mercoledì 2 agosto 2006

Nessuno vuole la pace in medioriente tranne gli innocenti


L?aggressione difensiva contro il Libano continua. con morti da ambe le fazioni sia che siano soldati con la Stella di David, terroristi di Hezbollah, o i più dannati tra i dannati: i civili inermi, colpiti, ammazati, fatti a pezzi come carne da macello da entrambi i belligeranti. L?aggressione difensiva contro il Libano continua. con morti da ambe le fazioni sia che siano soldati con la Stella di David, terroristi di Hezbollah, o i più dannati tra i dannati: i civili inermi, colpiti, ammazati, fatti a pezzi come carne da macello da entrambi i belligeranti. Uniche vere vittime di questa catastrofe umanitaria che assume ogni giorno di più i connotati di un esodo Biblico, con la differenza che in passato era la fuga verso la ?Terra Promessa?, mentre ora quasi un milione di persone vivono ammassati, sradicati, in fuga, con i loro miseri stracci nella propria patria, e il rimpallo delle colpe viene scaricato a corrente alternata tra i due belligerati, siano essi terroristi o politica Israeliana
. Questi disgraziati non importa che fede portano nel cuore, non importa a che dio si rivolgono sono i dimenticati, coloro che vedono distutte le loro case, i loro campi, le loro ditte, le loro stesse vite. Navigando sulla rete si vedono foto che nessun telegiornale ha il coraggio di mostrare, immagini che nessun uomo, donna o bambino dovrebbe vedere nel corso della vita, eppure accadono. Accadono e siamo indifferenti. Accadono e si spreca tempo e risorse per una misera conferenza di pace che ha solo prodotto inutili pezzi di carta, mentre i missili dei terroristi continuano da essere lanciati, e i blindati israeliani continuano a bombardare, sbagliando mira, colpendo anche gli osservatori dell?Onu. Cosa possiamo sapere di queste verità? Quello che ci raccontano i media più o meno schierati da una parte o dall?altra? Seicento morti civili da parte Libanese. Seicento persone nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Alcuni affermano che erano ostaggi dei terroristi, forse si forse è no, ma non hanno chiesto loro di nascere un medioriente che da decenni non vuole trovare una pace. Non hanno chiesto loro di vivere in un aerea che da troppo tempo vede solo funerali. Non importa che siano ebrei, musulmani, cristiani, o atei. Dietro a quelle bare, ci sono i pianti disperati di innocenti fatti a pezzi da un kamikaze perchè qualcuno gli ha affidato una presunta missione divina. Non importa se dietro quelle lacrime ci sono musulmani che piangono perchè un missile ha sbagliato, oppure ha centrato un nemico. Ai morti questo non importa. Essi giacciono sotto la nuda terra, domandandandosi il perchè di quella fine senza motivo. La politica non da risposte.La banca mondiale presente alla conferenza di Roma è pronta a stanziare fondi per la ricostruzione del Libano quando termineranno le ostilità, se termineranno, indebitando nuovamente un paese che stava risollevando la sua economia, ipotecarendo il futuro dei nipoti per pagare i debiti contratti con le banche internazionali, che con carità umana si metteranno in coda per elargire prestiti a vantaggiose condizioni unilaterali. Il Financial Times in un suo articolo ha scritto: «Il Libano in sé è economicamente insignificante; la sua economia è tre volte inferiore a quella di Manhattan. Il suo intero prodotto lordo equivale a un 'margine d'errore statistico' della crescita del PIL americano». «Ciò che accade in Libano sarà una tragedia umana, ma non è una tragedia economica. Sarebbe interessante vedere se all?estensore di questo articolo venisse bombardata la casa o il luogo di lavoro, se avrebbe il coraggio di scrivere con lo stesso cinismo? Dovrebbe prendere l?aereo dichiararlo sotto i bombardamenti israeliani o sotto il lancio del missili Quassam queste parole, gridandolo come un messia profetico, e vedere la reazione delle popolazioni affamate e affrante, dirl a coloro che hanno perso tutto, che le loro perdite sono un nulla rispetto all?economia globale, come una mosca sulla proboscide di un elefante. I morti non sono solo quelli che vengono ammazzati in guerra, di un atto terroristico, i morti possono anche coloro che con spietata crudeltà, vedono solo il lato economico della distruzione altrui, infischiandosene dell?umanità, come se un senso di superiorità divina li avvolgesse, rendendoli immuni ad ogni critica, e cinici innazi alle continue trageide provocate per la lucida follia di quanti vedono nell?uomo solo carne da macello per nutrire la smodata sete di potere.
Marco Bazzato 28.07.2006
Note 1) «No apocalypse now», Financial Times, 22 luglio 2006. 2)http://www.ft.com/cms/s/fb0bfeb8-191e-11db-b02f-0000779e2340.html

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