domenica 29 ottobre 2006

Presentazione del Romanzo "Comunque Bella" di Marco Boscaro


Marco Boscaro presenta il suo primo Romanzo: Comunque Bella. L’autore ha presentato il suo primo libro presso il “Café Liuvrè” /www.cafeaulivre.it di Padova Venerdì 20 Ottobre 2006.
La serata, complice anche l’atmosfera intima del locale che ha ospitato l’evento era calda e accogliente, e il pubblico presente ha apprezzato e partecipato con vivacità all’evento.
Un ringraziamento particolare va alla Prof. Paola Pace che ha curato la presentazione iniziale.
Ho avuto anch’io l’onore di presentare l’autore dove a seguito riporto il mio intervento svolto.


E' difficile al giorno d'oggi prendere carta, penna, oppure, come tutti ormai siamo abituati a fare, accendere il Pc raccogliere idee, iniziare a scrivere, rendere una storia che parte forse dai ricordi antichi della mente, farla diventare viva tramite la parola scritta. Marco Boscaro ci e' riuscito. La sua prima prova, il suo primo romanzo "Comunque Bella" ha in se la freschezza del debuttante, il coraggio di colui che incurante dei penseieri altrui si getta nella mischia, ben conscio della forza che tutto cio' necessita.
"Comunque bella" e' una storia semplice, ma e' proprio questa sua semplicita' che fa si che le parole scorrano veloci, che i gesti, gli atteggiamenti dei personaggi non siano stereotipati, e anche se alla prima lettura si ha l'impressione di trovarsi innanzi ad uno scritto che ondeggia tra il naif e il bohem, scendendo in profondita';. ritroviamo tutti gli usi, i costumi, i piccoli gesti quotidiani narrati con la parlata tipica dell'Italiano cresciuto all'ombra realta' Veneta. Le parole, gli atteggiamenti, i luoghi, le situazioni espresse, raccontano di un universo semplice, ma non per questo meno ricco e variegato di sfumature e colori.
Comunque Bella fa identificare il lettore nel vissuto, in quelle grandi e piccole storie che a molti hanno segnato i primi anni dell'eta' adolescenziale e adulta, senza mai perdere di vista il sogno, il desiderio d'andare oltre al quotidiano, la necessita' di toccare il cielo, senza aver timore di tornare a terra.
Auguro all'autore, che mantenga la sua verve , trattenendo il piu' a lungo possibile quanto di piu' umano e' presente nell'uomo, perche' con la frizzantezza del suo messaggio fa percepire che l'esistenza e' "Comunque Bella"


Marco Bazzato

29.10.2006



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