venerdì 5 ottobre 2007

Multare i trans: si può!



Finalmente qualcuno si muove, e cerca d’arginare il virus del travestitismo, che sta contagiando l’Italia, rendendola un puttanaio, dove non solo la puttanierismo femminile, e quella maschile sotto le case, stanno trasformano il Paese in un enorme puttanificico, fatto di rapporti sessuali contronatura, schiamazzi notturni, lordamaneti d’escrementi umani lungo strade e quartieri poco illuminati, con il conseguente fetore e senso di disgusto, con il desiderio di vomitare sulle teste di questi incivili, stanno portando le persone normali all'esasperazione porta i cittadini all'esasperazione.
Accade a Pescara, che il sindaco della città, ha deciso d’arrestare l’ondata dilagante del travestitismo a scopo di mercimonio di corpi maschili, mascherati dietro sembianze femminee, riesumando una vecchia legge mai abrogata, quindi, secondo l'ordinamento tutt'ora legittima, che multa il travestitismo ed il mascheramento, in base all'articolo 85 del testo unico di pubblica sicurezza del 1931,. La norma del testo unico del Regio decreto è la stessa che vieta l'uso della maschera "nei luoghi aperti al pubblico. Nel 1976 la Corte di Cassazione affermò in una sentenza che il divieto di comparire mascherati in pubblico "ha carattere assoluto, essendo diretto a impedire che, mediante il mascheramento, possano compiersi i reati".
D’altronde la sentenza della Corte di Cassazione è ineccepibile, specie un epoca come quella attuale, dove la guerra a terrorismo, e all'integralismo va combattuta senza quartiere, e dove in ogni Paese che si dice civile, non può permettere che cittadini italiani o stranieri, circolino bardati in abbigliamenti assurdi, equivoci che rendano impossibile la loro identificazione immediata da parte delle forze dell'ordine, che operano sulle strade a tutela della pubblica sicurezza.
Immediata è stata la levata di scudi dei partiti della sinistra radicale, sempre in prima linea, quando si tratta di difendere a spada tratta terroristi in libertà,mai pentiti, e l’illegalità diffusa sulle strade, nel nome dell’ideologia anarchica, favorevole, sponsor e protettrice di ogni genere di devianza, anche morale, infischiandosene e deridendo il senso comune del pudore, desiderosi nel trasformare il Paese in un bordello a cielo aperto, Tant’è che a difesa di mignotte, travestiti e transgender è sceso in campo anche il compagno Wladimiro Guadagno, noto parlamentare italiano, che si sente uomo o donna a corrente alternata, forse a seconda delle fasi lunari, che mascolinamente circola nelle aule parlamentari orgoglioso delle tette in plastica, rivendicando un presunto diritto, in sfregio alle leggi di pubblica sicurezza, e alla sentenza della Corte Costituzionale, al travestitismo e al meretricio, perché altrimenti si andrebbero a ledere i diritti individuali dei transgender, che come ha dichiarato l'onorevole Guadagno, detto – non si sa mai da chi – e come scritto nella sua biografia parlamentare Wladimir Luxuria: “L'essere transgenere è un’identità rivelata/ (?) e non un mascheramento. Reprimere la propria vera natura, questo sì sarebbe un vero mascheramento. I transessuali non nascondono la propria identità. si è trattato di un abuso”.
L'onorevole Guadagno Dimentica però, negando la conoscenza al pubblico, una cosa fondamentale, per interesse partigiano, slegato completamente alla realtà scientifica, ribadita dalla moderna psichiatria come Disturbo dell'identità di genere e che come tale andrebbe curata, e non tollerata come una forma "alternativa" di normalità.

Marco Bazzato
05.10.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/