martedì 18 dicembre 2007

Caro Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
Mi chiamo Gianni e sono un bambino di nove anni. Ti scrivo questa letterina, non per chiederti come regalo di Natale, computer o giocattoli. Quelli li comprano già mamma e papà, e non serve che te li chieda. Ti scrivo invece, perché a scuola da tempo, la maestra ci insegna cose brutte e sporche, e che mamma e papà, mi hanno detto essere sbagliate, e soprattutto contro i bambini,.
Sai, mamma e papà, mi hanno detto che i bambini, nascono perché loro si vogliono tanto bene, e per questo, sono nato prima io, e poi la mia sorellina, Francesca, che ha cinque anni. Mentre invece, da più di due mesi, la maestra ci dice che anche gli uomini possono baciare gli uomini,ma non possono fare bambini, anche se la maestra ha detto che queste cose non possono essere dette, perché, anche se non so il significato della parola, è discriminazione, e le donne le donne, ma anche loro non possono avere bambino, ma non lo dire a nessuno, per favore. Io mi sono messo a piangere, quando ho pensato al mio papà che dava i bacini, non a mia mamma, ma ad un altro uomo. Poi ho guardato Giacomo, il mio compagno di banco, e devo dirti la verità, che l’idea di dargli o ricevere un bacino da lui, mi fa grandi dolori al pancino, e soprattutto tanta voglia di fare uscire la merendina che mangio alla ricreazione. Sai, se devo dare un bacino, preferisco darlo a Sabrina, una bella bambina dai capelli neri, che mi fa i sorrisini, e qualche volta mi prende la manina.
Caro Babbo Natale, ho detto queste cose a mamma e papà, e loro, che sono due dottori, mia mamma dice in psichiatria, ma non so cosa significa, che queste persone sono ammalate, ma non vogliono che nessuno glielo dicano, e per questo – dice il papà – hanno voluto che le maestre insegnassero cose sporche in classe.
Io non so se sono malate, ,ma se lo sono, e ci credo perché lo ha detto la mamma, non capisco perché non vanno dai dottori a farsi curare la malattia. Sai, quando ho male i denti, io vado dal dentista. Perché loro invece, che fanno le cose sporche con il sederino – come dice il mio papà – n on vanno da un sederologo per farsi curare le loro brutte cose?
Sai Babbo Natale, io so che tu, come,e Gesù bambino, non esisti, ma non volevo raccontare, anche se non esiste, a Gesù bambino, le cose brutte e sporche che ci dice la maestra, per questo, ho scritto a te.
Anche mamma e papà non credono a Gesù bambino, e per questo, ne io nè la mia sorellina siamo stati battezzati, e non andiamo mai in chiesa. La mamma, dice, che dio non esiste e che è un invenzione degli uomini, e che se voglio, potrò diventare cristiano, quando sarò grande.
Io oggi sono troppo piccolo per decidere, ma so che non voglio più andare a scuola per imparare le cose sporche e brutte. Ne ho parlato con papà, ma lui mi ha detto, che in tutte le scuole insegnano queste cose, e che non è colpa delle maestre se sono costrette a dire e farci vedere quelle brutte foto di uomini che si baciano, ma delle leggi cattive dello Stato, che vogliono educare i bambini alle cose sbagliate, solo per fare contenti quelli che fanno quelle cose brutte.
Caro Babbo natale, non voglio regali, ma un consiglio. Papà ha detto, che vuole che esca da quelle lezioni, quando la maestra dice e fa vedere le cose sporche, ma la direttrice ha detto che la cosa è impossibile, perché fa parte del programma scolastico. Cosa devo fare? Io voglio continuare ad andare a scuola, ma voglio imparare, come vogliono mamma e papà, solo cose belle, ma non so cosa fare, ti prego, aiutami tu

Gianni Brufolo

Marco Bazzato
18.12.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/