lunedì 29 aprile 2013

Governo Letta: Alfano: “Non abbiate remore a utilizzare le auto blu”


Come era chiaro “La Casta” (1), dopo il fallito suicidio davanti a Palazzo Chigi, che ha portato al ferimento di due Carabinieri, uno in modo grave, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, inviata i colleghi “a non aver remore nell’utilizzare macchine di servizio e di farsi proteggere”, (2) a spese dei contribuenti, non di tasca propria, visti i guadagni  senza responsabilità, a norma dell’articolo  68 della Costituzione.

Eppure, diciamocelo, i politici ieri durante il giuramento non sono mai stati in pericolo e il rafforzamento della cintura di sicurezza a protezione delle “alte” personalità dello Stato, non è che l’ennesimo segnale di come i faraoni del 2013,si dissocino, alienandosi dalla società civile, rinchiudendosi come tanti presunti Re Sole, Luigi XIV, nei palazzi del potere, tenendo alla lontana l’infima plebaglia

. I rappresentati del potere, i detentori del potere, assomigliano a tanti Saddam Husseim (3), dove anche quando era amico fraterno degli americani, aveva la sua brava Guardia Repubblicana (4). Assomigliano a tanti Gheddafi, quando questi era amico fraterno di Berlusconi e costui gli baciava la mano, sbarcando in Italia con tenda e amazzoni, per poi essere rovesciato dall’oggi al domani, in quanto secondo alcune fonti giornalistiche pretendeva la restituzione del prestito fatto all’ex Presidente francese di 50 miseri milioni di fondi elettorali (5), o perché secondo altri il colonnello voleva fare la moneta  unica africana, da utilizzare al posto del dollaro, per  il pagamento delle materie prime (6),  e per questo andava tolto dalle spese (7).

E la politica italiana, se non eseguirà gli ordini dell’Unione Europea, si troverà sulla stessa linea degli ex amici dell’Occidente.

Il fallito tentativo di suicidio da parte de “il cittadino qualunque” è diventato pretesto politico per allargare di più il fossato tra società civile, ossia servi della gleba, è  vassalli  (8) dell’Unione Europea, rinforzando le mura merlate e predisponendo, a protezione dei dignitari, una “zona verde” (9), dissimile da quella di Bagdad, protetta da arcieri, armati, frecce, olio bollente, peci e cecchini dotati di fucili di precisione , perché come si direbbe a Roma, “a questi ora stizza er culo”, o come si direbbe in dialetto veneto: “i se sta cagando doso e ea spusa  de merda deso ea se sente tuta”.

In Italia, fortunatamente o sfortunatamente manca la cultura tibetana del darsi fuoco, o senza andare a finire nel lontano oriente mancano i patrioti, come cecoslovacco Ian Palach (10), divenuto al tempo icona occidentale di libertà, simbolo negli anni ’70 dell’antagonismo al regime sovietico – oggi forse Unione Europea – che prima di immolarsi scrisse:

« Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana...»  Parole che oggi come allora dovrebbero scuotere le coscienze dei cittadini e dei governi, ma invece al tempo portarono al giungere dei carri armati Sovietici a Praga, per soffocarne la Primavera (10), e  confidando, che se la cose dovessero proseguire nello stesso modo, Roma non si trasformi prima o poi in una Piazza Tienanmen  (11)., o che i futuri governi non diventino, secondo l’occidente, tanti Bashar al Assad ((12).

In Italia, il rischio “guerra di liberazione(13), se in un futuro non lontano si formassero delle “Brigate partigiane” (14)  2.0, in quanto i cittadini esasperati dalla dittatura del Mes e dell’Unione Europea, potrebbero decidere di metter in pratica su scala locale quanto scrisse Emma Bonino (15) a proposito dell’intervento militare in Bosnia, in un articolo per  il Corriere della Sera: «…Sono, invece, per la supremazia del diritto ad ogni costo, ed è amaro doversi arrendere all'evidenza che esistono circostanze storiche in cui la difesa della legalità non può essere affidata, ancorché temporaneamente, che all'uso delle armi.»

Marco Bazzato
29.04.2013

1 commento:

  1. dubito che il corpo dei Carabinieri si presti alla difesa ad oltranza di questi ciarlatani e ladroni. Rimane il fatto che questi banditi maleodoranti non sono caduti dal cielo ma bensì eletti....un esame di coscienza da parte del popolo italiano mi sembra doveroso, prima di armarsi ed entrare in guerra

    RispondiElimina

.Visto il barbarismo espressivo di qualche utente anonimo, i commenti potranno essere moderati e/o rimosssi a insindacabile giudizio..
Il titolare del blog declina qualsiasi responsabilità civile, penale per i contenuti dei commenti dei lettori, in quanto unici titolari, che se ne assumono la completa paternità e con l’invio del post, dichiarano implicitamente compreso quanto sopra