giovedì 19 aprile 2007

L’harem berlusconiano?

Si erano finalmente assopito, in Italia, lo scandalo delle foto che ritraevano il portavoce del governo Silvio Sircana – immortalato da un paparazzo – mentre dall’interno della sua auto parlava con un transessuale in una via di Roma. Le foto acquistate dal direttore del settimanale Oggi per la modica cifra di centomila euro, per fare un favore al portavoce del governo, al tempo non furono rese pubbliche. Il medesimo settimanale ha pubblicato nel numero uscito il 18 aprile, alcuni scatti “rubati” dell’ex premeir Silvio Berlusconi, sabato prima di pasqua, mentre si intratteneva con cinque giovani fanciulle in fiore all’interno del parco di 1200 cactus di Villa Certosa in Costa smeralda.
Silvio Berlusconi, si difende, puntualizzando: «Questa volta sono deciso ad andare fino in fondo all'azione legale. Quelle foto ritraggono degli ospiti escludendo ad arte le altre persone che erano presenti. Dietro alla scelta di pubblicare quelle immagini c'è una precisa strategia mediatica e politica».
Appare chiaro – che forse come dichiara il cavaliere – esiste una strategia politica dietro questi scatti rubati. Non si spiegherebbe altrimenti la disparità di trattamento fatta dal settimanale Oggi, dove il direttore Pino Belleri intervistato dal Corriere della Sera – appartenenti entrambi al gruppo RCS – dichiara: «Sono stanco di subire lezioni di giornalismo, in questo mese ho preso lezioni di giornalismo da tutti. Prima perché non ho pubblicato le foto, ora perché le ho pubblicate. . Di certo c'è che i fotografi non sono entrati nelle proprietà di Berlusconi, che le foto non sono state ritoccate. » e termina: «Altrettanto sicuro è che immagini così, di Putin, Bush o Blair che infilano una mano sotto la camicetta di una ragazza non ce ne sono. Foto del genere non potevo non pubblicarle. Se poi in Italia le vogliamo considerare normali, meglio cambiare Paese».
La realtà ha dei lati oscuri, in primo luogo, non c’è stata la levata di scudi da parte degli esponenti della maggioranza a difesa del leader di Forza Italia, anche se, rispetto a quanto avvenuto con Silvio Sircana, il quale con dopo il malessere iniziale, a sangue freddo, ha chiesto – nonostante l’intervento del garante della privacy – che le foto (pagate e peso d’oro per rimanere in un cassetto) fossero pubblicate.
Ci sono alcune domande che aleggiano nell’aria o rimangono tra i denti non solo degli addetti ai lavori, ma anche al pubblico: quanto sono state pagate? Perché sono state pubblicate e non è stata usata la medesima cortesia concessa a Silvio Sircana? E perché ora che esiste un provvedimento del garante, è stato ignorato?
Forse si voleva colpire Silvio Berlusconi, dove anziché ammettere il fatto ha cercato di giustificarsi, come un bambini colti con le mani nella marmellata.
Il pensiero va alla moglie Veronica Lario, infatti non si capisce perché stoicamente sopporti le marachelle del marito, e alla politica di Forza Italia, attenta agli alti valori morali cattolici, che anche il suo leader vuole difendere, senza essere il primo specchio di virtù familiare.
Ma soprattutto, cosa chiederanno i figli al padre, quando vedranno le foto che hanno già fatto il giro del mondo? Prima di essere un problema politico è un problema familiare di non facile comprensione e soluzione (eventualmente economica).

Marco Bazzato
19.04.2007
http://marco-bazzato.blogspot.com/