domenica 24 febbraio 2013
Le ingerenze Vaticane sui media italiani
È stato un attacco continuo a
tutta “Mitra” quello condotto dalle gerarchie vaticane nei confronti dei media
stranieri, ossia dell’Italia, ma non solo. Prima ci si mette padre Lombrardi,
direttore della Sala Stampa Vaticana e poi il Cardinale Bertone, che accusa la
stampa di “Falsità per condizionare il Conclave” (1).
Non si crede che l’Italia e i
media italiani, per quanto proni al potere, ossia editore di riferimento,
inserzionisti pubblicitari e aiuti di Stato, secondo le modalità prescritte
dalla legge, meritino l’ingerenza di un Segretario di Stato, Stato – il Vaticano
– che campa e si ingrassa grazie anche agli errori storici del fascismo che
firmò i Patti Lateanensi, di Craxi, fino agli “aiuti dello Stato italiano” e ai
numerosi benefit che questi riceve, ultima e non meno importante la stupidità
patologica di quegli italiani che firmano per l’otto per mille, finanziando uno
Paese straniero.
Lo sanno tutti che entro le mura
dello Stato Città del Vaticano la libertà di pensiero e i diritti umani, sono
quasi inferiori a quelli della Corea del Nord, con tanto di scene di cannibalismo
e vampirismo eucaristico che si reiterano simbolicamente nel mondo cattolico,
frutto della diffusione della primitiva setta cristiana da parte di San Pietro
e Paolo apostoli e via via tutti gli altri..
Ma come? Il Vaticano che non ha
mai avuto timore nel corso della sua storia di fare comunella con i peggiori
regimi dittatoriali del Pianeta, oggi, come un bambino impaurito, teme la
libertà di espressione? Evidentemente all’interno di quella dittatura
monarchica è poco chiaro il concetto di pluralità, dove l’ecumenismo cattolico,
interpretato laicamente significa omertà e silenzio. Significa nascondimento degli
errori, orrori, gettati sotto il tappeto, non per quanto commesso in nome di un
loro dio, ma per il “sacro” terrore di perdere prestigio e potere economico e
psicologico.
Il Bertone dovrebbe spiegare alla
stampa italiana come tutti i membri del Conclave, uno a uno, possono essere
deviati, traviati, condizionati dalla stampa antagonista e nemica del clero,
perché altrimenti significherebbe che la loro fede nei confronti
dell’Istituzione vaticana è fondata sulla sabbia e non sulla Pietra, come
richiedeva duemila anni fa il mitologico fondatore di questa dottrina e che gli
ammessi al Conclave sono persone psicologicamente deboli e condizionabili. Senza
dimenticare tra l’altro, che proprio perché sono giunti a portare gli zucchetti
cardinalizi, sono scafati a ogni genere di intrallazzo, politico, anche
corrotto, atti contro natura e brutalizzazione dei neofiti che venderebbero il
cxxxo, pur di fare carriera, di sgambetti e religiose pugnalate alle spalle,
frustate con catene e strizzate di palle al cilicio, il tutto all’interno del
Paese più misogino della storia umana.
L’Italia, se fosse un Paese
intellettualmente libero e laico, farebbe partire alla luce di questi attacchi
di inusitata violenza verbale, una rappresaglia diplomatica degna dell’assalto
di Fort Alamo, o della Battaglia di Little Big Horn, interrompendo, come segno
di vibrata e vigorosa protesta, la fornitura di luce, acqua e il blocco delle
acque nere, sicura che lo Spirito Santo verrà in loro aiuto, mondando e
purificando le acque, illuminandoli l’intero ex Stato Pontificio, con la
Spirituale luce elettrica, tagliando finalmente le catene da questo mondo
secolare, recidendo, una volta per tutte, il cordone ombelicale che lega lo
Stato Città del Vaticano all’Italia, con gran gioia di tutti gli italiani…
Bertone fa demagogia: i cardinali
in Conclave non hanno né giornali e tablet. Il condizionamento? Lo Spirito Santo..se
esiste, è comunque “bandito” dal Conclave, potrebbe condizionare, positivamente,
l’elezione!
È chiaro che Lombardi e il
Bertone, con questo attacco furioso contro la libertà di informazione,
indirettamente hanno confermato la veridicità di quanto scritto dai media. Si auspica
che si continui a rimestare nel torbido Vaticano, snidando almeno un po’ una
piccola parte del lerciume figlio di “Demonica” che lo copre come un mantello
di putridume, nequizie e altre amenità umanamente figlie delle debolezze umane,
o come si usa dire in Vaticano per deresponsabilizzarsi. figlie di Satana…
Marco Bazzato
24.02.2013
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