martedì 22 novembre 2011

Governo di Mario Monti: tanta demagogia

I due discorsi del Presidente del Consiglio nella Camera e al Senato sono stati dei capolavori di lisciamento di pelo in puro stile neodemocristiano, consociativista; i primi risultati si sono visti già avendo fatto quasi l’amplein. Mancavano le campane che suonavano e le suore che uscivano dai conventi per andare in processione, elevando lodi al Cielo e al dio Mamnona.

Il discorso alla Camera, con tutte le differenze, quasi una fotocopia di quello fatto al Senato, e ha evidenziato i limiti caratteriali del Professore, come se avesse innanzi una mandria di studentelli di primo pelo e matricole universitarie, non tollera il dissenso, pronto a bocciare ad ogni interferenza. Ha detto che non è un rappresentate dei cosiddetti Poteri Forti, evidentemente dimentica d’averci lavorato con i Poteri Forti, che fossero contrapposti ad altri Poteri Forti, dove come in ogni guerra per il predominio economico questa abbia visto dei vinti o dei vincitori, non cambia la sostanza.  I seguenti Poteri Forti, fino a prova contraria non sono dei poveri lavoratori a cottimo, degli sfruttati, dei giovani che lavorano a contratto, precari e senza la possibilità di ricevere un mutuo da una banca, per l’acquisto della prima casa, oppure facendo per anni lo svuota cessi – lavoro onorevole che qualcuno deve comunque fare – in qualche bocciofila del dopo lavoro.
Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973  da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bildemberg .
Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute presieduto dalla economista statunitenseAbby Joseph Cohen. È advisor della Coca Cola Company (1)
La cosa peggiore che una persona possa fare, indipendentemente dalla professione e l’estrazione sociale, è la negazione della propria storia e del vissuto professionale, e l’arrabbiarsi quando gli viene ricordata, specie se le informazioni sono di pubblico dominio.
Che dire di questo neonato governo? Non parte sotto i migliori auspici, anzi.  281 voti al Senato e556 alla Camera, fa capire che è un governo che tiene l’Italia attaccata a “un polmone artificiale” visto che al Premier non piace l’espressione di Berlusconi “staccare la spina”.
A ben guardare alla luce dei nuovi fatti storici, sarebbe ora che l’idioma e il detto dispregiativo “maggioranza bulgara” andasse in soffitta, sostituendola con“maggioranza italiana” che suona un po’ da abdicazione della democrazia elettiva, come Costituzione comanda, sostituta con un’espressione di governo caduta dall’alto, dove l’alto non va inteso come voto venuto dai parlamentari italiani, ma come un Premier espressione di una volontà europea di imporre la spremuta dei cittadini con manovre economiche da lacrime e sangue.
Il premier ha parlato di equità sociale, ma l’equità sociale la si compie sforbiciando gli agi e i risparmi che uno Stato straniero – il Vaticano – continua a ottenere dall’Italia, ricadendo sulle tasche degli italiani (2), ma che nessun governo bacia banchi, non importa di che colore politico ha il coraggio di mandare al ramengo, altrimenti il Vaticano mobiliterebbe le piazze cattoliche italiane, e in molti dicono che siano pronte a comportarsi peggio dei black block se venissero cancellati le esenzioni, gli oboli mascherati che questo foruncolo entro le mura capitoline continua a ricevere, ricadendo come le fustigazioni del flagello sulle schiene innocenti degli italiani.
È strano, tra le altre cose dette dal Sig. Mario Monti, visto che ha detto che a Bruxelles non si diventa matti a ricordarsi i titoli accademici del singolo, il cuscinetto linguistico nei confronti delle precedenti maggioranze, scaricando le colpe del dissesto economico del Bel Paese, contro i governi degli anni ’80 e ’90, cercando di dare verginità a quelli dal 2000 al 2011, dando l’impressione di voler ovattare il tutto, creando una specie di bianco buco nero di virtù governative, dove nessuno è responsabile, ma vittime di una realtà ereditata da un nonno particolarmente spendaccione.
Uno degli attacchi non dichiarati sembra che sia stato indirizzato verso coloro che protestano contro l’egemonia della Finanza Globale, che vanno in piazza pacificamente per denunciare le “violenze” commesse dalle banche e dalla finanza speculativa, affermando che ogni persona dovrebbe prima di tutto guardare se stesso. Giusto, cosa che la Finanza speculativa non fa, andando a guardare e depredare le tasche altrui, facendo passare i cittadini come dei rivoluzionari marxisti da schiacciare perché nemici dei Poteri Forti che il Sig. Monti dice di no averci mai appartenuto.
Il Signor Mario Monti ha dichiarato che “la mancanza dell’Ici, è anomalia tutta italiana, rispetto agli altri paesi U”e…mentre una tassazione generale di oltre il 45% sarebbe a detta di Monti una cosa normale….Qualcosa come sempre stride nelle dichiarazioni, rispetto ai fatti reali del Paese, rispetto agli altri.
Gli indici di borsa non sembrano curarsi – a ragione – delle rassicurazioni del Premier, segno che i media italiani stanno mettendo in atto una sorta di maquillage mediatico per dare credibilità interna alla nuova nomenclatura, non eletta ma imposta, ma gli osservatori internazionali e gli investitori, nonostante il cambio del macchinista in corsa continuano ad avere scarsa fiducia nei confronti del Sistema Italia.
Tra l’altro è ormai chiaro che il governo attuale a “il coltello puntato alla gola” dall’ex maggioranza che sta ponendo una stregua resistenza per quanto riguarda la tassazione dei grandi patrimoni, che non sarebbe attuata, per via degli enormi interessi dei Poteri Forti, che non vogliono che siano intaccati i loro capitali e le loro finanze.

Marco Bazzato
22.11.2011

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