Ho sempre aborrito la viltà degli animalisti, considrandoli alla stregua di
una metastasi, una nemesi, una cancrena sociale endemica che uccide
l’intelletto, che onnibula la ragione, perchè vogliono portare il mondo nell’oscurantismo
scientifico, uccidendo la ricerca, nel nome della loro folle ideologia
nazi-comunista o comunisto-nazista, tanto sempre di stessa merda si tratta.
È cronaca di pochi giorni fa, dove una giovane donna di venticique anni, oltretutto
studentessa di veterinaria, e quindi l’amore per gli animali gli nasce da
dentro, ma conosce anche la medicina, e che che ha avuto l’onestà di di dire la
verità su facebook, ossia che costei a causa di gravi malattie genetiche, oggi
continua a vivere grazie anche alla sperimentazione animale. Ebbene questi
paladini dell’umanità, questi difensori dei deboli e degli oppressi, hanno
avuto la disumana infamia morale di
augurarle la morte:
“Per me
puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per
un’egoista come te” (1),
oppure, “Magari fosse morta a 9 anni, un essere
vivente di m... in meno ..
Perchè ecco chi sono oggi gli animalisti, bestie inferiori come intelletto
e come sensibilità alla sensibilità degli animali che dicono di proteggere, ma
fondamentalmente vili e codardi.
Sì lo ribadisco, persone vili e codarde, perchè se da una parte si
arroccano il diritto di difendre gli animali, da chi e da cosa non si è mai
capito, ah, sì, dalla sperimentazione aninale, beh, però questi falsi paladini degli animali, non hanno i
coglioni, e in questi giorni ne ho sfidati assia più di uno pubblicamente, a riuncuiare a qualsiasi tipo di cura
farmacologica o medica, per se stessi e per i loro cari, pur di esere fedeli ai
loro principi da buffoni,che a livello astratto sono pronti a difendre con la
morte – quella altrui – ma guai a
toccargli un grammo del loro miserabilissimo diritto alla salute e all’accesso
a terapie farmacologiche, anche di semplici farmaci da banco, se prima sono
stati testati sugli animali.
Risposte ricevute da questi paladini degli animali? 0 (zero) assoluto.
Forse da questi babbuini – che manco devono offendersi visto che
considerano gli animali identici a loro, con tutto il rispetto per i babbuini,
vengo considerato un provatore, uno che vuole il loro male, uno che offende, o
che si attaca al capello...Eh sti cazzi! Mi è sembrato di trovarmi innanzi a
quella battuta grassa, considerata, a
seconda dei punti di vista, omofoba, che
si ode spesso: sono tutti bravi a fare i
busoni col culo altrui. Ma quando il
culo in gioco è quello loro o di qualche famigliare rimangono muti come cani a
cui hanno tagliato le corde vocali, abbassano le orecchie e si infilano addirittura
la loro coda in culo, pur di salvarsi la pelliccia, pardon la pellaccia,
ingurgitando farmaci in quanità industriale, e che vadano a farsi fottere
beagle, topolini bianchi, cani, gatti, scimmie o quantìaltro...senza contare
che nessuno di questi paladini degli animali muove un dito contro l’irrorazione
estiva di prodotti chimici contro la ezanzare e manco si sognano di fare una
manifestazione di piazza per salvare i topi dalla deratirizzazione, che crepano
come le zanzare, avvelenate..., dimostrando così che non sono altro che puzzole
vigliacche, ipocrite e sepolcri imbiancati di menzogne mediatiche!
Se vivessimo in un paese utopicamente perfetto, quasi a misura di
bestialisti, il legislatore, risparmiando miliardi di euro sulle spese mediche,
promulgherebbe e il parlamento approverebbe una norma ove a tuttti gli iscritti ad associazioni animaliste,
antivisezione e affini, in modo preventivo viene negata qualsiasi tipo di
assistenza medica, da quella farmacologica e da banco, fino a ricoveri
ospedalieri e agli interventi chirurgici, visto che il sapere dei medici passa
anche per la storia della sperimentazione animale. È logico che il divieto di
accesso alla cure mediche, esteso ai famigliari, mogli, figli o conviventi,
indipendentemnte dall’orientamento sessuale dei medesimi, ribaltando il
concetto dell’odiato fascismo,
riscrivendo l’assioma e tramutandolo in: colpiscili
tutti per educarne qualcuno”.
E i miliardi risparmiati ogni anno sulle
prestazioni sanitarie o rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale, andrebbero a
finanziare un fondo per la ricerca e la sperimentazione, usando anche cavie
animali da laboratorio, ma salvando, grazie alla legge che lo imporrebbe,
l’obbligo di obiezione di coscienza degli animalisti e i loro fiancheggiatori
verso i farmaci e le cure mediche, se provengono o anche se hanno origini
storiche, antiche o recenti, la coscienza e l’etica degli animalisti e dei
nemici della sperimentazione animale, perchè è troppo comodo “volere la botte piena e la moglie ubriaca!”
Ma si sa, putroppo in Italia le cose semplici sono impossibili, però almeno
in questo caso ci sta una nota positiva: forse finalmente gli italiani, con
intelletto, si sono resi conto di chi o cosa sono veramente oggi gli
animalisti, in quanto, e non è la prima volta che accade, anche se non mai in
modo così ecclatante , tanto da interessare i media nazionali e le grandi testate giornalistiche, sovente nei social
network si trovano creature subumane prive di umanità, che per vendicare un cane,
un gatto, un uccellino – demandando il compito ad altri a farlo al loro posto,
perchè codardi anche in questo caso – ogni genere di tortura e di sevizie all’umano,
reo a loro dire di aver ucciso un animale, quando per punire nel modo adeguato
ci stanno già le leggi che li tutelano comuqnue, in quanto vittime di rieati.
Questo è il messaggio di solidarietà che ho lasciato nella pagina Facebook
di Caterina:
Ciao Caterina,
Ti offro il mio pieno e incondizionato sostegno morale contro quelle “persone”
che ti hanno insultata e ti hanno augurato la morte solo per aver difeso la
sperimentazione animale. Sovente mi sono scontrato con questa gentaglia, avrei
altri termini da utilizzare, ma sono nella tua pagina e mi trattengo per
rispetto nei tuoi confronti.
I bestialisti, come li chiamo io, sono intellettualmente ottusi, radicali
impazziti che commettono atti di terrorismo mediatico e non con le loro
scorribande. Sono soggetti mentalmente instabili, visto che non si rendono
conto manco delle ovvietà, ma se li metti con le spalle al muro, con i fatti,
beh, tacciono come vermi senza arte e nè parte. Ho sempre chiesto a costoro, se
avessero un famigliare, o se loro stessi fossero affetti da una malattia rara,
ma anche normale, diciamo, sarebbero disposti a non farsi curare perchè i
farmaci prima sono stati testati sugli animali, condannando così se stessi, un
loro figlio, la loro moglie o quant’altro? Silenzio assoluto, coda in mezzo
alle gambe e orecchie abbassate, perchè non sanno rispondere.
Io poi sarei anche dell’idea di scrivere nei “bugiardini” dei farmaci il numero
di cavie che sono state utilizzate durante i test, non solo la posologia e via
discorrendo, ma tutto, proprio tutto, in modo che i “bestialisti”, una volta
letto il “bugiardiono”, possano segliere se seguire la loro ideologia bacata,
oppure se salvarsi la loro intuile pellaccia.
Non ti crucciare per questi subumani, non sono nè persone e nemmeno animali,
sono solo esseri inferiori che il più delle volte non sanno nemmeno cosa sia un
letto di ospdeale, una serie infinta di esami, degli interventi chirugici e una
sfilaza di medicinali da far impallidire lo stesso farmacista...augura loro
invece lunga vita, perchè la natura e l’esistenza gli ha già maledetti
abbastanza, essendo “bestialisti” idioti, oltre che persone , a cui però, prima
o poi l a natura e il destino le farà pagare tutte,fino all’ultimo.
Ti auguro un 2014 sempre migliore dell’anno che sta per finire, sperando che la
tua salute possa avere dei migliramenti e che continui ad essere te stessa,
fottendotene di questi scellerati dal cervello bacato!
La cosa positiva di tutta questa faccenda?
Che il movimento bestialista, pardon animalista, ne esce al momento sconfitto
sul fronte della comunicazione, come è giusto che sia e si auspica che sia
l’inizio per un risveglio della coscienze e degli intelletti, lavati e
onnibultati da una propaganda reazionaria e nemica della scienza e della
ricerca stessa.
E adesso, bestialisti, insultatemi fin che volete. Dei vostri insulti come
diceva il Conte Mascetti, “mi importa
sega!”, vi risponderò e come dicono gli americani con un bel: “Fuck You”, aggiungendoci anche un bel “gesto dell’ombrello”, con tanto di dito
medio alzato, perchè la vita di un essere umano malato vale mille volte di più
di quella di qualche centiana di topolini o di beagle e sopratutto della vita
degli animalisti fanatici e folli, perchè i veri amanti degli animali usano la
ragione!
Marco Bazzato
29.12.2013
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