mercoledì 27 febbraio 2013
Gli istant poll hanno fallito?
È dal termine delle elezioni che si sente parlare di fallimento degli
Istant Poll. Le rilevazioni telefoniche che vengono fatte, chiamando un numero
statistico di utenze domestiche, chiedendo per chi hanno o voterebbero, da
utilizzare poi, dalle 15.00 alle 16.00 come proiezione per cercare di dare un
quadro incompleto, utile per impegnare il tempo e per gettare via denaro
pubblico in questi sondaggi, che si sono dimostrati ogni volta sbilenchi come
la Torre di Pisa e con una forbice degna di una sarta cieca.
Anche ieri sera i sondaggisti, i guru che
basano le loro fortune economiche sul vuoto pneumatico, erano quasi incazzati
con gli elettori perché questi avrebbero fornito risposte inesatte.
Partiamo dal presupposto principale:
il voto è segreto.
Quindi non si capisce per quale beata minchia un
cittadino/a debba dire le sue intenzioni o dire per chi ha votato al primo
pirla che gli suona al telefono? Per pagargli lo stipendio e per ingrassare il
suo boss e i partiti politici che anche a volte li commissionano? L’opinione
del cittadino ha un valore economico, allora che paghino prima e poi, il
cittadino se vuole risponde, anche mentendo, n virtù della segretezza del voto.
Un'altra cosa che credo sia
interessante degli italiani: su questo argomento mentono, si presume
soprattutto le classi medio alte, quelle istruite. A queste fa radical chic definirsi di
centrosinistra, ossia ex e post comunisti, o i più infami, addirittura maoisti
o staliniani. Fa fino, intellettuale, intelligente e di mentalità aperta,
all’apparenza. Ma molti di questi sono dei crumiri, cucinerebbero cuore o
fegato di moglie e figli, o lo mangerebbero anche crudo, pur di risparmiare gas
metano. Naturalmente viaggiano col SUV.. Sarebbero anche felicissimi di prendere
a calci i barboni o extracomunitari. Però non lo fanno, altrimenti si sporcano
le scarpe di vomito, sangue e bava, quindi preferiscono allungare un centone al
naziskin di turno affinchè faccia il lavoro sporco, godendosi a debita distanza
la spassosa, per il pagatore e il picchiatore, scenetta del barbone sprangato a
mortalmente.
In Italia è gretto essere di
centrodestra. Infatti, gli intellettuali milionari in euro si dichiarano
stoicamente di sinistra, dall’alto delle scarpe firmate, dei vestititi creati
sul misura e chi vota per la parte avversa è un tanghero, un insensibile, una
persona che non ha a cuore i problemi del mondo e dell’economica e
dell’ambiente,che non capiscono una sega. – per questo questi ricchi di
sinistra non vivono in bugigattoli puzzolenti, tra topi, escrementi e rifiuti
solidi e liquidi, pronti a sostenere, ma lontani da loro visto che puzzano,
qualsiasi causa dei disastrati, a patto che non vadano a manifestare sotto ai
loro palazzi e quelli che li cacciano via sono degli sporchi reazionari
insensibili, sempre che non siano di sinistra, altrimenti è per il bene di
tutti…
Mentre quelli di centrodestra
sono una feccia lorda, sovente appartenenti alle classi anche medio basse,
quindi figli del vorrei ma non posso. Sognano ricchezze e votano per gli
arrivati, per i capitani di industria, per gli imprenditori che hanno venduto il
secondo canale della moglie e ‘utero vergine, riparato svariate volte delle
figlie,e pur di salire, a forza di lecchinagggi, stecche, la scala sociale ed
economica, figli di un ignoranza culturale, sociale senza limiti, pronti a
farsi strada a suon di randellate ai figli, di bestemmie in casa e primo posto
davanti il prete in chiesa, alla messa delle 11.00. Questo principalmente nel
ricco Nord Est, ma non solo.
Quelli di centrodestra vivono in
case mono o al massimo bifamiliari, in ex zone di edilizia popolare diventate
case per i tracagnotti arricchiti che hanno riempito di mazzette le amministrazioni
comunali, specie nei piccoli paesi di provincia, dove vige, anche se al Nord,
un sistema mafioso fatto di omertà, complicità, silenzi, voti di scambio e
scambi di culatelli, salumi di maiali e utilizza come tangente le maiale umane,
dotate di zizze in plastica, dure come il marmo, labbra appestate di silicone,
che le fanno assomigliare a tante vecchie bagasce emerite, stile Perla, la
madre di Bambino e Trinità.
Insomma alla fine gli Itstan Poll
fotografano sempre la solita Italia: invertita, pervertita, falsa come una
banconota da quindicimila lire o una da tre euro, un’Italia puttana, laicamente
baciabanchi, mafiosa e generosa allo stesso tempo…è facile essere generosi con
il denaro facile e sporco… e per questo alla fine gli Istant Pooll hanno
fotografato la realtà del Bel Paese.
Marco Bazzato
27.02.2013
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