mercoledì 26 dicembre 2007

Natale finito: Era Ora!



Non c’è la faccio più. Anche quest’anno, come da taanni, le , giramento di zebedei, incazzature galattiche e imprecazioni sommesse, ma per fortuna, lo stritolamento degli organi riproduttivi sta per terminare, dopo mesi di badilate nei genitali.

Il Natale, dovrebbe essere abrogato per legge. Così come Babbo Natale, sto rosso pfestività natalizie, mi hanno portato il consueto carico di rabbiaanzone, che come la meningite fulminante, che sta facendo la gioia delle industrie di vaccini, grazie alle vaccinazioni di massa in Veneto, entra in case, vetrine, addobbi non voluti e canzoncine idiote, rintronando i cervelli, spingendo gli idioti ad inutili auguri, a scene d’isteria ipocrita e ventri rigonfi da pranzi e cenoni.

Non c’è la faccio più! Si accende la tv, e non si vedono altro che bambini felici, che come bradipi, attendono che i genitori aprano il portafoglio per riempirli di regali inutili. Mariti o mogli indaffarati, come somari, alla ricerca dell’ultima idiozia da regalare al consorte.

In tv, và ancora peggio. Oltre al Papa, che esonda dalle reti di Stato e dai consueti programmi religiosi, cosparsi di melansa e buoni propositi – sempre disattesi – imperversano anche i film idioti, che dovrebbero – secondo le intenzioni dei registi – far felici i bambini, insegnano assurdi buoni propositi, col consueto lieto fine.

Possibile che nemmeno in questi giorni non trasmettano qualche bel pornazzo, o le tv di Stato o i grandi network privati trasmettessero qualche bel film splatter ammazza bambini.

Almeno però, la cronaca viene in aiuto a quelli – come me – insofferenti alle festività, e il Veneto, quest’anno, tiene alta la bandiera con l’inutile isteria da meningococco, visto che in Italia muoiono ogni anno quasi 1000 persone per meningite, mentre non si capisce perché quest’inutile corsa al vaccino, se non spinti dall’isteria creata ad arte dai media, per vendere i vaccini, giacenti forse da anni nei magazzini delle industrie farmaceutiche, anche se l’unica nota positiva, di quest’isteria collettiva, è la disdetta – secondo i media – di molti fifoni a feste e cenoni, per paura d’essere infettati, con gran giramento di semicroni da parte dei ristoratori, che certo non si aspettavano simili attacchi di codardia sociale.

È sicuramente un Natale diverso per Bassano del Grappa, che ha scoperto, alla vigilia, d’avere in casa un falegname, non emulo di Giuseppe, o Bepi, padre putativo di Gesù, ma di Hannibal Lecter, anche se a differenza dell’eroe cannibale de “Il silenzio degli Innocenti! questo falegname, si è solamente “limitato” a tagliare a pezzi una povera donna.

Sarà un Natale, teoricamente diverso, ma praticamente uguale agli altri giorni. Con i consueti massacri, stupri, idioti ubriachi che s’ammazzano e ammazzano lungo le strade, banditi, ladri, popoli in guerra, stragi, sangue e disperazione, lacrime ed orrore, un Natale – l’ennesimo – fatto di belle parole, di speranze disattese, di auguri che come missili impazziti, colpiranno innocenti.
Per fortuna, ancora poche ore e poi tutto sarà finito, ancora poche ore, e poi si ricomincerà con la smania dell’ultimo dell’anno, con i veglioni e le solite truffe di cenoni, con i botti che tranceranno via dita ed occhi agli idioti, amanti delle bombe fatte in casa, con gli ubriachi al volante – fatti come scimmie – pericolosi per gli altri.

Un Natale massacrato dal giornalista Rai, che durante la benedizione in 76 lingue del Papa, invece di tacere e lasciarlo parlare, continuava a sproloquiare, dimostrando così il rispetto nei confronti dei cittadini degli altri Paesi, costringendo a passare sul canale Satellitare di Sat2000, alla faccia del servizio pubblico e del rispetto.

Insomma, giorni normali, anche se non si lavora, passati in casa, ad ingozzarsi come struzzi, perché secondo la tradizione consumistica, si deve mangiare come bestie prima del macello, salvo poi lamentarsi per i chili in eccesso, ma non importa, quello che conta è massificarsi, far parte della Tribù bue dei festeggiamenti inutili.

Per fortuna, ancora poche ore, poi, si tornerà al piacevole orrore quotidiano, alla rabbia malcelata nei confronti della politica nazionale e locale, ai consueti problemi, fatti di cronaca nera, omicidi, stupri, e quant’altro di più basso e rivoltante, il genere umano crea, grazie alla mente sanamente malata.

Marco Bazzato

25.12.2007