mercoledì 5 dicembre 2007

Azuz Marzuk: un Santo!



A quasi un anno di distanza dalla strage di Erba, torna – in modo diverso – sotto i riflettori l’inconsolabile vedovo Azuz Marzouk, che dopo aver deliziato la platea italiana con la sua presenza nei programmi di approfondimento, è arrestato con l’accusa di spaccio di droga.
Oggi, dopo l’ennesimo arresto, grazie ai giornali, scopriamo un Azuz diverso, più cinico e spregiudicato, simile – nell’immaginario collettivo – all’italiano tipico, che grazie al massacro della moglie e dei figli, si sente baciato dalla dea bendata, e finalmente può – grazie ai riflettori mediatici, al denaro arrivato dalla notorietà – il lusso di darsi al sesso esasperato, facendosi addirittura pagare, impossibile ai quasi 10 milioni di sfigati, che devono aprire il portafoglio per un po’ di sesso.
È paradossale, ma gli stessi media che prima dipingevano il vedovo, come un segnato dal destino, oggi puntano il dito accusatore contro l’extracomunitario tunisino ed il suo presunto barbaro cinismo, ma però nessuno ha voluto spendere una parola contro la povera amica della moglie di Azuz, che col cadavere ancora caldo, si appartava con il tunisino, forse per provare un po’ di sesso esotico, e a questa Maria Goretti del sesso, forse perché italiana, bianca, magari anche cattolica fervente alla domenica, e bagascia altri sei giorni della settimana, nessuno ha puntato l’indice, nessuna tv scandalistica è andata a mettergli un microfono sotto i baffi, a chiedere come ci si sente a farsi sfottere da un neo vedovo, di cui forse, addirittura dopo il massacro, questa donna – di strada – andava in giro a vantare intima amicizia con Raffaella Castagna.
Azuz immorale? Forse, ma certamente anche se tunisino, non più immorale di tanti italiani, cocainomani drogati. Non più immorale di quelle rimputtanite e rimputtaniti italiani, che avrebbero – stando alle intercettazioni – offerto denaro in cambio di sesso. Dove sta lo scandalo? Sono centinaia di migliaia i padri di famiglia, cattolici, atei o agnostici, che ogni sera invadono le strade, pagando mignotte, froci o travestititi per un po’ di sesso a pagamento. La differenza è solo perché era il tunisino ad essere pagato?
Sembra che improvvisamente l’islamico, il tunisino, l’usurpatore dell’integrità morale della donna italica, sia diventato – nuovamente – il male assoluto, il mostro, anche se dagli articoli di giornale, il quadro che emerge, non è altro che quello di un piccolo spacciatore, un pesce piccolo, che aveva – in società con alcuni complici, tra cui il fratello – un giro d’affari non superiore ai 350 mila euro l’anno, che al prezzo corrente di 20 Euro al grammo, non fanno più di 25 kg di cocaina. Calcolando 25000 gr. diviso365 e diviso circa i 700 consumatori teorizzati dagli inquirenti,non fa più di un grammo al giorno per persona. Una miseria rispetto al volume del narcotraffico in Italia.
Lo scandalo non è che sia stato arrestato, tanto comunque entro pochi giorni – come accade con la giustizia italiana – sarà fuori, agli arresti domiciliari, ma sul come – un animale infetto – oggi è trattato. Sarebbe interessante che i prossimi giorni uscissero i nomi di questi potenti. I nomi di quei finocchi – facendo outing, di queste “bravi” che avrebbero offerto ad Azuz, denaro per fare- come riportato dai giornali – sesso sporco, perché non è giusto che il letame italiano, finisca solo sul tunisino, anche se Azuz non ha brillato nelle conversazioni private – non inerenti con l’inchiesta di spaccio – di pietas nei confronti della moglie, del figlio, e della vicina , che ancora dovevano essere sepolti.
In sostanza, a ben guardare, nessuno non può oggi dire che Azuz Marzouk, non sia un cittadino – seppur straniero – integrato benissimo nella parte peggiore della feccia italiana: sniffa e spaccia droga, ha rapporti – sembrerebbe contronatura – come fanno tanti italiani e non solo, venendo pagato, si porta in auto per fare sesso senza – raccomandazioni – protezione, l’amica della moglie. Insomma, il meglio del peggio della provincia – ma non solo – tracagnotta, con la doppia faccia di vizi privati e pubbliche virtù di un Paese, che stando alle classifiche sarebbe pieno, non solo di cocainomani – anche tra gli scranni del Parlamento in giù, ma che per motivi di privacy bon vuole indagini pubbliche – di puttane puttanieri, travestiti, e malati psichiatrici che non sanno decidersi di che sesso sono, somari mal secolarizzati, che faticano non solo capire ma forse nemmeno possono leggere un testo elementare. Ma non importa, via tutti in fila a lanciare addosso al tunisino il letame, perché colpevole d’aver capito come funziona una certa Italia, e da extracomunitario, al pari di tanti italiani, d’averci ruminato – come vacche e buoi – sopra.

Marco Bazzato
05.12.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/