domenica 29 dicembre 2013

Caterina Simonsen e la "civiltà" di alcuni animalisti

Ho sempre aborrito la viltà degli animalisti, considrandoli alla stregua di una metastasi, una nemesi, una cancrena sociale endemica che uccide l’intelletto, che onnibula la ragione, perchè vogliono portare il mondo nell’oscurantismo scientifico, uccidendo la ricerca, nel nome della loro folle ideologia nazi-comunista o comunisto-nazista, tanto  sempre di stessa merda si tratta.

È cronaca di pochi giorni fa, dove una giovane donna di venticique anni, oltretutto studentessa di veterinaria, e quindi l’amore per gli animali gli nasce da dentro, ma conosce anche la medicina, e che che ha avuto l’onestà di di dire la verità su facebook, ossia che costei a causa di gravi malattie genetiche, oggi continua a vivere grazie anche alla sperimentazione animale. Ebbene questi paladini dell’umanità, questi difensori dei deboli e degli oppressi, hanno avuto  la disumana infamia morale di augurarle la morte:
 “Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te(1), oppure, “Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m... in meno  ..

Perchè ecco chi sono oggi gli animalisti, bestie inferiori come intelletto e come sensibilità alla sensibilità degli animali che dicono di proteggere, ma fondamentalmente vili e codardi.

Sì lo ribadisco, persone vili e codarde, perchè se da una parte si arroccano il diritto di difendre gli animali, da chi e da cosa non si è mai capito, ah, sì, dalla sperimentazione aninale, beh, però questi  falsi paladini degli animali, non hanno i coglioni, e in questi giorni ne ho sfidati assia più di uno pubblicamente, a  riuncuiare a qualsiasi tipo di cura farmacologica o medica, per se stessi e per i loro cari, pur di esere fedeli ai loro principi da buffoni,che a livello astratto sono pronti a difendre con la morte – quella altrui – ma guai a toccargli un grammo del loro miserabilissimo diritto alla salute e all’accesso a terapie farmacologiche, anche di semplici farmaci da banco, se prima sono stati testati sugli animali.

Risposte ricevute da questi paladini degli animali? 0 (zero) assoluto.

Forse da questi babbuini – che manco devono offendersi visto che considerano gli animali identici a loro, con tutto il rispetto per i babbuini, vengo considerato un provatore, uno che vuole il loro male, uno che offende, o che si attaca al capello...Eh sti cazzi! Mi è sembrato di trovarmi innanzi a quella battuta grassa, considerata,  a seconda dei punti di vista, omofoba,  che si ode spesso: sono tutti bravi a fare i busoni col culo altrui.  Ma quando il culo in gioco è quello loro o di qualche famigliare rimangono muti come cani a cui hanno tagliato le corde vocali, abbassano le orecchie e si infilano addirittura la loro coda in culo, pur di salvarsi la pelliccia, pardon la pellaccia, ingurgitando farmaci in quanità industriale, e che vadano a farsi fottere beagle, topolini bianchi, cani, gatti, scimmie o quantìaltro...senza contare che nessuno di questi paladini degli animali muove un dito contro l’irrorazione estiva di prodotti chimici contro la ezanzare e manco si sognano di fare una manifestazione di piazza per salvare i topi dalla deratirizzazione, che crepano come le zanzare, avvelenate..., dimostrando così che non sono altro che puzzole vigliacche, ipocrite e sepolcri imbiancati di menzogne mediatiche!

Se vivessimo in un paese utopicamente perfetto, quasi a misura di bestialisti, il legislatore, risparmiando miliardi di euro sulle spese mediche, promulgherebbe e il parlamento approverebbe una norma ove a tuttti gli  iscritti ad associazioni animaliste, antivisezione e affini, in modo preventivo viene negata qualsiasi tipo di assistenza medica, da quella farmacologica e da banco, fino a ricoveri ospedalieri e agli interventi chirurgici, visto che il sapere dei medici passa anche per la storia della sperimentazione animale. È logico che il divieto di accesso alla cure mediche, esteso ai famigliari, mogli, figli o conviventi, indipendentemnte dall’orientamento sessuale dei medesimi, ribaltando il concetto  dell’odiato fascismo, riscrivendo l’assioma e tramutandolo in: colpiscili tutti per educarne qualcuno”.

  E i miliardi risparmiati ogni anno sulle prestazioni sanitarie o rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale, andrebbero a finanziare un fondo per la ricerca e la sperimentazione, usando anche cavie animali da laboratorio, ma salvando, grazie alla legge che lo imporrebbe, l’obbligo di obiezione di coscienza degli animalisti e i loro fiancheggiatori verso i farmaci e le cure mediche, se provengono o anche se hanno origini storiche, antiche o recenti, la coscienza e l’etica degli animalisti e dei nemici della sperimentazione animale, perchè è troppo comodo “volere la botte piena e la moglie ubriaca!”

Ma si sa, putroppo in Italia le cose semplici sono impossibili, però almeno in questo caso ci sta una nota positiva: forse finalmente gli italiani, con intelletto, si sono resi conto di chi o cosa sono veramente oggi gli animalisti, in quanto, e non è la prima volta che accade, anche se non mai in modo così ecclatante , tanto da interessare i media nazionali e le grandi  testate giornalistiche, sovente nei social network si trovano creature subumane  prive di umanità, che per vendicare un cane, un gatto, un uccellino – demandando il compito ad altri a farlo al loro posto, perchè codardi anche in questo caso –  ogni genere di tortura e di sevizie all’umano, reo a loro dire di aver ucciso un animale, quando per punire nel modo adeguato ci stanno già le leggi che li tutelano comuqnue, in quanto vittime di rieati.

Questo è il messaggio di solidarietà che ho lasciato nella pagina Facebook di Caterina:

Ciao Caterina,


Ti offro il mio pieno e incondizionato sostegno morale contro quelle “persone” che ti hanno insultata e ti hanno augurato la morte solo per aver difeso la sperimentazione animale. Sovente mi sono scontrato con questa gentaglia, avrei altri termini da utilizzare, ma sono nella tua pagina e mi trattengo per rispetto nei tuoi confronti.
I bestialisti, come li chiamo io, sono intellettualmente ottusi, radicali impazziti che commettono atti di terrorismo mediatico e non con le loro scorribande. Sono soggetti mentalmente instabili, visto che non si rendono conto manco delle ovvietà, ma se li metti con le spalle al muro, con i fatti, beh, tacciono come vermi senza arte e nè parte. Ho sempre chiesto a costoro, se avessero un famigliare, o se loro stessi fossero affetti da una malattia rara, ma anche normale, diciamo, sarebbero disposti a non farsi curare perchè i farmaci prima sono stati testati sugli animali, condannando così se stessi, un loro figlio, la loro moglie o quant’altro? Silenzio assoluto, coda in mezzo alle gambe e orecchie abbassate, perchè non sanno rispondere.
Io poi sarei anche dell’idea di scrivere nei “bugiardini” dei farmaci il numero di cavie che sono state utilizzate durante i test, non solo la posologia e via discorrendo, ma tutto, proprio tutto, in modo che i “bestialisti”, una volta letto il “bugiardiono”, possano segliere se seguire la loro ideologia bacata, oppure se salvarsi la loro intuile pellaccia.
Non ti crucciare per questi subumani, non sono nè persone e nemmeno animali, sono solo esseri inferiori che il più delle volte non sanno nemmeno cosa sia un letto di ospdeale, una serie infinta di esami, degli interventi chirugici e una sfilaza di medicinali da far impallidire lo stesso farmacista...augura loro invece lunga vita, perchè la natura e l’esistenza gli ha già maledetti abbastanza, essendo “bestialisti” idioti, oltre che persone , a cui però, prima o poi l a natura e il destino le farà pagare tutte,fino all’ultimo.
Ti auguro un 2014 sempre migliore dell’anno che sta per finire, sperando che la tua salute possa avere dei migliramenti e che continui ad essere te stessa, fottendotene di questi scellerati dal cervello bacato!

La cosa positiva di tutta questa faccenda?

Che il movimento bestialista, pardon animalista, ne esce al momento sconfitto sul fronte della comunicazione, come è giusto che sia e si auspica che sia l’inizio per un risveglio della coscienze e degli intelletti, lavati e onnibultati da una propaganda reazionaria e nemica della scienza e della ricerca stessa.

E adesso, bestialisti, insultatemi fin che volete. Dei vostri insulti come diceva il Conte Mascetti, “mi importa sega!”, vi risponderò e come dicono gli americani con un bel: “Fuck You”, aggiungendoci anche un bel “gesto dell’ombrello”, con tanto di dito medio alzato, perchè la vita di un essere umano malato vale mille volte di più di quella di qualche centiana di topolini o di beagle e sopratutto della vita degli animalisti fanatici e folli, perchè i veri amanti degli animali usano la ragione!

Marco Bazzato
29.12.2013


giovedì 19 dicembre 2013

Adozioni internazionali: 26 coppie bloccate in Congo

Se non fosse una cosa seria o semiseria ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, fino a pisciarsi addosso, perchè le vacanze prolungate delle ventisei coppie – etero –  in attesa di portare in Italia nuovi figli neri, appena “immatricolati” all’estero, divenuti tramite adozione internazionale, italiani a tutti gli effetti – come se una Kyenge  non fosse già più che sufficente –  assomiglia sempre di più ad una farsa tutta italiana, ad una presa per il culo, tipica per gli abitanti del Bel Paese, dove ora i politici di qualsiasi ordine e grado, si fingono indignati per il trattamento riservato ai nostri connnazionali, bloccati in Congo, per via di un timbro che non arriva da settimane.

Dobbiamo avere l’onestà di dircelo:

 Prima si constringono le coppie che vogliono adottare un figlio a diventare sceme con la burocrazia italiana, la quale, con la scusa della protezione dei minori,non  mollano le galline dalle uova d’oro, manco fossero affette da stitichezza cronica, tirando fuori un fracasso di cavilli legali, per mantenerli stipati nei magazzini degli orfanotrofi, pardon, delle Case Famiglia, dove lo Stato passa una “bustarella” che va da 90 ai 120 euro al giorno “per capo di bestiame”, per ogni minore “detenuto in adozione sospesa”, costringendo i futuri aspiranti genitori, a rivolgersi al business, delle adozinioni internazionali, andando così a prendersi i minori nei Paesi del Terzo mondo, non tanto per un vero amore nei confronti di questi luoghi, ma perchè in questi Paesi, dove la miseria è endemica, lo Stato in teoria ha tutto l’interesse di smaltire, se possibile, quanto prima le eccedenze minori, esportandoli e facendoli “reimmatricolare” all’estero, dando così a questi pacchi postali delle forme umanoidi, una nuova patria, dove gli “acquirenti indiretti”,diveranno i loro nuovi genitori, a rigor di legge, salvo, come avviene in Italia sovente, il diritto di ripensamento all’ultimo momento, anche mper motivi apparentemente o realmente futili,  bloccando così l’intera operazione, a pochi metri dal traguardo, in modo assolutamente legale.

Perchè la situazione delle coppie italiane merita di “sbellicarsi dalle risate?”

Per un motivo molto semplice: la  bianca cioccolata politica italiana si lamenta con della controparte di cioccolata nera congolese, avendo l’ardire di voler imporre in casa d’altri, in Congo, tempi burocratici rapidi, quando l’Italia stessa costringe i potenziali genitori ad andare a cercarsi i figli all’estero. E proprio in un caso come questo è come se si dicesse che la merda dei culi bianchi italiani non puzza, invece  quella dei culi neri congolesi, sì...mentre, indipendentemente dal culo che la espelle, sia esso  bianco o nero, beh, sempre merda è, e puzzolentetemente fumano entrambe!

È interessante notare che il ministro per la (dis)integrazione, la congolo-italiana Kyenge, si era vantata poco tempo addietro d’aver risolto la situazione delle 26 coppie e ieri lo stesso Mario Borghezio ha telefonato al nostro ambasciatore in Congo, come se questi, povero diavolo, potesse andare a fare pressioni sulla legittima burocrazia congolese, burocrazia non dissimile a quella italiana, che ha costretto le 26 coppie  ad andarsene all’estero per importare una discendenza legale, di colore, non biologica, legata alle due doppie eliche del DNA dei coniugi.

Ma l’apoteosi del ridicolo la si sta raggiungendo in queste ore, dove i Visti degli italiani sono scaduti e sembra che non ci sia nessuna volontà – e avrebbero ragione – di rinnovarli, facendo diventare immediatamente gli italiani dei clandestini.

 Non male per la Kyenge, che è entrata in Italia clandestinamente e che da quando si crede una importante e che conta nel panorama italiano ed europeo, vorrebbe cancellare il reato di immigrazione clandestina e Jus Soli a tutti e buona notte agli autoctoni italiani da generazioni, mentre nel suo vero Paese, il Congo, essendo forse meno idiota di tanti italiani o neoitaliani, hanno, in fatto di accoglienza e soggiorno, delle leggi ferre e non colabrodo come quelle nostrane e provincialiste.

La cosa più “bella” che potrebbe accadere a queste 26 coppie? Di essere messi in un aereo per l’italia e rispediti a casa, con un bel timbro nero sul passaporto e divieto di ingresso per un bel pò di anni, senza i neofigli appena “acquistati” al “mercato grigio” dellle adozioni internazionali.

Questo casino lo si ribadisce, non è colpa delle leggi congolesi, ma della stupidità e dell’ingordigia vorace delle “Case Famiglia”, le quali, spalleggiate da una burocrazia, folle, farigginosa, complessa e sopratutto più lenta di quella congolese, costringe gli aspiranti genitori che vogliono “immatricolarsi” dei figli adottivi nel loro Stato Famiglia ad emigrare.

Chiaramente si auspica che in un modo o in un altro, il ginepraio legale venga dipanato e che tutti, possano tornare a casa prima di Natale o al massimo prima di Capodanno, ma in ogni caso in primis va riveduta la pratica delle adozioni di autoctoni italiani, in Italia, in modo da tenere gli euro di queste famiglie nel nostro Paese, affinchè possano averne di più a disposizione, specie in questo periodo di crisi, perchè a conti fatti, tra viaggi in aereo e tutto il resto, il costo economico, forse privo degli stress italici, non deve comunque essere un costo indifferente, ma alla politica italiaana, come sempre, non interessa quanto i cittadini possano spendere, ma quanto lo Stato, attraverso aspirapolveri economici di euro, possa lucrare contro costoro, anche se non va  dimenticato che avere un figlio, specie se preso in adozionione, non è necessariamente un diritto acquisito per i futuri genitori e le traversie italiane e congolesi, in questo caso, lo stanno a dimostrare.

 Questo è il vero scandalo.

Marco  Bazzato
19.12.2013

Matrimonio convivenza, figli legittimi, figli “bastardi” e unioni gay

Il lupo come si sa perde il pelo ma non il vizio, esattamente come i drogati, rimarranno ex drogati a vita, anhche se dovessero campare cent’anni, rimanendo senza buchi tossici, per almeno trenta. Il centro sinistra e la sinistra italiana, in ogni caso post comunista, ossia post puzzona, rimarrà sembre mendace e vigliacca, disonesta ad accordare la verità al loro pensiero, piuttosto che accordare il pensiero alla verità.

Un tipico esempio di questo modo di pensare deviato lo ha dimostrato propprio in questi giorni il Presidente della Camera, “signorina” o “missis” Laura Boldrini, che non  finge o peggio non riesce a comprendere la differenza che ci sta tra un compagno,un coinquilino, un covivente moreuxorio e un marito vero e prorpio e si che essendo laureata in giurisprudenza, il codice civile italiano dovrebebbe conoscerlo a menadito, invece nisba.

I post comunisti o neopuzzoni non perdono il vizio di mentire, anche innanzi alle ovvietà, perchè se in passato questi smemorati per interessi personali, attaccavano il matrimonio come barbara istituzione borghese da abbattere, oggi, e molti giornalisti sono complici di questa vigliaccheria linguistica, tendono ad uniformare, per plasmare il cervello degli idioti, il matrimonio con la convivenza. Infatti sempre più spesso, si utilizzano termini come marito o compagno, oppure moglie e compagna, come se agli effetti giuridici fosse la stessa cosa.

È uno stillicidio fetido e menzognero che si rinnova, come le feci che vengono evaquate fuori durante la deiazione quotidiana, che manipola le menti deboli delle giovani generazioni che ancora non sanno distinguere il giusto dallo sbagliato, il vero dal falso. È un martellamento – ai coglioni –  costante, sparato, gridato,  scritto, vomitato a tutto volume contro gli strati più deboli e psicoloabili della società, i quali, come i bambini che giocano con gli escrementi, costruiscono castelli fetidi di merda.

È infatti la stessa Boldrini Laura, dottoressa in Giurisprudenza, nell suo tentativo maldestro di autodifesa e di difesa  del suo concubino, da  laurata in legge doveva conoscere, che se il Presidente degli Stati Uniti, Obama, viaggia con la moglie, non con la compagna. Ma quello che è peggio che una persona che afferma ogni sinistro giorno che le istituzioni e le leggi vanno rispettate, ha l’ardire pubblico di paragonare la sua piccola persona e il suo piccolo ruolo da burocrate passacarte, a quello del Presidente degli Stati Uniti, facendo passare costui e la moglie, il primo come un suo pari, passacarte, e la seconda come una semplice concubina del marito, solo perchè priva di onestà intellettuale e legale, nel saper stare al proprio posto e di non confodnere i ruoli diversi e matrimonio legale, davanti alla legge, con un semplice concubinato.

Secondo voi,  la Laura Boldrini può paragonarsi come ruolo di persona di Stato a Barak Obama, e il suo convivente more uxorio può essere paragonato ad una legittima sposa, come lo è innanzi alla legge, Michelle Obanma?
Ma che stiamo scherzando?

E un iniziativa analoga, sempre nello spirito sinistro di una sinistra, sinistra, lo ha fatto anche Enrico Letta, il quale, legiferando l’uguaglianza dei figli nati all’interno di un matrimonio legittimo, con i figli  illegittimi, o naturali che dir si voglia, equiparando un bastardo termine oggettivo usato quasi oltre duemila anni, pper indicare una discendenza impura, rispetto ad uno sponsale legale, un pò come si è detto per secoli per i cani bastardi, oggi impropriamente, perchè vittime del politicamente corretto, ossia l’evidente falso  –  nato da una relazione extraconiugale, con i figli nati all’interno di un matrimonio legale, come se fossero la stessa cosa, legittimando in modo indiretto la cornificazione e la discendenza a discapito dei figli legittimi, con tanto di annessi e connessi ereditari, quasi a voler apparentemente rendere cosa buona e giusta  l’eventuale femminicidio della legittima consorte del padre, o l’omicidio del legittimo consorte della madre, per scopi economici ed ereditari.

E poi dicono che la sinistra non è attaccata al denaro come un tarzanello sta attaccato al culo di un mulo!

Il tutto perchè?

Per distrugere l’istituzione legale del matrimonio, quello fondato su l’unione feconda di un uomo e di una donna, in quanto il passo successivo sarà quello di annacquarla, per far spazio anche alle unioni tra le persone dello stesso sesso, o legalizzare, come si vorrebbe fare per quelle tero, questo tipo di convivenze, ancora per tornaconto economico dell’uno o dell’altro.

Va ricordato che la sinistra, almeno quella italiana, ha sempre parlato di lussuria libera, di sesso aperto, di chiavate e inculate in libertà – non importa se sono le donne  quelle che se lo pigliano  nell’ano da un maschio o se sono maschi che inculano altri maschi –  ogni buco va bene. Basta godere, in quanto la discendenza non è importante, anzi. Avere figli è come avere un emorroide che fa male e pesa al culo per tutta la vita. Le vere femministe, almeno così si diceva negli anni settanta, aprono le gambe, prendono la pillola, fanno mettere il goldone, facendosi montare dal primo che passa, ma non sono vacche da fecondare a piacimento, da muugere quando gli infantivogliono rubargli il latte dalle mammmmelllle, succhiando i capezzoli fino a farle bestemniare e godere.  Manco debbono stare  a badare alla casa, ma in fabbrica a lavorare, a produrre e che in una società veramente libera il matrimonio è uno spillone inifilato al cazzo, un ago da balia messo al citoride, insomma una forma di costrizione e prostituzione arcaica e tribale, dove la donna è sottomessa all’uomo, non importa se alla missionaria o alla pecorina. In ogni caso lo pigliava sempre e comunque in qualche buco e quindi farsi fottere – gratis –  dallo Stato o da un prete, tramite uno sponsale, manco lo si doveva pensare.

E adesso? Contrordine compagni!

Viva il matrimonio, a patto solo che sia aperto a gay, lesbiche e trans, altrimenti è un istituzione che discrimina le diversità, dicono questi. Ma cazzo, se sono diversi perchè  diavolo vogliono le stesse cose degli “uguali?”

Anche se i veri diversi, nono sono gli  i gay, le lesbiche o trans, in quanto i primi si fanno ichiappettare da persone del loro stesso sesso, mentre le donne, beh,forse vanno via pricipalmente di 69...ma sono affari che riguardano la loro privacy no? Cosa fanno, come lo fanno e con chi lo fanno, sono cazzi loro,  vero?

Vero e quindi perchè si dovrebbe legalizzare e riconoscere un atto sessuale o un attrazione che compete  prettamente  la sferaprivata?

I veri diversi, ma lo sanno solo le persone intelligenti, ad onor di logica sono gli etero, in quanto vanno con una persona del sesso opposto, amando, godendo, facendo l’amore e anche creando una discendenza. Mentre i veri uguali sono gli omosessuali, quelli che vanno con persone del loro stesso sesso, perchè con gli etero, a differneza di gay e lesbiche, gli opposti e i veri diversi, si attraggono.

Il pronlema di fondo è che spiegare le cose semplici a dei politici e ad un popolo che mentalmente ha il cervello lavato dai media, da un’informazione falsamente corretta, è un impresa quasi impossibile, perchè come le scimme ignoranti si arrampicheranno sugli specchi, usando la parolina magica che in questi anni ha fatto breccia nella testa degli stolti: omofobia...già perchè quando non sanno cosa rispondere, perchè intellettualmente deficitari, la urlano ai quattro venti, come se questo potesse far crescere in costoro un briciolo di cervello, un lume di razioncinio, un grammo di ragione. Ma innanzi al vuoto pneumatico e privo di suono di una mente stolta, l’unico neurone funzionante che a questi rimane, è solo quello di girare in eternocome impazzito, per poi perire suicida, sbattendo con violenza addosso ad uno spigolo, entro una testa vuota, rotonda come una palla da biliardo.

Un ultima nota interessente, per far capire che una parte del mondo che faceva capo alle colonie inglesi si è svegliato e ha deciso, democraticamente, di dichiarare illegali i matrimoni tra le persone dello stesso sesso e questi due grandi nazioni sono l’Australia e l’India, certo non due Nazioni antidemocratiche, anzi, visto che l’India ha rispovlerato il diritto Vittoriano  e il regno vittoriano è stato un regno illuminato dalla saggezza....cosa che gli angolosassoni odierni hanno perso!

Forse il mondo si sta svegliando, ma  noi in Italia, per colpa di una certa sinistra, invece di fare passi in avanti, “retroc ediamo” come i gamberi, con un agran brcucior de bucio de cul, come dicono e fanno a Roma,, dentro i palazzi del potere politico,  nei confonti degli italiani.

Marco Bazzato
19.12.2013

martedì 17 dicembre 2013

Babbo Natale merita la morte?


Ormai è chiaro, Babbo Natale merita di morire!

 Non se ne può più.

È praticamente da quasi più di un mese che le palle del mondo girano a spron battuto, i coglioni fumano, i testicoli maledicono il Cielo e la Terra, a causa di questo avinazzato rubicondo  appesta giornali, televisioni, siti internet, facebook e chi più ne ha più ne metta, massacrando stuprando, violentando, sodomizzando, comettendo atti commerciali contro natura nei confronti di donne, vecchi, bambini, nonni, zii e parentando vario, incitando, in un periodo di depressione economica, al consumismo esasperato, alla rapina indiretta dei figli nei confronti dei genitori, all’istigazione alla violenza economica, per far finta di far felice dei mocciosi rompicolgioni.

E questo barbuto vigliacco alla Fidel cCastro, ma capellone peggio di uno schifosissimo hippy drogato  con barba che arriva al mento, cosa combina in Lapponia?

 L’ho visto proprio con i miei occhi in un film di Walt Disney: usa dei minorati fisici, chiamati gnomi – per salvarsi legalmente il culo dall’ ispettorato del lavoro e dai braccialetti ai polsi –  dalle fattezze eternamente bambinesche, anche se pluricentenari, a lavorare gratis per costruire giocattoli, sfruttando il lavoro minorile peggio di come oggi fanno i cinesi o di come facevano gli italiani, anche prma degli anni ’50 del millennio passato,visto che basta riandarsi a vedere il film “I Il Vigile” con  Alberto Sordi, dove Otello Celletti , vetusto sfaticato lecchino debosciato, un pò come Babbo maiale, pardon, Babbo Natale, si divertiva a scorrazare in moto, mentre il figlio poco meno che undicenne faceva il meccanico di auto e di moto.

Babbo Natale va considerato alla stregua di un criminale economico. Alla stegua di un affamatore di famiglie. Va visto come un vegliardo capitalista sfruttatore, non  solo di minori dalle orecchie a punta, ma anche delle famiglie, le quali, se hanno progenie legittima o bastarda, sono costrette a svenarsi per farli contenti, visto che i frugoli altrimenti, iniziando a rompere già dai primi di novembre, la notte di Natale, per liberarsi la mente e i timpani, andrebbero sacrificati, come si fa con l’agnello pasquale della pasqua ebraica, oppure utilizzando la macellazione rituale islamica, che praticamente è quasi la stessa cosa, sgozzandoli e aspergendo il  sangue sulla porta di ingresso, per indicare  a quel barbuto di non fermarsi e di passare oltre, in quanto quella casa non si fanno regali alle pulci indemoniate, perchè sgozzate, visto che da dietro la porta continua a girare all’infinito  il ritornello della canzone  “Soli” di Adriano Celentano,  “.. È inutile bussare, tanto qui non aprirà nessuno”, in quanto dopo aver sgozzato il figlio o i figli, il marito ha ammazzato la moglie, uccidendosi a sua volta, con un colpo di pistola in bocca!

Non possiamo negare che Babbo Natale non sta sui coglioni a tutti. A poco serve rammentarci che anche noi, oggi adulti o vegliardi, siamo stati a nostra volta dei piccoli bastardi rompicoglioni e quinidi dobbiamo essere tolleranti nei confronti delle giovani generazioni implumi o impuberi che dir si voglia.

Balle! Bubbole! Castroneri cosmiche! Minchiate selenite per non avere il coraggio di imparare dai nostri errori, trasformando oggi dei piccoli mostri affamti di regali sotto l’albero in futuri famelici bestemmiatori contro questo panzone sciagurato, che praticamente di regali, e i bambini lo debbono sapere, non ne porta manco uno!

Ormai Babbo Natale è una cancrena planetaria, tanto che perfino i cinesi, convertiti al capitalismo comunista, hanno iniziato ad evocarlo,  ad osannarlo, ad adorarlo, tanto per rovinare  bene o male quasi un altro mezzo miliardo di bambini, come se non fossero già abbastanza  sfracella marroni per conto loro.

Il problema è che è impossibile ribellarsi a questo demone assatanato di denaro. In questo nefasto periodo lo si trova in ogni loco o loculo: nella carta igenica mentre ci si pulisce il culo, nei tampax, dove quando le donne se lo infilano, beh, sappiamo dove, questo vecchio perverito fissa con occhi sgranati la foresta pluviale della vulva o il monte di venere pelato, fingendo di arrossire per la vergogna, anche se poi una volta tornato a casa si chiude in bagno e va via di manovella come un assatanto di sesso..

 Lo si trova in Tv, aprendo qualsiasi giornale, sito internet. Ad ogni angolo si trada ci sta un Babbo Natale con che, invece di farsi i cazzi suoi, inizia a scampamellare come una vacca al pascolo, facendo auguri natalizi non voluti, visto che questi non può sapere, perchè manco lo riguarda, se ti è appena morto il gatto, se si è stati licenziati o se la moglie  vi ha appena beccati  a letto con un altro uomo, nudi come vermi, mentre commettevate atti di sodomia, considerati da costei – domofoba e integralista religiosa – contronatura!


Babbo Natale è e rimarrà nei secoli seculorum l’emblema del male assoluto. L’emblema dell’uomo nero  di rosso vestito. Un essere  generato e non creato dalla mente malata di qualche laido genio del marketing deviato, forse ex bevitore incallito e indefesso di Coca Cola, ormai verde di bile e rabbia, perchè la sua creatura si è ribellata al creatore, inizando ai vivere, seppur per non più di tre mesi all’anno, di vita propria.

Babbo Natale andrebbe abolito per legge o  reso incapace di nuocere al suo prossimo, ossia a tutti noi, perchè anche lasciarlo libero per meno di novanta giorni all’annno, equivale a creare danni psicici ed economici permamenti nelle vuote tasche di coloro ch eper forza sono costretti ad assecondare, causa pigmei o scimmie bonobo, chiamati in modo proprio: discendenza ancora minorenne!

Cittadini di tutto il mondo unitevi in questa battaglia di libertà. Unitevi e scrivete al Norad, affincheè almeno quest’anno, invece di seguire il suo viaggio con i radar, facciano una cosa per il bene dell’umanità: lo abbattano, facendo alzare i caccia, pundandogli contri i puntatori laser dei missili terra-aria, distruggendolo. Non importa quanti potranno essere i danni collaterali o le vittime. Non importa quanti periranno in questo attacco di libertà dei cieli, anche perchè è sicuro, che certo Babbo Natale volerà illegalmente, in quanto non avrà sicuramente presentato il piano di volo e che quindi, come ogni ogetto volante non identificato, merita di essere abbattuto e distrutto e sopratutto ucciso una volta per tutte!

Marco Bazzato
17.12.2013

lunedì 16 dicembre 2013

Laura Boldrini e il viaggio a scrocco in Sudafrica?

Diciamocelo, ci sono persone che amano andare ai funerali, non tanto perchè erano legate da qualche grado di parentela o di amicizia  con il neocadavere,  ma perchè sadicamente amano vedere la folla affranta che piange, che si strappa i capelli, fingendo dolore e compassione per un quasi centenario che ha lasciato questa valle di lacrime, sempre troppo tardi, almeno secondo il metro di giudizio dei suoi detrattori e nemici, o sempre troppo presto, a detta di chi gli fingeva di essere amico, solo per calcolo politico o interesse, o perchè come una massa di pecore belanti pronte al macello,avendo paura di andare controcorrente come i salmoni, ha sempre preferito farsi guidare dai cani del “buon pastore”

Ma che ci azzecca Laura Boldrini con la semina pubblica di Nelson Mandela?
Cetto Laqualunque avrebbe saggiamente risposto: “Una beata minchia!”

E che ci azzecca il convivente more uxorio, il concubino della Boldrini con queste esequie?
Qualsiasi toscano doc avrebbe risposto “una beata fava!”, oppure una “beata minchia!”

Già, perchè se il Presidente della Camera – non la Presidentessa, come vorrebbe costei, sbugiardata pubblicamente – indirettamente –  anche dall’Accademia della Crusca (1), dovrebbe avere l’onestà intellettuale e il rigore morale, dote assai assente in tutti in quasi tutti i politici di ogni ordine e grado, dovrebbe avee nulla a che fare, direttamente o i indirettamente con il Mandela. Ma foorse perchè ha lavorato all’Onu per quasi dodici anni, riempendo indirettamente l’Italia di clandestini in attesa di asilo politico odello status di rifiugiati, ha la supponenza di credersi al disopra di un Primo Ministro di qualsiasi Paese civile?  Un pò puerile come pretesto, visto che se tutto va bene il Mandela manco se la filava di striscio da vivo, figurarsi da morto!

Perchè rappresenta gli italiani?
No. Perchè a livelllo parlamentare rappresenta sì la terza carica dello Stato, ma se ci si aggiunge il Presidente della Repubblica, beh, manco arriva al podio, figurando de facto, ragionamendo in termini sportivi,  una perdente, giunta al quarto posto, manco buona per una misera medaglia di bronzo,  e  non dovrebbe essere scarrozzata – gratis – su un volo di Stato, men che meno  il suo “amante!”

La Laura parla di “polemica strumentale e sessista!”.

 Sessista una nerchia e  moralismo da salotto un cazzo!

 Clemente Mastella è stato bastonato, quando era Ministro della Giustizia, per molto meno, ossia per essersi portato il figlio, in un volo di Stato, nello stesso aereo del Premier, oltretutto in Italia, non nella parte capovolta del globo, in Sudafrica, per sentire il suono delle vuvuzela, che sembrano tante zanzare rompipalle!

La Boldrini, che dovrebbe conoscere le leggi italiane, equiparando il matrimonio ad un “concubinato”, ad una convivenza, da persona intelligente come crede di essere, dovrebbe sapere che esiste  una differenza sostanziale tra mogli che accompagnano i mariti, e  viceversa,  il matrimonio tra un uomo e una donna,è  l’unica vera unione riconosciuta dalle leggi dello Stato italiano, mentre, per fortuna, il concubinato, la convivenza more uxorio, gli “amori clandestini”, per la legge sono un fatto privato, una scelta di due adulti – maschio e femmina – consenzienti.

Quindi quando la Boldrini paragona il suo covivenente more uxorio, dove anche se etimologicamente significa “come sposi”, all’atto legale sono due estranei, offende le coppie regolarmente sposate, che hanno avuto i “coglioni” di prendersi le loro responsabilità legali e morali innanzi alla legge, e  se per la lagge, giustamente il suo convivente è considerato un estranero, non si capisce come questi possa avere avuto accesso ad un volo di Stato, oltretutto viaggiando a scrocco?

La cosa interessante è che il primo ministro israeliano ha ritenuto il viaggio uno spreco di denaro pubblico. Evidentemente questo per alcuni belloni della sinistra radicale e quasi antagonista è stata l’ennesima prova di come gli “ebrei sono tirchi”, secondo un falso luogocomune antisemita, perciò cosa ci stava di meglio che non dare uno schiaffo alla miseria e alla tacagneria ebraica, facendo l’esatto opposto,imbucandosi, come una cloachard, in un banchetto nuziale, senza invito e sopratutto privi dell’adeguata statura e peso politico sul piano internazionale?

Dire che il viaggio della Boldrini, del concubino e del suo staff non ha gravato sulle casse dello Stato, è come mettere foglie di rosmarino  su topa, capezzoli e nerchia, visto che si è vero, che in teoria la trasferta è stata a costo zero, ma ci sarebbe da mangiarsi una merda  se durante il volo, che A/R dura in totale 24 ore,  il gli scrocconi e staff non hanno bevuto manco un bicchiere i acqua, consumato l’ossigeno, mangiato nulla e usato il cesso per espletare le anaturali fuzioni fisologiche,  gas compresi, , senza dimenticare il costo per  il trasferimento degli di imbucati dall’aeroporto fino al luogo delle esequie, A/R.

Il punto è che se la Boldrin ci teneva tanto ad assistere cerimonia pubblica di semina del Mandela, poteva aprirsi il portafogli, pagare con carta di credito personale, per lei e per il concubino, viaggiando come privati cittadini e mettersi in un angolo, come ha fatto la massa di popolo che ha assistito all’evento. Ma otre all’aereo avrebbe dovuto pagarsi il taxi A/R e poi non avrebbe potuto fare la “sborona”, come dicono in Romagna.   pavoneggiandosi della sua importanza politica, innanzi a persone di rango politico molto più elevato, che giustamente avrebbero guardato la coppia di compagni, come due intrusi.


Il tutto per risparmiare al massimo duemila schifosissimi euro, all inclusive, pagando anche per il concubino, in classe economy, mescolandosi a pezzenti, puzzoni, personaggi di ogni risma e fattezza...insomma, personaggi che non si addicono al pensiero elevato e radical chic della Boldrini.

È proprio vero, con tutto il rispetto per gli ebrei e senza voler essere antisemita, ma usando un luogo comune di origine medioevale,  e un pregiduzio diffuso ancor oggi, ossia quando si deve pagare di tasca propria, alcuni diventano “tirchi come gli ebrei”, visto che è risaputo clhe la sinistra radicale italiana, è sempre stata  storicamente filo palestinese, nei fatti!

L a cosa migliore che dovrebbe fare la Boldrini?

Avere l’onestà intellettuale e morale, visto che è brava a salire in cattedra, dando lezioni di etica a tutti, di dare le dimissioni da Presidente della Camera, dimostrando, facendo un passo indietro, che in Italia, chi sbaglia paga, perdendo posto di lavoro e  agi, a cui nel giro di poco tempo ha dimostrato di sapersi adattare assai bene!

Marco Bazzato
16.12.2013



giovedì 12 dicembre 2013

La protesta dei forconi e il ribellismo che spaventa la politica

Forse finalmente ci siamo!

Da lunedì sembra che una parte degli italiani si stia svegliando dalla letargia. Iniziano a spuntare i tricolori – odiati, dalla sinistra in quanto richiamano, a loro dire, al fascismo e al becero nazionalismo. Le piazze si riempiono di persone che da nni hanno coglioni e ovaie sfracicate da una politica imbelle, immobile e imbecille, che con la lentezza degna di un bradipo drogato, finalmente si è ufficialmente scritto che buona parte del porcellum, puzza di porco putrefatto, di porcilaia fetida e putrescente, in quanto incostituzionale.

Piano, piano, troppo lentamente purtroppo, si inizia a bloccare il traffico. Peccato che sia solo a macchia di leopardo e i manifestanti, come per tutte le rivoluzioni che si rispettino, hanno bisgono dei provocatori “giunti da fuori” non importa se mandati dallo Stato o pagati da Potenze Straniere, per accendere la miccia della repressione. Per ora si è ancora ai mortaretti, alle micette  che i bambini delle  scuole primarie sparano a carnevale, perchè la “gioiosa macchina da guerra” della rivolta, per dirla alla Achille Occhetto ,sta ancora cercando di carburare.

All’armata Brancaleone de governo di sinistra, centro sinistra, Nuovo Centro Destra – come mettere etero e gay in un unica grande orgia, per la serie  chi  incuo, incolo! –  iniziano a venire i sudori freddi,  i tarzanelli pendono come  stallatiti incollate alle mutande sporche di affarismo, in quanto, queste manifestazioni nascono in modo spontaneo, come  raccontavano in modo falso e peloso, in Siria, Libia, in Egitto, da parte dei cittadini, i quali stufi della mancanza di libertà e democrazia, con noi occidentali, naturalmente parteggivamo per la libertà, per la rivoluzione, perchè gli oppressori andavano abbattuti, senza se e senza ma, anche fornendo armi ai ribelli, cosa che mai ufficialmente l’Italia ha fatto, o se l’ha fatto, i vari governi non lo hanno mai ammesso.

Ora i nostri politcastrsi si trovano dall’altra parte della barricata, ossia vanno a letto e copulano, secondo alcuni contronatura, con i vari Gheddafi, Bashar al Assad, Mubarak,  pronti a scagliare le milize lealiste al governo contro i ribellisti, termine usato dall’apparato  politco, in nodo che i cittadini davanti alla tv non associno i ribelli italiani a quelli libici, egiziani e siriani, perchè potrebbero capire, che se avevano ragione libici, egiziani e siriani a ribellarsi a rovesciare i governi nati dati da colpi di Stato. Ma nel caso Italiano, il termine ribellismo, dispergiativo di ribelle nella lingua italiana, usato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, equivale a cagare sulla testa dei cittadini esasperati, trattandoli come dei mezzadri pezzenti che non vogliono più sottostare ai diktat  di una classe poltica deligittimata, in quanto  l’Italia dal governo Monti fino a quello attuale guidato da Letta, ha  avuto due Presidenti del Consiglio imposti dalla dittatura nazicomunista, che va sotto il nome di Unione Europea.

Ora di cosa ha bisogno l’Italia e gli italiani per alimentare la protesta ed estenderla da macchia di leopardo a macchia d’olio, esondando in tutta la penisola?

Ha bisogno di uno o più martiri. Ha bisgono di cercare lo scontro indiretto con le forze dell’ordine, in modo che queste, prese dal panico, almeno secondo le versioni ufficiali quando si tratta di Paesi stranieri in rivolta, rispondano con un eccesso di legittima difesa e con brutalità, solo così anche in Italia, la miccia che già da adesso sembra essere umidiccia e povera di sostanza, potrebbe tornare ad infiammare, andaando a dar finalmente fuoco alle povleri della polveriera Italia, trasformando le case di oogni singolo cittadino,deluso e disilluso in un novello “Pietro Micca”, in un nvello “Partigiano” pronto a fare una “Nuuova “Resistenza”, per porre fine alla dominazione straniera dell’Unione Europea, militarmente guidata dai  novelli generali Fiorenzo Bava Beccaris.

L’Italia ha bisogno di eroi, di persone pronte a sacrificare la propria vita per dare una nuova classe politica al Paese. Per dare un nuovo futuro ai propri figli, e non importa, a questo punto, se il nuvo che avanza dovrà, per dirla alla Matteo Renzi, “rottamare” politicamente quella esitente.

Ma per fare tutto questo ci vorrebbe anche l’aiuto dei rappresentati delle Forze dell’Ordine, i quali dovrebbero schiararsi armi e bagagli con i cosidetti “ribellisti”, perchè il loro primo compito dovrebbe essere quello di difendere sì le Istituzioni, ma non i poltici che non rappresentano le istanze dei cittadini, ma quelle delle Istituzioni Europee, che certo non rappresentano nè l’interesse dell’Italia e tantomeno quelle di lavoratori, disoccupati,  studenti, pensionati,  esodati, argigiani e piccola impresa,il vero motore dell’economia e dell’antico benessere italiano, lustro e orgoglio nel mondo.

Marco Bazzato
12.12.2013