giovedì 25 settembre 2008

PRESENTAZIONE LIBRO "LA VERITA' DI ALI' AGCA"



Si è svolta ieri la presentazione del libro “La verità di Alì Agca” della giornalista Anna Maria Turi, Edizioni MaK, tradotto da Vessela Lulova Tzalova.
La presentazione ha visto la partecipazione di molti giornalisti ed ospiti, che sono intervenuti accendendo un interessante e serrato dialogo sulla figura di Alì Agca e sulle motivazioni storico-politiche del suo gesto.
Sottolineando l’importanza del lavoro della Turi, Marco Bazzato della MBIL Agency ha dichiarato che “La verità di Alì Agca” chiude una pagina di storia, e permette di “consegnare la storia alla storia e rileggere gli ultimi ventisette anni dei rapporti italo-bulgari in un’altra luce, più trasparente”
.“La Bulgaria” ha esordito dal canto suo la Turi “mi ha dato la possibilità di esprimere e spiegare le mie idee ed uno scrittore ed un giornalista investigativo è sempre molto felice quando gli viene offerta questa possibilità”. “La vicenda dell’attentato al Papa” ha continuato la giornalista “mi ha avvinto con due catene: in primo luogo perché per Giovanni Paolo II ho scritto e messo a rischio la mia vita andando a fare dei servizi nella cosiddetta ‘Chiesa del silenzio’, nell’Europa dell’Est, e Wojtila è il mio Papa. L’altro legame è quello che si è stabilito con Alì Agca: quando uno scrittore si avvicina ad una creatura complessa, che si è macchiata anche di grossi delitti, e scopre che comunque è un essere umano, che ha vissuto delle tragedie personali e che è stato vittima di certe circostanze sociali e storiche, allora nasce quel soffrire insieme che si chiama simpatia”. “Io ho condiviso due tragedie” ha quindi dichiarato la Turi, “quella di Alì Agca e quella di Papa Wojtila
.Di fronte alla domanda sul perché la Turi respinga l’idea della “pista bulgara” per spiegare il gesto di Agca, la giornalista ha osservato che dietro l’attentato vi erano invece “preti cattolici esaltati”, convinti che “il Papa non ottemperasse ai messaggi della Madonna, non ubbidisse a Maria”. D’altronde, “solo un cattolico poteva scegliere la data del 13 maggio, anniversario dell’apparizione della Madonna a Fatima”; ed il 13 maggio dell’82, un anno dopo l’attentato, quando Wojtila si recò a Fatima a ringraziare Maria per essere scampato alla morte, “uno di questi preti ha cercato di accoltellarlo”. Ancora, “qualcuno doveva aver svelato ad Agca il terzo segreto di Fatima (ossia il tentativo di uccisione del vescovo vestito di bianco, ndr), e solo dagli ambienti vaticani poteva essere uscita tale informazione
.Chiamata a rispondere sulla personalità e la figura di Alì Agca, la Turi ha invece spiegato: “Agca sa mentire, sa dire la verità, ma soprattutto sa tacere, e questo ha fatto quasi impazzire i magistrati”.

Fonte newsletter CCIIB (Comitato Consuntivo imprenditori italiani in Bulgaria)
Per gentile concessione.

Sofia 25.09.2008

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