domenica 29 dicembre 2013

Caterina Simonsen e la "civiltà" di alcuni animalisti

Ho sempre aborrito la viltà degli animalisti, considrandoli alla stregua di una metastasi, una nemesi, una cancrena sociale endemica che uccide l’intelletto, che onnibula la ragione, perchè vogliono portare il mondo nell’oscurantismo scientifico, uccidendo la ricerca, nel nome della loro folle ideologia nazi-comunista o comunisto-nazista, tanto  sempre di stessa merda si tratta.

È cronaca di pochi giorni fa, dove una giovane donna di venticique anni, oltretutto studentessa di veterinaria, e quindi l’amore per gli animali gli nasce da dentro, ma conosce anche la medicina, e che che ha avuto l’onestà di di dire la verità su facebook, ossia che costei a causa di gravi malattie genetiche, oggi continua a vivere grazie anche alla sperimentazione animale. Ebbene questi paladini dell’umanità, questi difensori dei deboli e degli oppressi, hanno avuto  la disumana infamia morale di augurarle la morte:
 “Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te(1), oppure, “Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m... in meno  ..

Perchè ecco chi sono oggi gli animalisti, bestie inferiori come intelletto e come sensibilità alla sensibilità degli animali che dicono di proteggere, ma fondamentalmente vili e codardi.

Sì lo ribadisco, persone vili e codarde, perchè se da una parte si arroccano il diritto di difendre gli animali, da chi e da cosa non si è mai capito, ah, sì, dalla sperimentazione aninale, beh, però questi  falsi paladini degli animali, non hanno i coglioni, e in questi giorni ne ho sfidati assia più di uno pubblicamente, a  riuncuiare a qualsiasi tipo di cura farmacologica o medica, per se stessi e per i loro cari, pur di esere fedeli ai loro principi da buffoni,che a livello astratto sono pronti a difendre con la morte – quella altrui – ma guai a toccargli un grammo del loro miserabilissimo diritto alla salute e all’accesso a terapie farmacologiche, anche di semplici farmaci da banco, se prima sono stati testati sugli animali.

Risposte ricevute da questi paladini degli animali? 0 (zero) assoluto.

Forse da questi babbuini – che manco devono offendersi visto che considerano gli animali identici a loro, con tutto il rispetto per i babbuini, vengo considerato un provatore, uno che vuole il loro male, uno che offende, o che si attaca al capello...Eh sti cazzi! Mi è sembrato di trovarmi innanzi a quella battuta grassa, considerata,  a seconda dei punti di vista, omofoba,  che si ode spesso: sono tutti bravi a fare i busoni col culo altrui.  Ma quando il culo in gioco è quello loro o di qualche famigliare rimangono muti come cani a cui hanno tagliato le corde vocali, abbassano le orecchie e si infilano addirittura la loro coda in culo, pur di salvarsi la pelliccia, pardon la pellaccia, ingurgitando farmaci in quanità industriale, e che vadano a farsi fottere beagle, topolini bianchi, cani, gatti, scimmie o quantìaltro...senza contare che nessuno di questi paladini degli animali muove un dito contro l’irrorazione estiva di prodotti chimici contro la ezanzare e manco si sognano di fare una manifestazione di piazza per salvare i topi dalla deratirizzazione, che crepano come le zanzare, avvelenate..., dimostrando così che non sono altro che puzzole vigliacche, ipocrite e sepolcri imbiancati di menzogne mediatiche!

Se vivessimo in un paese utopicamente perfetto, quasi a misura di bestialisti, il legislatore, risparmiando miliardi di euro sulle spese mediche, promulgherebbe e il parlamento approverebbe una norma ove a tuttti gli  iscritti ad associazioni animaliste, antivisezione e affini, in modo preventivo viene negata qualsiasi tipo di assistenza medica, da quella farmacologica e da banco, fino a ricoveri ospedalieri e agli interventi chirurgici, visto che il sapere dei medici passa anche per la storia della sperimentazione animale. È logico che il divieto di accesso alla cure mediche, esteso ai famigliari, mogli, figli o conviventi, indipendentemnte dall’orientamento sessuale dei medesimi, ribaltando il concetto  dell’odiato fascismo, riscrivendo l’assioma e tramutandolo in: colpiscili tutti per educarne qualcuno”.

  E i miliardi risparmiati ogni anno sulle prestazioni sanitarie o rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale, andrebbero a finanziare un fondo per la ricerca e la sperimentazione, usando anche cavie animali da laboratorio, ma salvando, grazie alla legge che lo imporrebbe, l’obbligo di obiezione di coscienza degli animalisti e i loro fiancheggiatori verso i farmaci e le cure mediche, se provengono o anche se hanno origini storiche, antiche o recenti, la coscienza e l’etica degli animalisti e dei nemici della sperimentazione animale, perchè è troppo comodo “volere la botte piena e la moglie ubriaca!”

Ma si sa, putroppo in Italia le cose semplici sono impossibili, però almeno in questo caso ci sta una nota positiva: forse finalmente gli italiani, con intelletto, si sono resi conto di chi o cosa sono veramente oggi gli animalisti, in quanto, e non è la prima volta che accade, anche se non mai in modo così ecclatante , tanto da interessare i media nazionali e le grandi  testate giornalistiche, sovente nei social network si trovano creature subumane  prive di umanità, che per vendicare un cane, un gatto, un uccellino – demandando il compito ad altri a farlo al loro posto, perchè codardi anche in questo caso –  ogni genere di tortura e di sevizie all’umano, reo a loro dire di aver ucciso un animale, quando per punire nel modo adeguato ci stanno già le leggi che li tutelano comuqnue, in quanto vittime di rieati.

Questo è il messaggio di solidarietà che ho lasciato nella pagina Facebook di Caterina:

Ciao Caterina,


Ti offro il mio pieno e incondizionato sostegno morale contro quelle “persone” che ti hanno insultata e ti hanno augurato la morte solo per aver difeso la sperimentazione animale. Sovente mi sono scontrato con questa gentaglia, avrei altri termini da utilizzare, ma sono nella tua pagina e mi trattengo per rispetto nei tuoi confronti.
I bestialisti, come li chiamo io, sono intellettualmente ottusi, radicali impazziti che commettono atti di terrorismo mediatico e non con le loro scorribande. Sono soggetti mentalmente instabili, visto che non si rendono conto manco delle ovvietà, ma se li metti con le spalle al muro, con i fatti, beh, tacciono come vermi senza arte e nè parte. Ho sempre chiesto a costoro, se avessero un famigliare, o se loro stessi fossero affetti da una malattia rara, ma anche normale, diciamo, sarebbero disposti a non farsi curare perchè i farmaci prima sono stati testati sugli animali, condannando così se stessi, un loro figlio, la loro moglie o quant’altro? Silenzio assoluto, coda in mezzo alle gambe e orecchie abbassate, perchè non sanno rispondere.
Io poi sarei anche dell’idea di scrivere nei “bugiardini” dei farmaci il numero di cavie che sono state utilizzate durante i test, non solo la posologia e via discorrendo, ma tutto, proprio tutto, in modo che i “bestialisti”, una volta letto il “bugiardiono”, possano segliere se seguire la loro ideologia bacata, oppure se salvarsi la loro intuile pellaccia.
Non ti crucciare per questi subumani, non sono nè persone e nemmeno animali, sono solo esseri inferiori che il più delle volte non sanno nemmeno cosa sia un letto di ospdeale, una serie infinta di esami, degli interventi chirugici e una sfilaza di medicinali da far impallidire lo stesso farmacista...augura loro invece lunga vita, perchè la natura e l’esistenza gli ha già maledetti abbastanza, essendo “bestialisti” idioti, oltre che persone , a cui però, prima o poi l a natura e il destino le farà pagare tutte,fino all’ultimo.
Ti auguro un 2014 sempre migliore dell’anno che sta per finire, sperando che la tua salute possa avere dei migliramenti e che continui ad essere te stessa, fottendotene di questi scellerati dal cervello bacato!

La cosa positiva di tutta questa faccenda?

Che il movimento bestialista, pardon animalista, ne esce al momento sconfitto sul fronte della comunicazione, come è giusto che sia e si auspica che sia l’inizio per un risveglio della coscienze e degli intelletti, lavati e onnibultati da una propaganda reazionaria e nemica della scienza e della ricerca stessa.

E adesso, bestialisti, insultatemi fin che volete. Dei vostri insulti come diceva il Conte Mascetti, “mi importa sega!”, vi risponderò e come dicono gli americani con un bel: “Fuck You”, aggiungendoci anche un bel “gesto dell’ombrello”, con tanto di dito medio alzato, perchè la vita di un essere umano malato vale mille volte di più di quella di qualche centiana di topolini o di beagle e sopratutto della vita degli animalisti fanatici e folli, perchè i veri amanti degli animali usano la ragione!

Marco Bazzato
29.12.2013


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