guardo sempre dentro prima di scrivere qualcosa, informandomi e/o traendo ispirazone da esperienze dirette di vita vissuta…
RispondiEliminaper Cagy:
RispondiEliminaSI .
le parole , è vero, a volte non bastano
(e se anche tu avessi scritto un po' di più sarebbe stato possibile capire a chi ti rivolgi e perchè)
ma concediamo immersione in parole e scritture a chi le ha trasformate in un mestiere e un reddito
l'ascolto di noi stessi non deve più impedirci, come nel passato, di ascoltare in modo passivo e distratto chi invece l'ascolto e il silenzio lo pretende solo dagli altri.e di non accorgerci di una realtà ben diversa da quella comunicata
Scusate errata corrige dell'intervento sopra:
RispondiEliminaPERMETTERCI al posto di IMPEDIRCI
beati voi che siete così sicuri di quello che scrivete...il dubbio non è per niente la vostra virtù.
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RispondiEliminadubbi su cosa?
e...chissà se chi si esprime come sopra puo' dirsi beato in base alle esperienze che deve aver vissuto e alle testimonianze raccolte o toccate con mano
RispondiEliminaper cagy
a volte è troppo comodo ascoltarsi solo dentro specie se in noi parla la voce dell'egoismo, opportunismo, convenienza, interesse. a volte vanno ascoltati anche i fratelli, le voci messe a tacere, contrarie all opinione comune e scomode o un po destabilizzanti
Ritengo che sia a dir poco ripugnante l'attività di plagio vero e proprio che questo falso prete sta ancora diffondendo nelle province di Padova e Venezia. Mi chiedo se esiste un organo giuridico di tutela verso le vittime di certe forme di perversione e assenza di etica così spudorate, che quest'uomo finto santone mette in atto, predicando i precetti religiosi seppur in forma privata alla povera gente. Povera nel senso di priva di consapevolezza e fragile, debole psichicamente...che pensa di trovare la pace e la guarigione dai propri mali e invece trova l'inferno. Purtroppo sono a conoscenza di storie terribili, testimonianze sincere sul conto di quest'uomo che meriterebbe una condanna quanto meno dal Tribunale Ecclesiastico...
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