lunedì 30 ottobre 2006

Congratulazioni Presidente Parvanov


Il presidente della Repubblica di Bulgaria Gheorghy Parvanov è stato rieletto con una maggioranza plebiscitaria alla guida del Paese. L’elezione seppur scontata e data favorita dai più, non fa altro che confermare la tendenza già riscontrata in passato della volontà degli elettori affinchè l’entrata della Bulgaria il 1 gennaio 2007 giunga sotto i migliori auspici.
Ho avuto modo in passato di incontrare in due occasioni ufficiali il riconfermato presidente e debbo dire che come italiano mi sono sentito lusingato dalla calorosa accoglienza ricevuta in occasione dei due eventi culturali a cui ho partecipato come scrittore residente nel Paese balcanico.
La sensazione che ho ricevuto specie nel secondo incontro durante l’ottavo Meeting Internazione degli Scrittori tenutosi a Sofia nel giugno 2006, e avendo avuto l’onore di consegnare nelle sue mani la prima copia fresca di stampa dell’edizione Bulgara di Progetto Emmaus, è stata quella di un uomo con la visione del presente e del futuro della Bulgaria ben chiara nella mente, e che nonostante il retaggio politico del passato, ha saputo prendere atto delle necessità dei cittadini bulgari provando ad andare incontro anche alle differenze vedute culturali, etiniche e storiche della nazione.
Un presidente che come storico guarda al passato con l’occhio benevolo di quello che deve essere cambiato, ma non gettato, dove forte dell’identità nazionale, e dei suoi abitanti, non disposto però a barattare per quanto possibile, le necessità di un piccolo stato che si trova finalmente proiettato nella centralità europea, e che diventerà nei prossimi anni uno snodo essenziale dei commerci tra l’occidente e il medio oriente.
La Bulgaria in questi ultimi anni sta uscendo dall’isolamento internazionle in cui da decenni era stata fatta cadere, e il presidente rieletto certo ha una parte importante in questo processo di trasformazione non solo del Paese al suo interno, ma anche internazionale, dove grazie anche alla sua relativa giovane età, certamente molto meno vetusta di tanti omologhi occidentali, fa apparire la Bulgaria sotto una prospettiva meno sconosciuta rispetto al passato.
Certo la continuazione del suo compito di rappresentanza sul podio internazionale lo porterà a caricarsi ancora sulle spalle il peso di una responsabilità non indifferente, ma che sicuramente visto il risultato delle elezioni non farà venir meno il suo impegno personale e sociale affinchè la Bulgaria sappia conquistarsi quel prestigio internazionale, che sebbene è un piccolo Stato all’interno dell’Unione Europea, quel ruolo anche di mediatore culturale che la storia ha saputo nel corso dei secoli far emergere, avviandolo verso un futuro certamente ancora irto di difficoltà e spesso di pregiduzi dettati dalla scarsa conoscenza della Bulgaria, specie da parte Italiana, ma che a tutt’oggi è il maggior partner commerciale del Paese.
C’è un ultima nota che voglio aggiungere che riguarda il Presidente Parvanov ed è riferita al discorso che tiene l’ultimo dell’anno e che mi ha toccato profondamente, cioè il fatto che egli stasse in piedi davanti alle telecamere e di riflesso davanti a tutti i cittadini. Questo nonostante le possibili differenze politiche che ogni cittadino bulgaro può avere, l’ho trovato estremamente rispettoso nei confronti di tutti, ed in special modo l’appello rinnovato alla necessità di mantenere viva e feconda la cultura bulgara e le sue storiche tradizioni di tolleranza e di rispetto. Come cittadino italiano, rispettoso delle leggi del mio Paese, ma pronto ad accogliere quanto di meglio una cultura diversa dalla mia mi offre, ringrazio personlmente il Presidente per l’esempio di umiltà che ha saputo dimostrare non solo ai cittadini bulgari, ma anche agli stranieri che come me vivono in questo piccolo ma speciale Paese.

Marco Bazzato

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