Dopo quasi settecento anni di onorato servizio il limbo va in pensione. Va in pensione con il suo carico di anime non battezzate, di neonati abortiti, che per più di mezzo millennio sono stati sospesi nell?incertezza. Va in pensione lasciando affranti madri e padri dai secoli passati fino ad oggi si sono dannati l?anima per l?eternità, soffrendo per la disgrazia a loro accaduta d?avere i figli morti prima del battesimo e consegnati alla vita eterna con l?infamante marchio del peccato originale impresso nell?anima. Ora chi chiederà scusa a loro?
Scordiamoci dei morti, freghiamocene del passato, e andiamo avanti, rigettando la teologia valida fino a ieri, e oggi e domani sarà teologia della fede rinnegata, dimostrando ancora una volta che la religione è colma variabili temporali, e funziona a corrente alternata, cancelliamo quello che hanno detto i Papi precedenti, le sentenze, encicliche, discorsi, e altro. Un intera letteratura da rigettare, un Dio che con un colpo di sbianchetto e una sanatoria edilizia smanetellerà la vecchia costruzione simbolica in disuso. Ma delle cose dell?aldilà ci penserà chi di dovoere, se ha tempo, voglia e non è troppo oberato da impegni universali.
Ma come la mettiamo con i vecchietti cresciuti all?ombra del terrorismo limbico, che hanno pianto e fatto giaculatorie per anni per quelle anime sospese? Un colpo di spugna e quelle ore passate a sgranare il rosario sono divenate improvvisamente nulle? Da oggi è stato tempo gettato al vento, visto che sono state trasferite d?ufficio non si sa dove.
Cosa diranno i sacerdoti nei prossimi mesi ai bambini che dovranno prepararsi alla prima comunione o alla cresima, costretti ad imparare a memoria il catechismo? Spiegheranno che questa storia del limbo scritta nei catechismi stampati quest?anno non è più vera? Come un errore della Chiesa infallibile?
Da oggi la dottrina del limbo è da dimenticare, da rimuovere dalla coscienza collettiva, rivoltando come un calzino l?indottrinamento per secoli ricevuto. La Chiesa, anzi i suoi vertici hanno sbagliato per l?ennesima volta nella storia, rinnegando anche le parole dei suoi Dottori e gettandole alle ortiche. Ora dovremmo giustamente attenderci che a questi Santi del Limbo vengano tolti gli onori degli altari, e degradati al rango di comuni fedeli?
Il Catechismo di San Pio X insegna (O insegnavava ormai? N..d.A.)che: I bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio.? (1)
Alla luce di questa nuova teologia, le parole di San Pio X divengono nulle, cancellando così il Santo stesso, e le frasi imparate a memoria sono da rigettare, mettendo in dubbio oggi tutte le enunciazioni dello stesso? No esiste la scappatoia legale dell?articolo 9 nel Canone delle Leggi Ecclsiastiche - Le leggi riguardano le cose future, non le cose passate, a meno che non si disponga nominalmente in esse delle cose passate (2). Ma non esiste la scappatoia legale per cancellare una religione impressa a fuoco nelle anime, nelle menti, nel corpo dei credenti.
E il fedele in mezzo a tutto questo come si dovrebbe comportare? Abbassando il capo e tacere, sottomettendosi all?autorità di un Pontefice che non ha la levatura teologica del suo predecessore, in nome dell?articolo 212 del Codice di Diritto Canonico che recita: I fedeli, consapevoli della propria responsabilità, sono tenuti ad osservare con cristiana obbedienza ciò che i sacri Pastori, in quanto rappresentano Cristo, dichiarano come maestri della fede o dispongono come capi della Chiesa.(3)
E indubbio che questa decisione scatenerà ampie polemiche in cielo e in terra, e potrebbe accadere che il Capo se ne infischi della decisione terrestre e mantenga inalterato lo status quo, anche perchè a pensarci bene, qui in terra nessuno può portarci la prova definitiva e finale che questo luogo che deve essere cancellato esista, sia mai esistito, e se mai esiste, viene veramente smantellato oppure no.
Perchè un credente che deve accostare la fede con la ragione, dovrebbe ora credere acritiamente e abbracciare la nuova verità rigettando quello in qui per secoli è stato indotto a credere e professare?
È strano che la Chiesa, e sopratutto i suoi massimi vertici, sempre così attenti ai concetti relativistici del mondo secolarizzato, applichi al suo interno i medesimi modelli tanto vituperati, arrivando a rendere relative le preunte verirità che dovrebbero essere intoccabili e inalterabili nel corso dei secoli e nei secoli? Perchè il fedele dovrebbe tacere, subire, accettare e rigettare le vecchie credenze, sottomettendosi alla nuova verità? Sarebbe interessante ricevere risposte pratiche da chi di dovere.
Marco Bazzato
06.10.2006
http://marco-bazzato.blogspot.com/
Note
(1) verginedegliultimitempi.com/limbo.htm
(2) intratext.com/X/ITA0276.HTM
(3) vatican.va/archive/ITA0276/__PU.HTM
scusi Bazzato, ma lei è... POETA ???
RispondiEliminae SCRITTORE ??
ho trovato su
comedonchisciotte.org
un suo pezzo del 20.09.06
da cui traggo questa citazione_
" Allora via alla nuova sfida della globalizzazione: vendiamo armi, andiamo a produrre a basso costo, innodiamo la Cina con il nostro Made in Italy, fabbricato in qualche sconosciuta fabbrica nelle campagne di quel grande impero econcomico che sta risorgendo dalle ceneri del sangue fatto spargere da Mao nel nome della rivoluzoione culturale, ma che noi Italiani, con la memoria corta, ottembrata da nani, e ballerine, e nel nome dell?industrializzazione a tutti costi, siamo pronti a svendere e dimanticare la storia, perchè la ruota dell?economia, dei bond, dei derivati, delle speculazioni economiche che spalmano i debiti sul popolo, e la ricchezza tra gli amici degi amici. "
ma lo sa che sembra uno di quegli sketch della Gialappa's, quando scriveva a macchina sullo schermo i discorsi insensati e asemantici di Trapattoni??
Presumo da certi link che lei sia giovane, più di me che ho 35 anni_
Dobbiamo per forza accettare che nell'era della massa la Letteratura venga tritata, biascicata, ingoiata e vomitata a questi livelli?? Questo è il rispetto che ne abbiamo??
La stessa Letteratura che conta tutti quei padri sacri, fra il I millennio a.C. e oggi??
Non è il tipo di rispetto per le parole e il linguaggio che ci si aspetta da un "letterato" - quel rispetto che in genere dimostra anche il più umile giornalista locale_
A meno che non fosse un nuovo stile post-dadaista_
Con sincero affetto fraterno_
Gentile sig.Milgiarini,
RispondiEliminaSe avesse letto il mio blog avrebbe scoperto che ho qualche anno piu' di lei.
Per quanto riguarda il mio stile, rispetto naturalmente la sua opinione, visto che anche le critiche servono per migliorarsi. Quello che pero' le sfugge, e che una poesia ha uno stile, un poema, un altro, un commento politico idem, e il romanzo segue una strada stilisticamente diversa. Se fa confusione tra queste realta' diverse, e si aspetta di trovare un poema su un articolo giornalistico, allora evidentemente forse e' ingabbiato in schemi e stereotipi scolastici.
Per quanto riguarda i link nel mio blog, quella e' stata una mia precisa scelta, e lei giustamente non conoscendomi, ha giudicato dal suo punto di vista, senza conoscere il mio e senza sapere le motivazioni.
Sarei onorato di poter leggere qualche suo pezzo, credo che potremo trovare degli ottimi spunti di discussione.
Nell'articolo: Maria ringrazia l'italia e la Bielorussia, trovera; se vuole nella pagina commenti la mia mail.
Cordialmente,
Marco Bazzato