Una cosa che però almeno a Napoli e provincia non manca in questi giorni, è il fetore che si leva dalle centinaia di tonnellate di rifiuti, non raccolti, che giacciono – come cadaveri lasciati dalla Camorra – lungo i rioni delle città., per la gioia dei cittadini che vedono città e provincia trasformate in una copia migliore delle fogne di Calcutta.
I cittadini del capoluogo partenopeo, hanno – rispetto agli altri italiani – una fortuna in più, stando forse al pensiero degli amministratori, cioè ormai non è più necessario – beati loro – scendere in strada per gettare i rifiuti nei cassonetti, ma possono vista la situazione in cui – per volontà non si sa mai di chi, in quanto, paradossalmente, lì nessuno paga per questi disastri sociali e naturali – gettare i rifiuti direttamente dalla finestra, trasformando, per la gioia dei cittadini e dei turisti, la città in un immensa discarica abusiva a cielo aperto.
Se la situazione non si sbloccherà, per città e provincia, si prospettano radiosi tempi bui, radiosi fetori ammazza vie respiratorie, per la gioia di topi e malattie infettive, che troveranno – grazie alla preveggenza degli amministratori – facile terreno di coltura per virus e malattie infettive.
C’è da sperare che il Presidente della Regione Campania, ed il Sindaco di Napoli passino queste Sante Festività nei rioni più poveri e ricchi di fetore ed immondizia che toccano – in alcuni – i primi piani delle abitazioni, e non distante dal tanfo, che loro stessi, non hanno saputo o voluto risolvere, in qualche ristornate di lusso, serviti e riveriti da nababbi, cenando e pranzando, sulle spalle dei cittadini, che si imboccano le cibarie natalizie con un fazzoletto premuto sul naso, per non sentire né il fetore, ma nemmeno il sapore dei cibi.
Ma il bello arriverà la notte di Capodanno, quando i napoletani, primi fabbricatori e consumatori italiani di botti illegali, daranno fuco alle poveri con raudi, bombe carta, piccoli mortai fatti in casa, col consueto corollario – già iniziato – di idioti che si faranno saltare – per divertimento – dita, occhi, e quant’altro, pur di festeggiare – nemmeno fossero sotto i bombardamenti americani in Iraq – il nuovo anno. Sarà interessante vedere, se la situazione igienico – sanitaria e sociale, non si sistemerà questa settimana, come con tutta la mondezza, arderanno – grazie anche ai botti – tutti quei bei cumuli di spazzatura, col rischio di diossina ed intossicazioni per la popolazione, specie per i bambini, a cui già da adesso sono state date il via alle danze ed ai fuocherelli rionali .
Bisogna però dire la verità, che i napoletani – per quanto possano essere presi per i fondelli – hanno una pazienza stoica, una forza di sopportazione che rasenta l’autolesionismo, e quello che un cittadino – non napoletano – fatica a capire, è come facciano a rimanersene indifferente, ma soprattutto perché non caricano le scoasse – come si dice in veneto – e non le portano, a camionate, nel centro storico cittadino, sotto il naso dei palazzi comunali e provinciali, condividendo con i pubblici amministratori locali il fetore, il pericolo diossina, ed il marciume che fanno subire, per mancanza di volontà, ai cittadini comuni.
L’augurio più bello che si possa fare ai napoletani, è che non arrivino stipendi e tredicesime ai netturbini, in modo che per la gioia di tutti i cittadini, possano continuare ad oltranza lo sciopero, portando al collasso totale e all’anarchia città e provincia, specie in questi giorni di festa, perché sembrerebbe che in quella regione nulla si muova, fino a quando gli animi non si esasperino del tutto, e solo in quei momenti guarda caso arrivano sempre nuove risorse economiche per puntellare una situazione socialmente esplosiva. Sarebbe interessante sapere chi effettivamente ci marcia – economicamente parlando – sopra e perché nessuna inchiesta della magistratura, non giunge mai al termine con condanne, sanzioni e confische. Che ci sia qualcuno che ci marcia sopra i cittadini napoletani? Ma no…non è mai colpa di nessuno, e anche se fosse, perché cambiare le cose?
Buon Natale a tutti
Marco Bazzato
24.12.2007