lunedì 28 gennaio 2008

Campania: Emergenza rifiuti finita!



L’emergenza rifiuti finalmente è finita. Molti sostengono, che continuare a soffiare sul fuoco della polemica, della protesta, della rivolta, sia una cosa che appartiene al passato.
La Campania dovrà adattarsi non a vedere il dramma della spazzatura che appesa la regione come un’emergenza costante, ma come una naturale ed inevitabile normalità, uno Status Quo che non può – per mentalità - essere modificato, come un soggetto che scopre d’essere sieropositivo e sa d’essere spacciato, o come una persona che si scopre omosessuale, dove secondo il pensiero comune, si dice essere irreversibile.
È acclarato che la regione, Napoli e provincia soprattutto, dovrà adattarsi ad una lenta ma inesorabile agonia, tant’è che molti sostengono che la situazione è da coma vigile o da cancro allo stadio terminale e allargando le braccia sconsolati, dichiarano, r a denti stretti che non c’è nulla da fare.

I roghi propiziatori dell’immondizia appiccati dai cittadini aumenteranno, come nella medicina del passato, quando il medico applicava salassi, nella speranza di purificare il moribondo, portandolo alla morte.

L’Italia tutta, ma non solo, ha preso atto che ha un organo malato, un organo, che come un intestino costipato, poi soggetto a rantoli e scariche diarroiche, non vuole esserne intossicato, tant’è che anche la Germania, prima amica accogliente – a pagamento – dei rifiuti campani, ha iniziato a rimandare al mittente le “Ecoballe” o “Ecotesticoli” ricolmi di fetido pus.

La regione dovrà adattarsi all’emorragia costante di turisti, all’agonia sempre più rapida, fino al collasso finale, e relativa morte sociale, e i suoi abitanti, dovranno sapersi adattare a vivere, come avviene in molte megalopoli del Sud Est Asiatico, dell’America Latina o dell’Africa Sub Sahariana convivendo e accettando pacificamente cumuli di rifiuti, le relative malattie virali e tumorali, dove la maggioranza dei cittadini italiani, alzando le spalle e sottovoce e a denti stretti spesso si mormorano:

«Visto? Si sono adattati. Possono vivere tranquillamente, andare a scuola, studiare, e fare la loro vita normale», continuando a raccogliere i rifiuti, e dividendoli come da prassi consolidata da anni, per la raccolta differenziata ed il riciclo.

A ben guardare, hanno poco da lamentarsi. In 15 anni, hanno sempre atteso che altri togliessero le castagne dal fuoco, facessero pulizia nelle strade, facendosi carico dei loro malanni, sperando nell’eterno aiuto del governo nazionale, scaricandosi le colpe vicendevolmente. Eppure, nell’era della comunicazione di massa, d’Internet, dell’informazione in tempo reale, nessuno di questi saccenti, iniziando dai Presidenti di Regione, fino a tutti i Commissari Straordinari, che si sono succeduti – De Gennaro, per ora escluso – ad andare a vedere, o informarsi su come si comportavano le altre regioni, dimostrando, come livello e volontà politiche ed organizzative, d’essere rimasti fermi come mentalità e modalità d’agire, al paleolitico.

Anche la Chiesa, si è accorta, dopo lustri di sonno della ragione, che la Campania è sommersa, iniziando a spronare i fedeli a fare la raccolta differenziata? Ma prima, non sapevano che c’era questo problema, e questa mentalità da cambiare? Come ministri di Dio Onnipotente, dovevano capire da tempo, il messaggio divino proveniente dal Cielo, che come l’angelo sterminatore dell’Apocalisse, annunciava le rinnovate piaghe d’Egitto e l’arrivo dell’Armagedon che avrebbe trasformato la Regione in un’immensa Geenna?

Scordiamoci l’inventata emergenza rifiuti Campana, è una leggenda metropolitana dei cattivoni del Nord Italia per rubare i turisti, che farebbero volentieri un cordone sanitario, mettendo la regione in quarantena, isolandandola da cielo, terra e mare lasciandola vivere, agonizzante di vita e morte propria, lavandosene – giustamente – pilatisticamente parlando le mani, lasciando che natura, topi, virus e le epidemie, facciano il loro naturale corso.

Finalmente, dopo decenni l’emergenza campana è finita. La loro diversa normalità è tornata, e tutti vivranno felici e contenti tra i loro rifiuti!

Marco Bazzato

28.01.2008