giovedì 17 novembre 2011

Governo Mario Monti – Tecnocrazia – “Benedetto” da Vaticano, Confindustria e Goldman Sachs

«Mamma mai, come sto!!!» diceva Er Cipolla – Enzo Salvi, in uno dei film natalizi degli anni 2000. «Me se sta a gelar er calippo».

Questa è un po’ la sensazione che gli italiani hanno provato davanti alle immagini del Tg1 delle 20: paura e panico.

 Se dicono che siamo messi in buone mani, allora come ha dichiarato Corrado Passera, “l’Italia si salverà” neo ministro dello sviluppo economico, il Paese è veramente allo sbando, visto che il neonato esecutivo Monti, per via dell’età media è di sessantatre anni, sembra più adatto a un ospedale geriatrico che non a guidare un Paese, e la sfilza di neoministri che giuravano davanti al Capo dello Stato, facevamp pensare più ad una seduta del Politburo, buono per i nostalgici dell’ex CCCP, Советских Социалистических Республик (1), durante la sfilata nella Piazza Rossa.

Se queste sono le nuove generazioni che avanzano…l’Italia sarà presto destinata alla sepoltura.

Ma, per dirla alla Er Cipolla, quello che fa «Tremar l’ano» è che questo sarà uno dei governi più conservatori della storia repubblicana, dove i Tea party americani (2) sembrano le Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli.

Fa orrore pensare che questo esecutivo ha il beneplacito della Cei, ergo ex Stato Pontificio, segno inequivocabile che non verranno toccati i benefici vaticani per quanto riguarda gli sgravi fiscali che questo potentato economico straniero ottiene, tramite quel patto scellerato chiamato Concordato, vista l’alta compagine di pii cattolici osservanti che si recano a messa ogni domenica, gettando l’obolo oltre Tevere, confidando che Caronte sia ad attenderli al momento del trapasso, segno di un ritorno del consociativismo appestante che odora di Balena Bianca, ossia della Democrazia Cristiana e di convergenze parallele.

Fa orrore che molti neo ministri appartengano non tanto al mondo accademico, anche se qui ci sarebbe da dire,  specie per quelli che provengono dalla Luiss (3), Università elitaria promossa da Confindustria (4), da qui si comprende il fervore e il favore di Emma Macegaglia, presidente di Confindustria, nei confronti del professore e neosenatore.

Il neonato governo, che molti auspicano venga soffocato nella culla dei primi provvedimenti economici da approvare, è sopratutto espressione dei poteri finanziari, gli stessi che hanno creato l’attuale crisi, Goldman_Sachs (5) in primis. Dalle sue fila provengono oltre a Mario Monti, anche l’attuale  Presidente della BCE, Mario Draghi (6).

Fa orrore vedere accodati e accucciati i parlamentari complici di questo neo consociativismo, chiamato delle larghe intese, con la vecchia maggioranza e l’opposizione prone dietro il paravento del governo tecnico, figliastro imbelle di una classe politica che ha sempre tirato a campare, comoda nei loro scranni, e che ora che la situazione finanziaria, non dettata dalla speculazione, ma dalla salvaguardia dei risparmi dei grandi fondi d’investimento e delle banche, che tendono ad andarsene a gambe levate dall’Italia, dalla Francia, dalla Grecia, non ha saputo, anzi non ha voluto, per calcolo elettorale, timorosi di un’emorragia di voti, affrontare il tornado finanziario che mostrava le sue fosche nubi ai primi del 2008, negandolo, e non prendendo le adeguate contromisure in termini di risparmi sulla spesa dello Stato, riducendo gli agi, gli sprechi e favorendo gli investimenti della piccola e media impresa, cosa che il nuovo esecutivo non farà, più interessato a tutelare le grandi banche e le loro esposizioni nel mercato globale e la grande industria che sta soffocando nei debiti.

Quello che da più da pensare è la posizione del PD, accucciato in posizioni filo atlantiste. Basta vedere il nuovo Ministro degli affari Esteri e della Difesa, che hanno passato quasi più tempo negli U.S.A e nella Nato che in Italia (7) e per questo sono graditi all’amministrazione statunitense e all’Alleanza Atlantica. Un PD, che per voce del suo segretario e degli altri esponenti della nomenclatura del partito, non sapevano ripetere altro che volevano le dimissioni di Berlusconi e che ora se ne stanno con l’odiato antagonista politico entro la zuppa insipida a fare da zerbini al nuovo governo, costretti a votare con l’ex maggioranza, turandosi il naso, una serie di provvedimenti per il “Bene dell’Italia!” a favore, come ama dire il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “Auspicando che si faccia il bene comune…” Bene comune di chi? Dei cittadini? Si nutrono seri dubbi.

L’unico partito che per ora si è tirato fuori da questa bolgia dantesca è  la Lega Nord,che andrà all’opposizione a prescindere dai provvedimenti. Per fortuna.

Fa una strana sensazione sapere che il nuovo esecutivo potrebbe avere la strada spianta dal silenzio assenso omertoso e complice dei due maggiori partiti italiani e dei relativi satelliti, o scatole cinesi che dir si voglia.  Un parlamento senza un’opposizione che ne controlli l’operato potrebbe mettere in atto ogni genere di nequizie nei confronti di determinate categorie, artigiani e commercianti, e massacrando il diritto alla pensione, spostandolo sempre più in là, con la scusa dell’allungamento della vita media.

Questo governo delle “grandi intese” ossia delle ex convergenze parallele, fa pensare a un governo dai poteri illimitati sul piano economico e finanziario, così come fanno paura determinate affermazioni, pronunciate anche da Berlusconi, quando andava a dire che gli italiani – per fortuna – sono un popolo di risparmiatori e che la maggioranza vive in un’abitazione di proprietà, il che se preso alla lettera, si potrebbe essere portati a pensare che esisterebbe la volontà di mettere le mani sul valore del mattone, per spremere i cittadini su un bene necessario e sovente frutto di sacrifici e gravati da mutui trentennali.

E chi ha operato nel Multi-Level Marketing o nelle Catene – piramidali – di Sant’Antonio sa benissimo che le frasi tipiche nei Meeting di indottrinamento degli adepti il motto è: «I soldi si prendono nelle tasche delle famiglie!» e gli ultimi entrati restano spennati, cornuti e mazziati!

Questo nuovo governo, imposto dalla Santa Alleanza: Vaticano, Banche nazionali, internazionali, UE e Gverno Usa, rende il Paese a sovranità finanziaria e politica commissariata, dove i gli italiani si sono trasformati, con una politica che ha abdicato il suo ruolo legislativo nei confronti dei una Tecnocrazia (8) in Servi senza diritto di espressione delle loro volontà politiche.

La cosa negativa è che lo spred (9), il differenziale tra i BTP italiani e BUND tedeschi continua la sua inarrestabile ascesa, segno che le finanza straniera continua a non fidarsi della nuova tecnocrazia italiana e che stanno serrando il cappio nei confronti dell’Italia, portandola verso il default (10).

Questo “governo” tecnocratico, adorato dalla teocrazia Vaticana e dall’oligarchia (11) della finanza internazionale, sta portando l’Italia, ma non solo, verso un regime dittatoriale (12)  allargato, guidato dai potentati finanziari che sta facendo arretrare l’Europa verso un nuovo feudalesimo (13) monetario che porterà anche l’Italia sotto la mannaia del controllo assoluto della liquidità tramite la proposta di tracciabilità dei pagamenti per le somme superiori, secondo quanto si ipotizza, ai 300 Euro, dove il denaro cartaceo potrebbe sparire completamente, rimanendo in ostaggio, prigioniero, sequestrato, “rubato”, evaporando nelle banche, facendo arretrare l’Europa, Italia e gli italiani verso una servitù della gleba che si sta avvicinando a grandi passi, in modo inarrestabile, senza che la cosiddetta politica si interessi dei diritti  della libera circolazione cartacea del denaro, non solo delle merci, tra i cittadini, nelle forme e nei modi che ritengono più opportuni.

E la cosa più spaventosa è che i politicastri di caratura nazionale stiano plaudendo a questo nuovo corso, di cui questi e loro predecessori sono i primi responsabili – impuniti – a norma dell’articolo 68 della Costituzione  (14) che nel primo paragrafo recita:  membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni (15). Questo articolo può essere considerato uno dei peccati originali che dal 1946 a oggi hanno generato molti dei mali della nazione,  perché l’ignoranza dimostrata da molti politici di alto rango e peones (16) sui principi basilari dell’attualità economica (17)  l’hanno portata allo sfascio.

Marco Bazzato
17.11.2011




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