mercoledì 20 febbraio 2013

Italiani! Non votate con la testa e con il cuore, ma con il culo!


Ha fatto scandalo ai falsi ben pensati il video oggettivamente veritiero di due veneti, tifosi di Giorgia Meloni,che hanno voluto ribadire il diritto e/o dovere degli italiani di andare a votare usando la testa e il cuore. (1), ma per fare piacere alle associazioni omosex, gli italiani devono votare, altrimenti le minoranze si sentono escluse, con il secondo canale, ossia l’ano.

I due veneti hanno fatto la parodia dei due omosessuali, che grazie ai russi e alla Banda dell’Armata Rossa, non hanno potuto mandare in onda il video, nella prima serata del Festival di Sanremo, del loro scambio di liquidi salivari, ma solo dei cartelli, privi di commenti, come da desiderio della Russia post Unione Sovietica di Putin, (2), perché  illegale nel Paese che ha  la capitale attraversata dal fiume Moskova.

Ma cosa hanno scritto di così omofobo, sebbene per ora, saggiamente in Italia non esiste il reato di omofobia e che questa al pari dell’omosessualità  non è malattia psichiatrica, infatti è assente  nel DSM IV e V – di prossima uscita – il che rende il video legale a termini di legge e psichiatricamente sano, ma solo un volgarissimo concetto politico?

Nulla, ecco la trascrizione:

“Noi crediamo in un’Italia più pulita, dove la famiglia deve essere tutelata, dove un uomo e una donna possono fare un figlio, avere una casa senza il temere di perdere tutto, chiediamo che l’amore di un uomo e una donna sia alla base del futuro della nostra nazione. E per questo noi siamo impegnati in campagna elettorale, domenica e lunedì vota con al testa e con il cuore, non votare con il culo, noi amiamo le donne e in particolare Giorgia Meloni”

E Giorgia Meloni innanzi a una simile e tenera manifestazione d’affetto è anche andata a scusarsi, ma a chi poi?

Perché due hanno fatto una parodia dei due che oggi secondo il Tg3 sono dovuti addirittura andare negli Stati Uniti per firmare innanzi a un ufficiale di Stato civile un pezzo di carta privo di alcun valore legale in Italia? Chiaramente i due amici non avevano la priorità, a differenza delle famiglie etero italiane che in piena crisi, faticano a mettere il pane in tavola e un biberon a un neonato, frutto del loro amore. Anna Paola Concia è stata più pragmatica. Ha preso un n volo low cost, andando a firmare, con l’amica, in Germania, un pezzo di carta che per la legge italiana non vale nemmeno il costo dell’inchiostro.

L’Italia è un Paese mediaticamente ottuso e i politici, anche quelli che dovrebbero avere gli attributi, invece di fregarsene, dimenticano che esistono delle leggi che vanno rispettate, corrono a scusarsi, con chi poi, per il timore di non avere i rimborsi elettorali, causati dai mancati voti, non ricordandosi che così potrebbe aver perso i voti di quel centrodestra, legato ai valori della “Famiglia Reale” anche, secondo la Costituzione italiana.

Nell’Italia dei gay pride è considerato incivile parlare di un valore progressista ella famiglia composta da uomo donna e figli che porta all’evoluzione e no all’arretratezza della società, perché a rigor di un certo tipo di logica è più giusto che gli italiani guardino ai rami secchi puntati che non ai rami rigogliosi di vita, che con i loro semi creano nuova vita.


Però, visto che l’Italia e gli italiani sono al termine di una miseranda campagna elettorale, per non offendere la comunità GBLT,alle elezioni di domenica e lunedì, è giusto che votino chi vogliono, a patto che  gli italiani votino con il culo.

Il Paese non merita altro!

Marco Bazzato
20.02.2013



(2) http://marco-bazzato.blogspot.com/2013/02/berlusconi-aveva-ragione-sanremo-2013.html

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